22 Dicembre 2024
Sport

Ennesima figuraccia al Maradona. Nuovo tracollo del Napoli, per i tifosi una stagione esasperante

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di Luca Muratgia.

Niente da fare, dopo appena due risultati positivi, quando c’era bisogno della tanto agognata continuità, il Napoli ripropone il solito sconfortante copione ormai tristemente noto fin dall’inizio del campionato, ad evidenziare che nè l’ex tecnico partenopeo Garcia poteva essere considerato l’unico responsabile dello scempio a cui si sta assistendo, nè Walter Mazzarri può assumere le sembianze del salvatore della patria e rimettere tutto in ordine e riprendere improvvisamente il discorso interrotto il 4 giugno passato. I problemi che attanagliano questa squadra sono ben più radicati e difficilmente risolvibili da come sembrava, figli dell’incompetenza gestionale e della presunzione di poter operare autonomamente senza avvalersi di professionisti qualificati. Questa tendenza in realtà non è una novità è rappresentata la linea di continuità degli ultimi vent’anni, ma con la vittoria dello scudetto scorso, ha assunto connotati patologici e di conseguenza dannosi, molto dannosi. La perdita di Spalletti, così come quella di Giuntoli ed altri professionisti che hanno contribuito al miracolo, è stata sottovalutata con risultati che paiono evidenti, sotto gli occhi di tutti. I tifosi partenopei, a sei mesi dalla conquista tricolore, non meritano queste umiliazioni dopo il sostegno mostrato sempre ed ovunque. La partita di ieri rappresenta l’ennesimo scempio di una stagione fino ad ora disastrosa. Il tecnico opta per in ampio turnover schierando tutti i giocatori che fino ad ora hanno avuto meno minutaggio. Largo quindi a Gaetano, Simeone, Lindstroem, Zanoli etc. In realtà, con questi calciatori in campo, il Napoli disputa una discreta partita, dove, tra l’altro, avrebbe meritato sicuramente il vantaggio con due pali colpiti e un gol annullato a Simeone molto dubbio senza che il Frosinone, anch’essa in campo con una formazione ampiamente rimaneggiata, si rendesse mai seriamente pericolosa. Paradossalmente il disastro si palesa, in tutta la sua gravità, al subentrare dei giocatori titolari. Una volta entrati in campo Osimhen, Kvaratskhelia, Politano, Lobotka e Di Lorenzo, infatti, i partenopei si sfaldano completamente, consentendo ai ciociari dapprima la rete del vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo poi capitan Di Lorenzo serve addirittura personalmente a Caso il pallone comodo comodo dello 0-2. Il Napoli ormai non c’è più in campo e i frusinati entrano in porta come vogliono, un rigore del centravanti Cheddira, di proprietà del Napoli, e un gol di Horroui nel finale, trasformano un uscita da una competizione in un umiliazione. Perdere da campioni d’Italia, 0-4 in casa contro una neopromossa che lotta per restare in serie A, no, questo è decisamente troppo.


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