22 Novembre 2024
PoliticaPolitica Interna

ELEZIONI 2022: I giochi sono fatti e chi è dentro è dentro, chi è fuori se ne faccia una ragione. Sono altri i triboli che continueranno a preoccupare gli italiani

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commento sulla loro genesi, compresa l’inclusione di candidati all’ultimo minuto, non ha bisogno di commenti. Inizia da oggi la campagna elettorale quando il count down del tempo mancante al voto è arrivato ormai alla vigilia di quel giorno. I primi episodi di presentazione dei programmi stanno già dando prova della qualità dello spettacolo, un esempio per tutti l’esordio con spaccatura in Sicilia dell’alleanza PD M5S. Senza contare le assegnazione dei candidati a collegi elettorali lontani quanto dalla terra è il sole dal loro tessuto e vissuto sociale. Si potrà rispondere che l’ Italia è una, anche se solo ufficialmente. Lunedì è stata anche l’ ennesima giornata di apprensione per le notizie che arrivano d’oltre confine. Per il loro impatto negativo guadagnano molta più attenzione delle guerre per bande, si legga attività degli schieramenti politici in funzione del voto, che vanno riempiendo sempre piu il video. Così si è appreso dell’ennesimo rialzo del prezzo del gas e questa volta alla notizia si é aggiunto un commento. Tale nota bene é stato del tutto laconico: il prezzo del gas in un anno è raddoppiato. Quel che è ancora maggiormente spiazzante lo si è letto tra le righe: la tendenza al rialzo non si fermerà presto. Essendo l’interlocutore d’oltrecortina caratterizzato da scarsa attendibilità, è estremamente difficile formulare congetture su quanto durerà ancora quel trend e come evolverà l’assegnazione annuale ai clienti di quel combustibile da parte del Cremlino. È opportuno quindi fare un fermo immagine di quello che è diventato il filo conduttore di tutte o quasi le vicende umane legate al suo utilizzo. Arrotolando la bobina, anche se ora non si fa più, si arriva alla prima applicazione di sanzioni da parte dell’Occidente, sia di qua che di la dell’oceano. Da allora c’è stato un susseguirsi di botte e risposte pressoché continuo. Pur non contestando la loro appropriatezza, di tanto sarà la storia a occuparsene, al momento è innegabile che chi sta ricevendo danni immediati più consistenti è l’Europa. Non c’è un benché minimo fondamento solido su cui poggiare la formulazione di un budget anche se valido solo per mesi, al più per un anno. L’autunno arriverà asrtronomicamente giusto tra un mese e con esso la diminuzione delle ore di luce. Non molto tempo dopo anche la temperatura si abbasserà sensibilmente. La spiacevole quanto naturale conseguenza sará che gli italiani, ferme restando le loro entrate, si troveranno a dover scegliere se cibarsi o riscaldarsi e illuminarsi. L’unica alternativa valida potrebbe essere un drastico cambiamento dello stile di vita. Senza arrivare all’autarchia, sarà necessario sfrondare di molto il superfluo dagli acquisti, seppure per un periodo limitato, con l’augurio che sarà breve.Tale soluzione, è bene precisare, potrà essere di aiuto ma non risolutiva del problema. Anche perchè accanto ai problemi familiari ce n’è uno quantomeno altretranto importante, quello del normale funzionamento delle attività produttive. La schiera delle stesse che sta continuando coraggiosamente a operare, finirà per cessare per mancanza di ossigeno, vale a dire che, operando in diseconomia di gestione, sono destinate a esaurirsi. I tanti episodi del genere peseranno non poco sulla formazione del PIL. Intanto l’inflazione continua la sua corsa al rialzo e a stretto giro é possibile che il suo tasso dovrà essere scritto con due cifre. I due maggiori istituti centrali, l’ americana FED e l’ europea BCE stanno procedendo, come da programma, a rialzare i tassi: già a dicembre dovrebbero posizionarsi intorno al 5%. Tale percentuale sarebbe da ritenere congrua per una economia in buona salute che si avvii a affrontare periodi di normale attività. Così non è, quindi quelle misure peseranno non poco sui conti delle aziende. Allo stato l’ unica componente dei processi produttivi che potrebbe essere d’aiuto al caso è il naturale alternarsi dei cicli economici. Dopo quello attuale, che più negativo non potrebbe essere, il mondo dovrebbe accoglierne uno positivo, Almeno è quanto c’è  da augurarsi: non costa niente e è di grande stimolo per l’intera umanità.

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