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Equivoco a regola d’arte, al Teatro Totò accade “Tutto in una notte”

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Napoli, 25 mar. – Intraprendente e strepitosamente coinvolgente. La scrittura di Rosario Verde e Gaetano Liguori ritorna a divertire il pubblico del Teatro Totò di Napoli. In palcoscenico arriva una trama scolpita a quattro mani con lo scalpello della vis comica.

Accade “Tutto in una notte”, fino al 31 marzo, tracciando la vicenda di una insolita storia di bigamia tra il lecito e il faceto. L’apoteosi di intrecci inediti raccontati fino a confondere le aspettative della platea, lascia pian piano scoprire tratti piacevoli e sgradevoli dei personaggi in scena.

Nella escalation di battute che fanno ridere a crepapelle, l’equivoco diventa nemico della ragione umana e mescola il vero con il plausibile.

Rosario Verde si presenta come un moderno Felice Sciosciammocca. Il suo personaggio, Paolo, tra cedimenti e irremovibile desiderio di non far venir fuori la verità, gioca sul duplice binario amoroso, il ruolo di uomo dominante in assoluto. Cerca di essere burattinaio di due donne sposate rispettivamente con rito religioso e civile, ma non inganna l’astuzia femminile.

Giusy Freccia e Mary Aruta sono le protagoniste femminili del nodo teatro. E’ difficile che Paolo riesca a scegliere tra loro, definite rispettivamente con i tratti della “moglie perfetta”: bella, sensuale, intelligente e tipicamente napoletana nella sua passionalità (nonostante la Aruta incarni il ruolo di una spagnola dei quartieri).

Spalla comica di Rosario Verde è Davide Ferri, alla cui abilità scenica viene affidato il ruolo del servus callidus, apparentemente rozzo e privo di mezzi, ma fortemente leale, fino ad immolarsi per appoggiare l’amico di scena (Rosario Verde). Ferri è l’incarnazione del teatro napoletano “di maniera”, che non sbaglia un colpo nel segno della risata.

I due diventano vittime predesignate di una coppia di ispettori decisamente “alternativi”. Giancarlo De Simone ed Edoardo Guadagno conquistano il palcoscenico coi loro caratteri ambivalenti; entrambi sono apparentemente creduloni, addolciti dalla rispettiva vita personale abbastanza piatta, che li spinge però sul precipizio della scoperta di un caso intricato, ricco di allusioni sul senso dell’amore e del suo manage.

Divertentissimo caratterista della pièce è Peppe Sannino, che completa il quadro teatrale  della compagnia stabile del Totò, nata per sintetizzare tra beffa e carattere, la bellezza della prosa napoletana.

”Tutto in una notte” si presenta come piacevole variazione della commedia latina, pronta a costruire il riso sullo scambio di persona. Come Plauto del nuovo millennio, Rosario Verde non abbandona la maschera della teatralità sana, intrisa di tutti i caratteri tipici della commedia degli errori.

Al Teatro Totò di Napoli continua a rifulgere il rito scaramantico e catartico della risata, che non conosce argine e riempie la platea tra applausi e voglia di divertirsi.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.