19 Marzo 2025
Attualità

Esplosione Calenzano, avvisi di garanzia a 9 persone e a Eni

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(Adnkronos) –
Avvisi di garanzia a Eni spa e a 9 persone – si tratta di sette dirigenti di Eni e due della società appaltatrice Sergen srl – per l'esplosione avvenuta il 9 dicembre 2024 al deposito di idrocarburi Eni di Calenzano (Firenze). A inviarli la Procura di Prato: i reati contestati, a vario titolo, sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali.  L'esplosione causò cinque morti e lesioni a 28 feriti, alcuni dei quali hanno versato in gravissime condizioni per lungo tempo. Il procuratore ha disposto anche un incidente probatorio alla luce dei risultati investigativi fin qui raccolti. Tra i reati ipotizzati anche la rimozione delle cautele infortunistiche. Il procuratore Tescaroli, che ha definito l'esplosione al deposito Eni "un evento prevedibile e evitabile", ha parlato di "errore grave e inescusabile" secondo quanto emerge dall'analisi della documentazione sulla sicurezza dell'impianto che sarebbe stata rilasciata dall'Eni alla ditta appaltatrice Sergen e dalle stesse attività di manutenzione che sarebbero state fatte in presenza "di fonti di innesco, come il motore a scoppio di un elevatore", che avrebbe "generato calore in un'area ad alto rischio in un momento in cui le operazioni di carico delle autobotti erano parallele alle attività di Segen".  "Eni prende atto delle informazioni di garanzia annunciate ed emesse oggi dalla Procura di Prato in relazione all’incidente al Deposito di Calenzano. Come appreso gli avvisi hanno riguardato responsabili e operatori di aree tecnico operative della Direzione Refining Revolution and Transformation di Eni legate alle attività del deposito, esponenti della ditta fornitrice Sergen, nonché la stessa Eni Spa per la responsabilità ex Legge 231, e consentiranno il proseguo delle attività investigative anche con il coinvolgimento dei soggetti interessati". Ad affermarlo è un portavoce dell'Eni che "conferma, come fatto finora, la propria piena e totale collaborazione all’autorità giudiziaria, con la volontà prioritaria di contribuire a individuare le cause e le dinamiche ad esse associate all’origine dell’incidente. Eni conferma altresì il proprio impegno al risarcimento dei parenti dalle vittime dell'incidente e, con la maggiore tempestività possibile consentita dai tempi dalle attività di perizia, dei danni civili sul territorio, in avanzato stato di definizione complessivo". —[email protected] (Web Info)


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