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Ex segretaria nazista scappa per evitare il processo, scatta il mandato di arresto

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Danzica, 1 ott – Aveva lavorato nel campo di concentramento nazista di Stutthof, assistendo tra il 1943 ed il 1945, allo sterminio di ben 11mila persone. Irmgard Furchner, ex segretaria e stenografa nazista di 96 anni, aveva lasciato ieri la casa di riposo di Quickborn, Amburgo, per recarsi alla stazione della metropolitana e scappare, mentre era attesa al processo.

Solo una settimana prima della convocazione, l’anziana donna aveva scritto una lettera di suo pugno al giudice, affermando di non essere intenzionata a presenziare alla prima udienza del suo processo “per risparmiarsi di essere messa alla gogna dell’umanità”. Chiedeva comprensione per le sue condizioni di salute, allegando una serie di certificati medici alla lettera inoltrata al giudice.

Ad attenderla in tribunale c’erano intanto, 12 rappresentanti delle 30 persone costituitesi parte civile, insieme a 50 giornalisti, oltre a giudici ed avvocati. Il processo risultava di vitale importanza per stabilire la responsabilità ed il coinvolgimento delle donne nell’Olocausto.

Negli anni l’anziana donna aveva sempre rigettato le accuse rivoltele per la partecipazione ai massacri del Lager di Danzica. L’ex segretaria sapeva che il processo non poteva tenersi senza la sua presenza e pur essendone a conoscenza, secondo quanto le era stato notificato, ha tentato di fuggire recandosi alle 13.50 lungo la Langenhorner Chausse, dove è stata notata da una poliziotta.

Subito è scattato il mandato di arresto da parte del giudice Domik Gross e la donna ha trascorso la notte in carcere.

Il caso ha sollevato l’indignazione del comitato di Auschwitz, che così è insorto attraverso le parole del vicepresidente Cristoph Heubner: “Con la tentata fuga ha dimostrato l’incredibile disprezzo per lo stato di diritto e anche per i sopravvissuti”.

Non è mancato il commento dell’avvocato di due sopravvissute costituitesi parte civile al processo sul lager di Stutthof: “La donna ha preso in giro la giustizia. E chiaramente non sente di dover rispondere alla nostra legge”.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.