Città Metropolitana Napoli

Fase 2′, il Manifesto della Città Metropolitana di Napoli per un turismo sostenibile ai tempi del coronavirus si estende a tutta l’Italia

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Mercoledì Convegno Nazionale a Napoli con l’Associazione degli Enti che gestiscono i Siti UNESCO d’Italia

Il Manifesto per il turismo sostenibile ai tempi del coronavirus redatto dalla Città Metropolitana di Napoli diventa nazionale. L’Associazione che raggruppa tutti (o quasi) gli Enti responsabili della gestione dei Siti UNESCO d’Italia lo ha dichiarato una best practice e lo ha indicato come modello da seguire per tutti gli aderenti. Sarà questo il tema centrale del Convegno Nazionale «La cultura come cura. Per un turismo sostenibile e una rinnovata comunità di patrimonio», promosso dalla Città Metropolitana di Napoli e dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, che si terrà a Napoli il prossimo mercoledì 29 luglio, alle ore 11.00, nella splendida Sagrestia Vecchia (“Sala Vasari”) del Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi in piazza Monteoliveto 4.

Affrontare la cosiddetta ‘fase 2’ valorizzando gli itinerari culturali ‘degli spazi aperti’ e meno conosciuti sebbene di non minor pregio diventa quindi una linea di indirizzo per tutte le aree insignite del sigillo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO d’Italia.

Il Convegno costituirà l’occasione per affrontare anche altre due tematiche su scala nazionale: quella della costituzione delle comunità di patrimonio intorno ai beni UNESCO, come indicato dalla Convenzione di Faro, e quella dei dossier per le candidature a Patrimonio dell’Umanità. Oltre ai progetti che riguardano la Città Metropolitana di Napoli, in particolare sarà esaminata quello relativo al riconoscimento delle Confraternite. Saranno anche svelati i 50 Itinerari Culturali in spazi aperti definiti dalla Città Metropolitana di Napoli.

Dopo il saluto del Sindaco della Città Metropolitana, Luigi de Magistris, sono previsti gli interventi di padre Salvatore Fratellanza, Presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, di Alfonso Morvillo dell’IRISS – CNR, Presidente del Comitato Confraternite Pro UNESCO (UNI-CON), di Marcella De Martino, Prima Ricercatrice Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo IRISS – CNR, Maria Teresa Moccia di Fraia, archeologa e rappresentante dell’Associazione la Rotta di Enea, Roberta Varriale, ricercatrice dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo ISMED – CNR, e di Alessio Pascucci, Presidente della Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale. Concluderà i lavori Elena Coccia, Consigliera Metropolitana delegata alla cura del Patrimonio Culturale e rete dei Siti UNESCO. Saranno presenti i rappresentanti degli Enti aderenti all’Associazione provenienti da tutta Italia.

Il convegno è realizzato in collaborazione con il Comitato Confraternite pro UNESCO (UNI-CON) – Comitato per il riconoscimento delle Confraternite come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità presso l’UNESCO – e con l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) – Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

La partecipazione al Convegno sarà regolata da un sistema di prenotazione on line in ottemperanza ai dispositivi di sicurezza vigenti. L’accesso può essere effettuato previa prenotazione, tramite compilazione dell’apposito modulo al link: cittametropolitana.na.it/prenotazione-convegno-la-cultura-come-cura-. I visitatori e le visitatrici sono tenuti ad attenersi al protocollo inerente al contenimento della diffusione del coronavirus e seguire le indicazioni del personale addetto. Ci si potrà accreditare direttamente al Convegno solo nel caso dovessero rimanere posti disponibili.

La location

La Sagrestia del Vasari (o Sagrestia Vecchia) è una delle due sagrestie della chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, emblema del Rinascimento partenopeo, probabilmente la più importante impronta del rinascimento fiorentino presente a Napoli.

Il nome deriva dai lavori a fresco che Giorgio Vasari eseguì nel 1545 sulla volta di quello che era a quel tempo il refettorio della chiesa di Santa Maria di Monteoliveto, divenuto poi sagrestia di Sant’Anna dei Lombardi

–  Storia

Gli affreschi, commissionati dai frati olivetani per quello che era il refettorio della chiesa, furono eseguiti nel 1545 dal Vasari con l’aiuto di Raffaellino del Colle, il quale eseguì alcune figure su disegno del maestro aretino ed altre, relative alla parte puramente decorativa, su quello di Stefano Veltroni. Durante l’esecuzione della composizione, furono eseguiti anche due trittici, uno nella controfacciata e l’altro nella parete di fondo, raffiguranti la Caduta della manna e la Cena in casa di Simone, entrambe opere dello stesso Vasari e oggi conservate al Museo nazionale di Capodimonte uno e al museo diocesano di Napoli l’altro.

–  Le scelte del Vasari

La fama del Vasari giunse a Napoli grazie ai numerosi lavori che effettuò fra il 1542 ed il 1544 a Roma. La prima commissione ricevuta a Napoli riguardava proprio la decorazione dell’antico refettorio del monastero annesso alla chiesa di Santa Maria di Monteoliveto. L’architettura gotica che caratterizzava la chiesa, però, inizialmente allontanò il Vasari dal progetto, portandolo quasi a dover rifiutare il lavoro propostogli. Ciò che più suscitò dubbi all’autore toscano fu l’opacità dell’ambiente che non offriva abbastanza luce da mettere in risalto lo stile del lavoro. Per poter accettare la commissione, il Vasari decise quindi di adattare l’ambiente secondo le proprie esigenze attraverso la copertura a stucco di tutte le volte del refettorio, che a quel punto donarono più decorazioni alla sala e dunque maggior luminosità. Il refettorio, che all’epoca ospitava i monaci durante i pasti, fu trasformato in sacrestia solo nel 1688 ed in quella data vi furono trasferite anche le pregevoli tarsie quattrocentesche di Fra Giovanni da Verona utilizzate anche per la cappella Tolosa della stessa chiesa.

Nel 1805 infine, la chiesa di Monteoliveto cambiò denominazione in Sant’Anna dei Lombardi. Altra opera di grande pregio è il Compianto di Guido Mazzoni.

(liberamente elaborato da Wikipedia  https://it.wikipedia.org/wiki/Sacrestia_del_Vasari)


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