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Eav – Sfida vinta contro i furbetti dei sinistri

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Sfida vinta, da parte di Eav “ramo Ferro”, nel contrasto ai furbetti dei sinistri. Una vittoria importante, che permetterà di mettere a gara la nuova polizza RCTO ad “appena” 1 milione di euro all’anno: poco più di un terzo – al netto dell’inflazione registrata in questi anni – del premio assicurativo che Eav pagava dieci anni fa (premio all’epoca pari a 2,1 milioni di euro).
Che Eav rappresenti un’eccellenza nella gestione del rischio, è attestato anche da società italiane di risk management e brokeraggio assicurativo, che guardano ora con attenzione al “modello Eav” e alla sua “impalcatura di risk management, in grado di contrastare, in maniera efficace, i tentativi di richieste di risarcimento fraudolente” (https://www.gbsapritalk.it/una-nuova-cultura-del-rischio-il-caso-di-eav/). Un modello peraltro sui generis, anche perché elaborato nell’ambito di quel “pubblico” generalmente noto alle cronache più per gli sprechi che per la messa in atto di pratiche virtuose.
I risultati ottenuti nel corso di questo decennio – la forte contrazione del premio assicurativo, di fatto connessa all’abbattimento dei sinistri, passati da 180 del 2013 ai meno di 50 di oggi – sono soprattutto legati alle rigorose procedure di prevenzione e di controllo applicate in questi anni; procedure nate non solo allo scopo di risparmiare – si è detto – sul premio assicurativo, ma anche con quello di tenere sotto controllo le franchigie, per sinistro, poste a carico azienda, passate nel frattempo, già dal 2014, da 500 a 5.000 euro.
Nel 2020 è stata frattanto introdotta la formula della Self Insured Retention (S.I.R.), con “autoassicurazione” e franchigia fissata a 7.500 euro, formula che prevede che su ogni singola richiesta di risarcimento, e singolo evento, vengano disposte indagini interne specifiche; se ne analizzi lo “scenario” a partire da schede di rilevamento dei siti aziendali (oltre 100 schede/sito all’anno); e, in una fase successiva, se ne valutino i presupposti per l’accoglimento o per il rigetto tramite il CVS (Comitato di Valutazione Sinistri), organismo costituito da specialisti di Risk Management e di Affari Legali di Eav, e da rappresentanti del broker aziendale; CVS che, qualora intraveda la possibilità di una richiesta pretestuosa, arriva ad attuare azioni difensive che possono spingersi fino alla querela della controparte.
Tenendo sotto controllo la situazione dei sinistri, in occasione dell’acquisto della nuova polizza RCTO – con base d’asta, si è detto, fissata a 1 milione di euro all’anno – Eav ha anche deciso di elevare l’importo relativo alla S.I.R. dagli attuali 7.500 euro fino alla possibile somma di 20.000 euro: nuova formula che consentirà un risparmio immediato sul premio assicurativo, al netto dell’inflazione registrata nell’ultimo quadriennio, di almeno il 40% rispetto a quanto pagato per l’ultima polizza.


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