Attualità

Enrico Letta non sta sereno

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Anna Tortora

Enrico Letta è alla guida del PD e i suoi argomenti principali sono ius soli e ddl Zan.
Chi si oppone alle sue idee è fascista e ignorante. Ovvio, Letta ha la presunzione di essere superiore (lui). Ed è talmente pieno di livore che neanche davanti al successo di Salvini, sul referendum per la riforma della giustizia, riesce a riconoscerne il merito. Letta dovrebbe essere a favore di una riforma garantista, ma se a proporla è l’avversario allora non va bene.

“Questi della legge Zan – il PD – hanno tanto livore che se facessero una legge, come dicono, contro l’odio dovrebbero farla contro sé stessi. Questa benedetta legge che mira a rieducare i sentimenti – come se le leggi avessero per scopo la ‘rieducazione’- passerebbe facilmente con una maggioranza schiacciante se i livorosi accettassero, secondo il metodo parlamentare, alcune modifiche in linea con la Costituzione. Ma non vogliono per due motivi:
1- perché la legge non deve essere di tutti ma esclusivamente loro (secondo l’inclusione che esclude e il bene che odia) ;
2- perché con la legge bocciata possono indicare i colpevoli (Renzi, la Lega), secondo la regola vittimistica dell’eterna lotta di classe del risentimento.
La mia definizione del Pd è sempre attuale: il partito del potere inutile.”
Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore

Povero Letta, tornato dalla Francia con furore…
“Quindi Letta il duro che “sul ddl Zan non si tratta” (ammazzando la legge), dice che sulla giustizia si può trattare (ammazzando la riforma). Povero Pd che fine hai fatto.”
Roberto Giacchetti, Italia Viva

È davvero poco sereno.
“Leggo che Letta ora dà manforte a Conte per modificare decreto Cartabia su giustizia (che è già poco). Cambia posizione rispetto a qualche giorno fa. Il seggio a Siena vale anche una sbandata giustizialista.I pigmei della politica.”
Augusto Minzolini, direttore de Il Giornale
La giustizia come mezzo di scambio. Che fine ingloriosa ha fatto il PD.
“Il Pd, ha resistito ben una settimana a difesa della riforma Cartabia. Oggi Letta già prefigura ‘miglioramenti’ (leggasi accoglimento richieste di M5S). In barba a noi ‘impunitisti’.”
Enrico Costa, Azione

E ancora…
“Datonsi che la sinistra ha abbandonato (o mai amato) il garantismo, servono ‘i preti’ per ricordarci i santi principi di giustizia giusta…”
Ettore Maria Colombo, giornalista

Per concludere
“Noi con l’Italia parteciperà all’utile iniziativa referendaria lanciata da Lega e Radicali, strumento formidabile per spronare il Parlamento a fare sempre meglio.
Sulla giustizia non possiamo, e non dobbiamo, accontentarci: responsabilità civile dei magistrati, separazione delle carriere, equa valutazione dell’operato dei giudici, limiti agli abusi della custodia cautelare, riforma del CSM e maggiori tutele per sindaci e amministratori locali, con l’abolizione del decreto Severino”
Maurizio Lupi, Noi con l’Italia

Sta di fatto che la riforma della giustizia contiene un messaggio forte, chiaro e inequivocabile, che dovrebbe passare nella cultura e nelle coscienze.
Caro Letta, se vuoi stare davvero sereno, metti da parte l’isterismo sinistro e datti da fare per una guida seria del partito che, purtroppo, rappresenti.


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