Festival ‘Agerola sui sentieri degli dei’, in Costiera Amalfitana magiche notti di arte e spettacolo
AGEROLA SUI SENTIERI DEGLI DEI, Festival dell’Alta Costiera Amalfitana che quest’anno si svolgerà dal 20 luglio al 5 settembre. Al Gran Caffè Gambrinus il sindaco di Agerola Tommaso Naclerio, l’Assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci, il vice sindaco Città Metropolitana di Napoli Giuseppe Cirillo, il vice sindaco di Agerola Luca Mascolo, l’assessore alla Cultura del Comune Agerola Regina Milo insieme ad alcuni protagonisti della manifestazione, hanno presentato il ricco cartellone del Festival.
Da dodici anni gli scorci tra le curve dei Monti Lattari e i panorami a picco sul mare tra Capri e Punta Licosa sono lo sfondo di Sui Sentieri degli Dei, festival dell’Alta Costiera Amalfitana che, con i suoi eventi artistici tra musica, teatro e letteratura, riesce a valorizzare il territorio, arricchendo ancor di più la bellezza dei luoghi. Quest’anno si parte il 20 luglio e la storica Agerola si trasformerà ancora una volta in una città-festival fino al 5 settembre con un fitto cartellone di live, spettacoli, incontri, pomeriggi letterari ed eventi immersivi, tra cui l’attesa Alba magica in alta quota nella notte tra il 14 e il 15 agosto per accogliere tra le note il sorgere del sole.
Come per la scorsa edizione, gran parte del programma del festival è un omaggio alla canzone italiana nel nome di Salvatore Di Giacomo, proprio nel territorio con il quale il grande poeta, autore di Era de maggio, aveva un rapporto intensissimo. Tra artisti che hanno firmato grandi successi e giovani talenti, gli ospiti che si avvicenderanno – prevalentemente sui palchi del Parco Colonia Montana e del Belvedere di Punta Corona – saranno: Coma Cose, Ron, Noemi, Irene Grandi, Gaia, Galeffi, Peppe Lanzetta, Michele Zarrillo, Rita Pavone, Mario Incudine, Pierdavide Carone, Giovanni Caccamo, Paolo Vallesi, Filippo Graziani, Peppe Voltarelli, Gaudiano, Karima & Walter Ricci, Avincola e la giovanissima Serepocaiontas, cui si aggiungono le attrici Claudia Campagnola e Ivana Pellicanò, Padre Enzo Fortunato, Erri De Luca e tutto il cast dell’opera capolavoro del grande repertorio italiano del genere buffo, “Il Barbiere di Siviglia”.
«La voglia di realizzare qualcosa di culturale in un territorio vocato principalmente al turismo», dichiara il sindaco di Agerola Tommaso Naclerio, «è un piccolo grande sogno che va avanti dal 2011, con la rinnovata ambizione di crescere anno dopo anno seguendo un percorso ben tracciato. La sfida si ripropone a ogni edizione e noi ogni volta siamo pronti ad aggiungere un nuovo capitolo a questa bellissima storia. Oggi siamo orgogliosi di poter dire che il festival Sui Sentieri degli Dei è diventato un appuntamento estivo di portata nazionale, che richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori e grandi ospiti tra scrittori, musicisti, artisti di spettacolo, intellettuali in un luogo di eccellenza, nonché scenario ideale nel quale cultura e paesaggio si fondono e si intrecciano. Non vediamo l’ora di iniziare».
PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO
Il lungo viaggio estivo di Sui Sentieri degli Dei inizia giovedì 20 luglio al Parco Colonia Montana con una delle più interessanti band della scena indipendente napoletana, La Maschera, che presenta Sotto chi tene core, titolo dell’ultimo disco di inediti, una sorta di concept album con canzoni che parlano di riscatto sociale e sentimentale. Storie vere, di resistenza, di sentimenti profondi, di gente normale e della loro poesia. A introdurre la serata sarà, Gianmaurizio Foderaro, voce del giornalismo musicale italiano e direttore del canale digitale Rai Radio Tutta Italiana, nonché ideatore e curatore, insieme all’autore televisivo, sceneggiatore e scrittore teatrale Paolo Logli, di quasi tutta la sezione musicale del Festival.
Venerdì 21 il programma prosegue con Jastemme d’ammore, un reading-concerto di ‘A67 & Peppe Lanzetta. Dalle banlieue parigine al Bronx napoletano, Peppe Lanzetta racconta le periferie dell’anima come nessun altro sa fare e, tra le pieghe delle sue parole, forte è l’odore, il caldo, la musica e le voci di Napoli, la città più variopinta del mondo. Attore, autore di soggetti cinematografici e regista di un cortometraggio, Lanzetta ha lavorato con grandi registi, ha pubblicato diversi volumi e ha collaborato anche con Michele Santoro. Ad Agerola interagirà con gli ‘A67 sui testi e le note del loro ultimo cd, Jastemma, disco vincitore della targa Tenco in dialetto nel 2022. Nati a Scampia come reazione a una condizione sociale di grande disagio, i vulcanici ‘A67 in questo album hanno rivolto la loro attenzione all’amore: un progetto ambizioso e popolare al tempo stesso, fatto di rock, di reggae, di rap, di ballate, insomma di grandissima libertà espressiva.
Si resta al Belvedere Parco Corona per i due appuntamenti in programma sabato 22 e domenica 23.
Si comincia con il cantautore, scrittore e attore calabrese, riconosciuto e apprezzato in Italia e all’estero, Peppe Voltarelli che, unendo il canto e la scrittura in dialetto calabrese, dà vita a La grande corsa verso Lupionópolis, uno spettacolo di musica e narrazione nato a marzo 2023 a seguito dell’esperienza a New York in occasione della registrazione di alcuni brani inediti. Accompagnato da Giuseppe Oliveto al trombone e fisarmonica, Francesco Montebello alle percussioni e da Massimo Garritano alla chitarra elettrica, Voltarelli presenta canzoni e sonorità tratte dall’ultimo suo omonimo album, in cui melodie mediterranee si mescolano a ritmi metropolitani. La musica accompagna e arricchisce una corposa narrazione, che racconta il cammino verso una meta immaginaria, ovvero una minuscola e sconosciuta località del Paranà in Brasile, dove si celano misteriose e poetiche speranze di riscatto.
Il giorno successivo sarà la volta di Paolo Vallesi che in 30 anni… suonati ripercorrerà il lungo cammino musicale cominciato con una vittoria al Festival di Sanremo nel 1991, fino ad arrivare all’ultimo articolato progetto discografico, IoNoi, con il quale ha festeggiato i trent’anni di carriera regalando al pubblico due album: Io, composto da brani inediti e Noi, una raccolta con tutti i più grandi successi cantati con ospiti d’eccezione, tra cui Gianni Morandi, Dolcenera, Gigi D’Alessio e un inedito con Leonardo Pieraccioni.
Lunedì 24 in Dalle “Strade di Roma” a Sanremo arriva per la prima volta al Festival Michele Zarrillo. Sarà l’occasione per scoprire e riscoprire un artista che ad oggi ha venduto oltre quattro milioni di dischi, con una carriera e un repertorio di tanti successi. Non mancheranno le canzoni degli ultimi album che tante soddisfazioni gli hanno regalato. Sul palco del Parco Colonia Montana Zarrillo canterà e suonerà piano, chitarra acustica ed elettrica, affiancato da Roberto Guarino e Andrea Valentini alle chitarre, Andrea Rongioletti alle tastiere.
Martedì 25 si torna al Parco Corona per incontrare Karima & Walter Ricci in Al Sud con pop, jazz e swing. Un omaggio alla grande musica italiana prodotta a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, canzoni rimaste nella storia, “evergreen” che hanno segnato intere generazioni rimanendo sempre attuali. Da Quando quando quando a Dio come ti amo, Oh che sarà, Una notte a Napoli e molte altre, Karima & Walter Ricci affrontano questa fantastica avventura mettendo in scena tutta la loro passione e complicità.
Giovedì 27 l’atteso ospite al Parco Colonia Montana è Ron. Con Sono un figlio – Trio Acustico con Roberto Di Virgilio alle chitarre e Giuseppe Tassoni al pianoforte e tastiere, il pubblico avrà modo di ascoltare un repertorio ricchissimo e tra i più belli della nostra musica cantautorale: classici intramontabili, celebri hit che l’artista ha scritto per molti colleghi e naturalmente le sue canzoni più recenti tratte dall’album di inediti Sono un figlio. Una carriera tra le più importanti del panorama italiano quella di Ron, con ventisei album da studio, otto partecipazioni al Festival di Sanremo e una vittoria nel 1996 con Vorrei incontrarti fra cent’anni in coppia con Tosca, sette edizioni del Festivalbar, di cui una nel 1982 vinta con Anima.
Venerdì 28 lo spettacolo al Belvedere Parco Corona Attenti al lupo – Unplugged di Pierdavide Carone è un tour-riassunto delle canzoni che hanno rappresentato il suo percorso artistico, dal primo album Una canzone pop fino ad arrivare a Casa, ultimo album uscito due anni fa, passando per Distrattamente e Nanì, disco pubblicato con l’immenso Lucio Dalla che, in occasione degli ottant’anni dalla sua nascita, sarà celebrato con l’interpretazione di alcuni dei suoi più importanti capolavori. Sul palco anche Davide Gobello alla chitarra.
Un viaggio nelle canzoni e nel mondo di Ivan Graziani visto dagli occhi del figlio Filippo è il concerto proposto lunedì 31 al Belvedere Parco Corona. Filippo Graziani canta Ivan è un omaggio intimo, eseguito in versione acustica e voce con l’accompagnamento del basso e della chitarra acustica di Francesco Cardelli e il pianoforte, le tastiere e la fisarmonica di Elia Zambardino. Come a bordo di una nave Filippo Graziani traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani come Lugano addio, Firenze, Pigro ma anche le canzoni dell’esordio e i lato B dei dischi più famosi alla scoperta di nuove curiosità sul primo cantautore rock italiano.
Martedì 1 agosto arrivano Sui sentieri degli dei i Coma Cose. Dopo la partecipazione a Sanremo 2023 e un tour invernale nei club di grande successo, il duo nato nel 2016, coppia nella vita e nella musica, che mischia il proprio vissuto a una poetica cantautorale, presenta al Parco Colonia Montana Un meraviglioso modo di raccontarsi. Uno show unico, che propone i migliori brani del duo: dalle canzoni già culto di Inverno ticinese ai brani sanremesi, Fiamme negli occhi e L’addio, fino a Agosto morsica, il nuovo singolo estivo.
Mercoledì 2 al Belvedere Pardo Corona va in scena Wild Boys. Sogni di una ragazza selvaggia, monologo di Paolo Logli, recitato da Claudia Campagnola e cantato da Ivana Pellicanò, in cui i suoni degli anni Ottanta si intersecano con le parole, creando una sorta di macchina del tempo, del rimpianto, dei ricordi e desideri. Una donna sulla sua utilitaria, in coda come ogni mattina, ascolta le note dei suoi gruppi più amati: Duran Duran, Spandau Ballet, Bronsky Beat, Kiss… Una sorta di colonna sonora della sua adolescenza e allo stesso tempo una bolla dentro la quale i suoi sogni e le sue illusioni continuano a nuotare come se tutto si fosse fermato ad allora. La regia è di Norma Martelli.
Non ha bisogno di presentazioni Noemi, la rossa d’autore, la cantautrice e voce tra le più amate e riconoscibili del panorama italiano che ha interpretato in oltre dieci anni di carriera brani dei principali autori italiani, partecipando a sette Festival di Sanremo e ricevendo numerosi riconoscimenti. Nel concerto giovedì 3 al parco Colonia Montana alternerà i suoi pezzi più famosi, rivisitandoli con arrangiamenti inediti, a canzoni più recenti. In apertura, opening del cantautore, autore, polistrumentista e produttore barese, Alessio Mininni, in arte Maninni.
Venerdì 4 il cartellone del festival accoglie due ospiti nella stessa serata al Parco Colonia Montana. Si comincia con Galeffi in Belvedere acustico, una versione minimalista dell’ultimo album “squisitamente pop” di un cantautore contemporaneo e insieme d’altri tempi, che entra in punta di piedi e spera di portare poesia e bellezza attraverso una scrittura con influenze legate alla canzone d’autore italiana ma anche alla chanson francese. A seguire Gaia è la protagonista di Il mondo in una voce, appuntamento con il pop di respiro internazionale della giovane artista italo-brasiliana inserita tra i 100 under 30 italiani leader del futuro del nostro Paese dalla rivista Forbes. Con la sua musica unica, personale, che miscela la lingua italiana e quella portoghese ai suoni delle diverse culture, è riuscita a conquistare radio e classifiche, arrivando a collaborare con artisti di calibro mondiale come Sean Paul. Nel contempo il suo sogno di diventare una popstar è passato attraverso due album, Nuova genesi e Alma, e una partecipazione a Sanremo (nel 2021 con Cuore amaro).
Con Parola martedì 8 al parco Colonia Montana fa tappa per il secondo anno consecutivo Giovanni Caccamo, il cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato. Un dialogo unico tra parole e note attraverso un susseguirsi di brani strumentali, canzoni e letture che, come un intreccio, si fondono gli uni con gli altri. Il tour prende il nome dall’omonimo album, ispirato all’importanza e alla centralità della parola, ed è la trasformazione in concerto tra musica e parole del suo Manifesto del cambiamento, un volume edito da Treccani con la prefazione di papa Francesco, che raccoglie le testimonianze di sessanta giovani sognatori che disegnano un futuro in evoluzione. Una serata che coinvolgerà il pubblico in un dialogo intergenerazionale, durante il quale l’artista sarà affiancato dalle voci e registrazioni inedite offline contenute nell’album Parola: Patti Smith, Jesse Paris Smith, Willem Dafoe, Liliana Segre, Aleida Guevara, Andrea Camilleri, Michele Placido, Beppe Fiorello.
Per gli appassionati di lirica mercoledì 9 nel Parco Colonia Montana debutta Il barbiere di Siviglia, celebre opera di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima francese di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Un’edizione a cura del maestro direttore e concertatore Leonardo Quadrini, per la regia di Antonio De Lucia. Composta in poco più di due mesi, rappresentata per la prima volta nel 1816 al Teatro Argentina di Roma, non fu da subito apprezzata dal pubblico, ma nel giro di poco tempo divenne simbolo stesso dell’opera buffa e dello stile rossiniano. La vicenda vede il susseguirsi delle comiche trovate di Figaro, il barbiere e factotum della città, per consentire a Rosina e al Conte d’Almaviva di convolare a nozze a dispetto della volontà di Don Bartolo, tutore della ragazza.
Giovedì 10 al Belvedere Parco Corona Gaudiano, vincitore tra le Nuove proposte di Sanremo 2021, suonerà le canzoni del primo album L’ultimo fiore così come sono nate, nella loro naturale essenza accompagnandosi con la chitarra. Accompagnato da Dario Giuffrida alla batteria regalerà al pubblico le stesse vibrazioni che lo hanno portato a scrivere i brani del disco.
Venerdì 11 il cartellone del festival accoglie due ospiti nella stessa serata al Belvedere Parco Corona. Come si evince dal titolo Lattine: la freschezza della nuova pop, i protagonisti sono due giovani leve della musica italiana. In primis Avincola, cantautore romano definito da Morgan come “uno dei più bravi della scena contemporanea”, che assieme al pianista Edoardo Petretti, presenterà i brani tratti dal suo nuovo album Barrì, che prende il titolo dal brano di apertura firmato con Pasquale Panella. Nella seconda parte Avincola sarà raggiunto sul palco da Serepocaiontas, nome d’arte di Serena Ionta, cantante e ukulelista di Latina che si è avvicinata alla musica da piccola, postando video musicali su Instagram che hanno reso la sua pagina una community appassionata oggi con tanti followers. Proprio sui social è stata notata da Leonardo Pieraccioni, che l’ha scelta per interpretare un brano della colonna sonora del film Il sesso degli angeli. Poi è arrivata la cover di Azzurro per il documentario sulla vita di Paolo Rossi realizzato da Walter Veltroni, e di recente il programma Viva Rai2, dove ogni mattina ha spopolato con il suo ukulele accanto a Fiorello. Insieme canteranno alcune canzoni, tra cui Lattine, brano cantato insieme nell’ultimo album di Avincola.
Sabato 12, al Parco Colonia Montana, Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro è il titolo scelto da Rita Pavone per condensare sul palcoscenico sessant’anni di carriera, non solo italiana ma anche internazionale. Una citazione tratta da A muso duro, il pezzo più famoso di Pierangelo Bortoli, un tributo al grande artista scomparso. Con cinquanta milioni di dischi venduti nel mondo, Rita Pavone, anche attrice e autrice, nel concerto ad Agerola racconterà questi sei decenni con la stessa gioia e grinta con cui li ha vissuti.
Attesissimo evento per gli amanti del trekking, torna puntuale l’annuale appuntamento con L’alba magica. Nella notte fra il 14 e il 15 agosto sulla vetta del Monte tre Calli, muniti di sacco a pelo e scarponcini, affacciati sullo scenario sorprendente a picco sul mare che da Capri con i suoi Faraglioni si allunga fino a Punta Licosa, si attende il sorgere del sole sulle note del Gruppo bandistico “Città d’Agerola”. Un’opportunità rara per ammirare con un solo sguardo l’intero litorale della Penisola sorrentina e della Costiera amalfitana insieme.
Mario Incudine propone, giovedì 17 al Belvedere Parco Corona, un concerto di teatro-canzone, durante il quale canta e racconta, narra e improvvisa aneddoti, dialoga con il pubblico su una scena a luci basse, lontano dal suo abituale sound dirompente che ha conquistato le piazze, sussurrando all’orecchio dello spettatore per portarlo dentro i vicoli della Sicilia di ieri e di oggi. Canzoni scordate, questo il titolo, è un viaggio musicale emotivo che parte dalle canzoni tradizionali, le serenate, i riti della Settimana Santa, i canti dei migranti, quelli di lavoro e le novene, rivisitate in chiave contemporanea con arrangiamenti minimalisti che esaltano la profonda musicalità e comunicabilità della lingua siciliana. E ci sono pure le canzoni “scordate” di Incudine, quelle scritte, incise e mai eseguite dal vivo, assegnate a tracce nascoste dei cd e che aspettavano l’occasione giusta per essere riscoperte.
Venerdì 18 il Festival avrà il piacere di ospitare al Parco Colonia Montana Irene Grandi, una delle artiste italiane più amate dal pubblico che con Io in Blues è tornata al suo primo amore, quando si esibiva nei piccoli club, interpretando i grandi successi del blues e del soul dagli anni Sessanta in poi. Lo spettacolo è un omaggio ad alcuni dei più carismatici artisti blues, italiani e internazionali, ma anche un tributo alle radici della stessa artista, alla sua formazione musicale e alle prime esperienze sul palco. In scaletta, ci sono canzoni di Etta James, Otis Redding, Willie Dixon, Tracy Chapman, Sade, ma anche Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina. Irene Grandi presenta dal vivo anche E poi, sua personale rilettura del famoso brano del 1973 con cui ha voluto rendere omaggio alla famosa tigre di Cremona. Non mancano infine alcuni successi della stessa Grandi, riarrangiati in chiave rock-blues.
Per la sezione che il festival Agerola Sui Sentieri degli Dei dedica fino agli inizi di settembre ai libri e ai suoi autori, martedì 22 Padre Enzo Fortunato presenta al Belvedere Parco Corona il suo libro Processo a Francesco. Padre Fortunato riflette sulle somiglianze tra la vita del Santo e quella di papa Francesco. Entrambi, come Gesù, non giudicano mai l’altro, ma sono continuamente sotto giudizio. Il ritorno dello spirito francescano veicolato dal papa, infatti, ha scosso dalle fondamenta una Chiesa arroccata e autoreferenziale che rischiava di perdere di vista il messaggio più autentico del Vangelo: l’amore verso gli ultimi. Come scrive nella prefazione il cardinale Matteo Maria Zuppi, «una delle chiavi di lettura offerta da padre Enzo Fortunato sta nel modo in cui entrambi – il Santo e il papa – rispondono ai loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il modo in cui non rispondono. Non si tratta di eludere il confronto, ma di ribaltare il piano e la logica dell’accusa. Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l’odio e il rancore. La logica del cuore apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione umana».
Mercoledì 23 e domenica 27 gli allievi di età compresa tra i 7 ed i 16 anni del laboratorio teatrale comunale presentano i due spettacoli conclusivi del lavoro svolto durante l’anno, un progetto realizzato in associazione tra Comune di Agerola, Pro Loco Agerola e Festival Agerola sui Sentieri degli Dei, con la direzione artistica di Efemera Teatro.
Si parte con Buh! Paure allo scoperto, restituzione finale di un corso teatrale di recitazione e scrittura scenica. Il teatro è il luogo dove si può dialogare con la paura e della paura, in un ambiente del tutto protetto, ma allo stesso tempo rischioso. Durante il percorso, i ragazzi hanno imparato ad avere consapevolezza dei propri meccanismi di fuga, a riconoscere le proprie paure e a trovare il modo di comunicarle, esorcizzandole e superarle o almeno gestirle con maggiore controllo.
Dopo qualche giorno gli allievi più grandi torneranno in scena con Dante’s Inferno, performance intorno alla Divina “Costiera”.
Da anni Erri De Luca è ospite del Festival e così lunedì 4 settembre lo scrittore conferma il suo rapporto di amicizia con la città di Agerola, arrivando per il gran finale che lo vede protagonista al Campus Principe Di Napoli (Sala Conference). L’occasione è la presentazione di Le regole dello Shangai, il suo ultimo libro pubblicato da Feltrinelli. Una storia densa e lieve, dove ogni parola schiude significati più profondi, ogni frase è una porta di accesso prima di tutto a sé stessi. De Luca invita a un gioco calmo, paziente e lucido, nel quale anche una mossa impercettibile può cambiare il corso della partita.
Ancora una volta gli artisti che calcheranno i palcoscenici del Festival saranno motivo di orgoglio e renderanno onore alla memoria di chi ad Agerola ha trovato ispirazione per i propri capolavori, in primis Salvatore Di Giacomo, Francesco Cilea e Roberto Bracco, cui sono dedicati i tre premi che quest’anno saranno assegnati rispettivamente a Ron, a Leonardo Quadrini e a Peppe Lanzetta, con l’aggiunta di altri due riconoscimenti: Agerola alla carriera destinato a Rita Pavone e il Premio Speciale Festival Agerola che sarà consegnato a Irene Grandi.
A questi riconoscimenti si aggiunge anche quest’anno il Premio HHT Onlus assegnato a Noemi. Per il quinto anno infatti Agerola Sui Sentieri degli Dei condivide fortemente l’impegno sociale dell’associazione HHT Onlus che raccoglie i pazienti affetti da Teleangectasia Emorragica Ereditaria (HHT è l’acronimo inglese), i loro familiari, i sostenitori e i clinici, e lavora su tutto il territorio nazionale collaborando con le organizzazioni internazionali per diffondere la conoscenza di questa patologia spesso silente e trovare una cura. L’HHT è una rara patologia che colpisce una persona su cinquemila provocando malformazioni vascolari a carico della pelle, delle mucose e degli organi interni. Il sintomo più evidente è l’epistassi, che tuttavia è riconducibile anche ad altre patologie ben più note, ragione per la quale la malattia è molto sotto diagnosticata. Si stima che il 90% di chi ne è affetto non sa di esserlo e, anche se ad oggi non esiste una cura e le terapie disponibili sono poco risolutive, la diagnosi precoce può evitare le peggiori complicanze e migliorare la qualità di vita del paziente.
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