Fase di stallo alla vigilia del ritiro per Dimaro
di Luca Muratgia.
Sono trascorsi poco più di due mesi dalla epocale conquista matematica del terzo scudetto del Napoli dopo un’interminabile attesa durata 33 anni e addirittura poco più di un mese dall’ultima partita dal sapore celebrativo contro la Sampdoria al Maradona con tanto di alzata di coppa da parte del capitano Giovanni Di Lorenzo, che già tutto quanto di indescrivibile e miracoloso è successo, sembra un ricordo lontano anni luce mentre la stagione 2023-2024 si intravede all’orizzonte con il prossimo ritiro a Dimaro previsto tra appena quattro giorni. Riposti in cantina bandiere, striscioni e vessilli e presentato il nuovo allenatore Rudy Garcia, subentrato a Spalletti presso la suggestiva cornice del Real Bosco di Capodimonte, la situazione attuale presenta aspetti fortemente interlocutori. L’aria che si respira è un misto tra incertezza e preoccupazione. Ad alimentare detto clima c’è in primis l’addio doloroso di Spalletti, capace, nei due anni di permanenza in azzurro, di costruire qualcosa di magico ed irripetibile. Altro aspetto rilevante è rappresentato dall’addio annunciato di Giuntoli che, dopo otto costellati da risultati importanti, lascia la dirigenza partenopea per passare agli storici rivali della Juventus e al momento non appare ancora chiaro chi sostituirà il DS. Anche dal punto di vista tecnico la situazione risulta assolutamente in divenire e appare lampante come sarà difficile, se non improbabile, mantenere certi livelli di competitività che hanno caratterizzato la stagione appena trascorsa. Kim è ormai di fatto un giocatore del Bayern Monaco. I bavaresi hanno deciso di versare nelle casse azzurre la clausola rescissoria corrispondente a circa 48 milioni di euro e cercare e poi trovare un sostituto che sia quanto meno all’altezza, si sta rivelando un compito più problematico del previsto. Il coreano si è dimostrato un vero top player, risultando addirittura il miglior difensore della serie A e la sua partenza rappresenta una perdita seria e grave. Ma le dolenti note potrebbero non finire qui. C’è da risolvere la spinosa questione Osimhen che è al momento, l’oggetto del desiderio dei più prestigiosi club europei. A frenare gli entusiasmi dei potenziali acquirenti, è la cifra enorme richiesta da De Laurentis che si aggira tra i 150 e i 180 milioni di euro. Il problema è che il fuoriclasse nigeriano nel 2024 sarà ad un anno dalla scadenza per cui il presidente si è mosso in prima persona per intavolare una problematica e difficoltosa trattativa sul rinnovo contrattuale. Resta da definire inoltre la questione Lozano che, in caso di mancato rinnovo, l’anno prossimo il Napoli perderebbe a zero. Insomma, per tutta la serie di questioni sopra citate, non si ha assolutamente contezza su cosa aspettarsi e su come il Napoli, da campione d’Italia, intenderà difendere lo scudetto appena cucito sul petto soprattutto e in considerazione del fatto che l’inizio della stagione è ormai alle porte. La società azzurra continua a tergiversare ma il tempo possiede due caratteristiche che lo contraddistingue, ce ne è tanto a disposizione, ma passa anche molto in fretta.
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