MagazineMusica

Eurovision, vince la Svizzera con Nemo. Angelina Mango infiamma palco e social

Condividi

(Adnkronos) –
La Svizzera con Nemo vince Eurovision 2024. Il palco della Malmo Arena in Svezia vede il trionfo dell'artista con il brano 'The Code'. "Spero che questa competizione mantenga la promessa di schierarsi per la pace e la dignità di ogni persona in questo mondo", ha detto Nemo. 
Angelina Mango, settima nella classifica finale, accende la serata con la sua voce e la sua energia portando il brano 'La noia' con cui ha vinto il Festival di Sanremo. Nemo trionfa davanti alla Croazia e all'Ucraina. Il televoto porta Eden Golan, la cantante di Israele, fino al quinto posto alle spalle della Francia. A tenere banco fuori dalla gara è stato un 'caso social' esploso su X che ha coinvolto suo malgrado la cantante italiana. Angelina, durante la sfilata degli artisti, si presenta sul palco con la bandiera italiana. C'è chi però interpreta la situazione in maniera diversa. "Angelina Mango indossa un vestito nero e corre con la bandiera italiana, trasformandosi anche nella bandiera palestinese. Queen, sapeva cosa stava facendo!", il tweet che diventa subito virale: oltre 1 milione di visualizzazioni in una manciata di minuti. L'interpretazione cromatica divide chi commenta il tweet. "Credo tu stia sopravvalutando gli italiani", "Vedi quello che vuoi vedere", scrivono gli scettici. Molti utenti condividono entusiasti: "Ho pensato davvero fosse una bandiera palestinese", "La sottile dichiarazione di Angelina Mango suscita ammirazione". 1. Svizzera 591 punti 2. Croazia 547 3. Ucraina 453 4. Francia 445 5. Israele 375 6. Irlanda 278 7. Italia 268
 8. Armenia 183 9. Svezia 174 10. Portogallo 152 11. Grecia 126 12. Germania 117 13. Lussemburgo 103 14. Lituania 90 15. Cipro 78 16. Lettonia 64 17. Serbia 54 18. Regno Unito 46 19. Finlandia 38 20. Estonia 37 21. Georgia 34 22. Spagna 30 23. Slovenia 27 24. Austria 24 25. Norvegia 16 Proteste, polemiche, squalifiche: succede di tutto nella giornata della finale. Sotto i riflettori, come accade dall'inizio della kermesse, la presenza di Eden Golan, la cantante che rappresenta Israele con il brano Hurricane. Anche durante la serata finale l'esibizione dell'artista, come avvenuto sia nelle prove che in semifinale, è stata accompagnata da fischi misti ad applausi. La cantante norvegese di origine italiana Alessandra Mele, che avrebbe dovuto essere la presentatrice per la Norvegia alla finale, annuncia il suo ritiro dalla trasmissione denunciando le azioni di Israele nella Striscia di Gaza. "E' in atto un genocidio. Aprite gli occhi. Aprite i cuori. Lasciate che il cuore vi porti alla verità", ha affermato Mele, che ha 21 anni, in un video su Instagram. Il motto di Eurovision "Uniti nella musica", ha aggiunto, è la ragione per cui è diventata musicista. "Ma in questo momento queste parole sono vuole". La protesta di Mele rischia di non rimanere un caso isolato. Poco dopo, tocca alla Finlandia. Il rapper Käärijä, che avrebbe dovuto commentare lo show e fornire gli aggiornamenti su televoto e classifica, non ci sarà: "Non mi sembra il caso", annuncia su Instagram. A completare il quadro contribuisce l'espulsione di Joost Klein, il cantante in gara per l'Olanda.  La cronaca della giornata vede l'arresto della leader ecologista Greta Thunberg e di altri dimostranti durante le proteste di fronte alla Malmo Arena contro la partecipazione di Israele all'Eurovision. I manifestanti si sono concentrati di fronte all'ingresso dell'arena, scandendo lo slogan "vergogna" mentre il pubblico entrava, secondo quanto riferisce il giornale svedese 'Aftonbladet'. Gli agenti sono intervenuti per portare via diversi attivisti, ha detto un portavoce della polizia, Rickard Lundqvist, sottolineando che questi si erano spostati dalla zona dove era stata autorizzata la manifestazione di protesta, in un parco vicino all'arena. La coalizione Stop Israel, che riunisce 66 organizzazioni, ha convocato la mobilitazione di ieri, con un corteo conclusosi appunto nel parco di Moelleplatsen, contro la partecipazione di Israele al festival. La polizia svedese ha messo in atto un massiccio dispositivo di sicurezza, anche con la collaborazione di agenti inviati da Norvegia e Danimarca. Sono stati utilizzati anche droni per osservare possibili punti di tensione durante i concentramenti.  Bandiera dell'Unione europea vietata all'Eurovision. Fuori dalla musica tiene banco un post su X di Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea, che rende noto l'episodio denunciato da un funzionario moldavo che ha provato a portare la bandiera dell'Ue all'interno della Malmo Arena. Il vessillo è stato bloccato in quanto "politico" e "non consentito". "L'Eurovision è per prima cosa e soprattutto la celebrazione dello spirito europeo, della nostra diversità europea e del talento. La bandiera dell'Ue è il simbolo di tutto questo", scrive Schinas su X. "A meno di un mese dalle elezioni europee non dovrebbero esserci ostacoli, piccoli o grandi, per la celebrazione di quello che unisce tutti gli europei". —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]