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È notte fonda e Natale azzurro rovinato.
Nuovo crollo a Roma in 9 uomini

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di Luca Muratgia.

Il teatro dell’orrore continua, inesorabile, esasperante, frustrante, il Napoli cede di nuovo all’Olimpico contro i giallorossi scivolando sempre più in basso in una classifica inguardabile. Non ci possono essere, per questa squadra, recriminazioni o giustificazioni tali da consentire di indorare la pillola e trovare un senso a questa stagione. Un Napoli senz’anima, neanche la copia sbiadita dello squadrone estasiante di pochi mesi fa. Una delle immagini più emblematiche di questa partita è stato lo scatto di Belotti, uno degli attaccanti più lenti della serie A, che ha lasciato sul posto un Rahmani fermo, smarrito, frastornato. Fino ad oggi il problema principale riscontrato era rappresentato dalle difficoltà in fase difensiva, alle imbarcate in contropiede degli avversari, ebbene la sfida contro i capitolini ha mostrato un Napoli inconcludente, incapace di rendersi mai pericoloso in zona gol, con il solito inutile, sterile e stucchevole possesso palla.
Eppure i partenopei, nonostante le difficoltà e nonostante le storture osservate, sono rimasti in partita per circa un’ora, proprio perché la Roma di Mourinho rappresenta una delle immagini più pulite ed emblematiche del non calcio, zero gioco, zero geometrie ma tanta grinta, tanta fisicità e tanta determinazione. Il momento da segnare in rosso con la matita è stata l’espulsione di Politano, reo di un fallo di reazione su Zalewski dopo che quest’ultimo po aveva trattenuto vistosamente per la maglietta. Il gesto indiscutibilmente c’è, ma l’espulsione, per l’intensità del tocco del folletto romano, sembra davvero eccessiva. Tra l’altro si era ancora sullo 0-0 per una partita estremamente equilibrata ma questo episodio segna la svolta del match. Un allenatore esperto e scaltro come Mourinho ne approfitta immediatamente proponendo tre sostituzioni immettendo Azmoun El Shaarawy e Pellegrini e la partita cambia radicalmente volto con la Roma che trova la rete del vantaggio quasi immediatamente proprio grazie al subentrato Pellegrini che gira violentemente in rete al termine di un’azione rocambolesca. Poco dopo il Napoli si trova incredibilmente in nove per l’espulsione di Osimhen; il nigeriano, fresco di rinnovo, interviene generosamente per ben due volte nel tentativo di conquistare il pallone dai difensori capitolini, l’eccessiva foga gli costa il rientro anticipato negli spogliatoi e ovviamente rappresenta la chiusura a doppia mandata del risultato per i giallorossi. Il raddoppio di Lukaku a tempo abbondantemente scaduto, ovviamente in contropiede, risulta utile solo per le statistiche e condanna il Napoli al definivo 2-0 che getta ulteriormente nello sconforto tutto l’ambiente partenopeo. Non si conoscono le modalità che consentiranno a Mazzarri di uscire da questa drammatica situazione perché le motivazioni che l’hanno determinata sono molteplici ed ingarbugliate tra loro, qualcosa dovrà cambiare, prima o poi e come diceva Eduardo “adda passà à nuttata”.


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