Finisce la stagione tra conferme e interrogativi per il futuro
Con il completamento della settimana appena trascorsa, si chiude ufficialmente la stagione 2022 2023 con gli ultimi, inesorabili verdetti sia in campo internazionale che nazionale. Grande delusione in Europa dove dopo più di trent’anni, l’Italia era riuscita a portare ben tre squadre in finale in altrettante competizioni. Purtroppo l’esito è stato particolarmente deludente con tre sconfitte su tre finali con tante recriminazioni e rimpianti per tutto quanto poteva essere e non è stato. In tutte e tre le competizioni infatti c’è stata grande amarezza tra i tifosi non per le sconfitte in se, ma per le modalità con cui le stesse sono maturate; per la Roma in Europa League a Budapest, sconfitta solo ai rigori dagli spagnoli del Siviglia, per la Fiorentina in Conference League, beffata nel recupero dei supplementari dal West Ham e soprattutto per l’Inter che, nella finale di Champions ad Istanbul, cede al colosso Manchester City sprecando almeno quattro occasioni clamorose e non demeritando contro un avversario, almeno sulla carta, appartenente ad un altro pianeta. In campo nazionale invece, proprio domenica sono state delineate le squadre che parteciperanno ai prossimi campionati di serie A e serie B con due spareggi al cardiopalma e dall’esito incerto fino alla fine. Nello spareggio salvezza l’Hellas Verona riesce ad avere la meglio sullo Spezia con un 3-1 che consente agli scaligeri di restare in serie A al termine di una rimonta clamorosa in campionato e che condanna i liguri all’inferno della cadetteria. Ancor più clamoroso è l’esito dello spareggio Play off di serie B tra Bari e Cagliari che, dopo il pareggio in extremis della Domus Arena, vedeva i pugliesi favoriti considerando che per loro sarebbe stato sufficiente anche un pareggio per accedere alla massima serie e che si giocava al San Nicola al cospetto di 60.000 spettatori. Ma al ‘93, sullo 0-0, proprio quando i tifosi pugliesi già iniziavano a festeggiare la promozione dopo 12 anni, arriva l’atroce beffa firmata Leonardo Pavoletti che regala agli isolani una promozione inaspettata e rende omaggio alla carriera di Claudio Ranieri che proprio in Sardegna, 33 anni fa, rappresentava il simbolo del miracolo chiamato Cagliari con il triplo salto dalla serie C alla serie A. Si configura un vero dramma sportivo per i galletti che, anche per il cammino eccellente nella regular season, forse avrebbero meritato un epilogo differente.
C’è poco tempo per gioire o per soffrire (a seconda dei punti di vista), che i riflettori risultato già puntati
alla prossima stagione, caratterizzata, almeno per il momento da notevoli incertezze a cominciare proprio dai campioni d’Italia del Napoli che, dopo il doloroso addio di Mister Spalletti, vedono ancora il presidente Aurelio De Laurentis, alla complessa ricerca di un degno sostituto.
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