Emanuele Felice, La conquista dei diritti, Il Mulino 2022
Recensione
Il nuovo saggio di Emanuele Felice “La conquista dei diritti”, Il Mulino 2022, va letto e studiato con attenzione. Infatti, l’autore con alta competenza storica e giuridica ci guida lungo il cammino storico con un percorso nelle varie epoche per la definizione dei diritti, coniugati dalle varie culture e dai vari movimenti che hanno segnato la storia umana nelle varie epoche. Illuminanti sono i capitoli dedicati al liberalismo, e alla sua variante moderna di neoliberismo, al movimento socialista fino all’epoca dell’ambientalismo.
Per rendere chiaro il senso ed il valore scientifico di questa opera, riprendiamo un passaggio esplicativo tratto dalla parte finale del primo capitolo: “La strada che deve fare il liberalismo per salvare la sua (grande) aspirazione è, invece, opposta: è l’incontro con il pensiero socialista, che peraltro era già iniziato nel conso del novecento, ed oggi con il pensiero ambientalista. A questo è dedicato il resto del libro. E, anticipiamolo di nuovo – aggiunge l’autore – tale incontro è possibile grazie ad una visione della storia che affianchi ai diritti dell’uomo i doveri, considerandoli peraltro l’uno il risultato dell’altro: estendendoli quindi progressivamente , includendo oltre ai diritti civili e politici quelli sociali, e poi quelli ambientali. Ed è in verità proprio per questa via che i diritti diventano doveri, e viceversa. E in questo modo, peraltro, i diritti e i doveri si reciprocano tra di loro – io ho diritti in quanto ho doveri – si rivelano uno lo specchio dell’altro, non sono separati come nell’approccio contrattualistico (io ho un diritto e un altro ha un dovere su un’altra cosa). Questa reciprocità di diritti e doveri è propria, ad esempio, della vita familiare , è propria della “fraternità”, che anche in questo senso sarebbe da aggiungersi al binomio “libertà ed eguaglianza”: lo verifica e lo estende, ricompone nel trittico l’incontro fra i tre sistemi di pensiero”.
Con questo nuovo saggio E. Felice, che insegna Economia della cultura e storia economica all’università IULM di Milano, continua la sua intensa attività di studioso e divulgatore, con una produzione scientifica ed editoriale già molto ricca di contributi: tra cui ricordiamo altri libri editi sempre da Il Mulino: “Divari regionali ed intervento pubblico” nel 2007; “Perché il Sud è rimasto indietro” nel 2016; “Storia economica della felicità” nel 2017; “Ascesa e declino. Storia economica d’Italia”, nel 2018; “Il Sud, l’Italia, l’Europa” nel 2019;”Dubai, l’ultima utopia”, nel 2020. E’ anche editorialista del “Domani”, quotidiano.
**Pasquale Iorio, Caserta 13 luglio 2022
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