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Gas e Germania. Fallimento dell’UE?

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Anna Tortora

La Germania boccia il tetto europeo al prezzo del gas.
“Memo per Giorgia Meloni (noi avremmo governato così, ma abbiamo perso le elezioni e le ha vinte lei, ora si alzi dall’inginocchiatoio che ha piazzato davanti all’altare di Draghi e della Von der Leyen): il price cap sul gas a cui Draghi punta da mesi viene spazzato via dalla Germania che se ne frega dell’Ue e stanzia 200 miliardi per pagare il gas anche di più, ma non pesare su imprese e cittadini tedeschi. Berlino spiega come si tutela l’interesse nazionale: ignorando l’Ue.”
Mario Adinolfi, giornalista e scrittore già parlamentare della Repubblica

“…la Germania si è svegliata, ma probabilmente è troppo tardi (o forse è addirittura inutile, se non dannoso)…”
Alessandro Sansoni, direttore de L’Identità
“Come si fa a criticare la Germania che mette 200 mld a disposizione di famiglie&imprese? Si dice: vanifica lo sforzo europeo. Ma qui si pone tema democratico: i cittadini tedeschi designano un governo per fini d solidarietà Ue o x preservare benessere e prosperità dei tedeschi?”
Annalisa Chirico, giornalista e scrittrice

Vorrei ricordare quanto fu profetico Indro Montanelli
“Quando si farà l’Europa unita, i francesi ci entreranno da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei.” Eccoci ad oggi.
“Come ampiamente preannunciato, anche da me in TV, il tetto al prezzo difficilmente si farà perché la Germania (Deutschland) non lo vuole, temendo di non riuscire a sostenere una chiusura ulteriore dei rubinetti. Ora che ve lo dicono loro lo capite?”
Alberto Bagnai, Lega

“Bollette: Gravissimo atto sovranista tedesco
È gravissimo atto sovranista la decisione del Governo Sholtz di intervenire unilateralmente, con 200 miliardi di euro, per introdurre un tetto al prezzo del gas e dell’elettricità e soccorrere aziende e famiglie e alleviare i devastanti importi delle bollette. Sono 200 miliardi raccolti attraverso maggior deficit pubblico.
È evidente che è una strada impercorribile per gli Stati con un debito pubblico elevato, tanto più in un contesto di innalzamento dei tassi di interesse da parte della Bce. Di conseguenza, si viene a determinare un’enorme, insostenibile alterazione al già squilibrato mercato unico europeo a danno delle nostre imprese, come delle altre imprese principali concorrenti delle corrispettive tedesche. “Così, la Germania attiva la sua potenza economica nella guerra dell’energia”, sostiene Christian Lindner, il Ministro delle Finanze di Berlino. Vero. Purtroppo, con la decisione annunciata ieri, la Germania la guerra la fa agli altri Stati e alle altre economie dell’Ue, non alla Russia.
La Commissione europea deve immediatamente riattivare la disciplina sugli aiuti di Stato illegittimi e sanzionare l’iniziativa del Governo Sholtz. La Germania deve tornare indietro e cooperare per una soluzione comune equa. Altrimenti, è la fine del mercato unico e diventano necessarie misure protettive a livello nazionale. L’intervento di ieri segue quello di 100 miliardi per il riarmo nazionale di qualche mese fa. Ma i “sovranisti” non sono quelli di destra?”
Stefano Fassina, Leu

“La Germania, per il tramite dei suoi parlamentari, si sfila e protegge il suo interesse nazionale. A noi italiani toccherà scaldarci con il cerino acceso che ci stanno lasciando in mano…”
Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.