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Gaza, “attacco Israele su palestinesi in attesa di aiuti: almeno 70 morti”

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(Adnkronos) – Continua l'assedio di Israele su Gaza. Secondo le ultime news di oggi, 29 febbraio 2024, almeno 70 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un gruppo di palestinesi in attesa di ricevere aiuti sulla strada costiera a ovest di Gaza City. Lo riporta la Xinhua, citando fonti mediche e testimoni oculari palestinesi. Gli uomini uccisi, secondo al Jazeera, erano in attesa di aiuti alimentari presso una rotatoria, quando sono stati colpiti dal fuoco israeliano. Dopo i colpi, sono stati visti corpi a terra e i soccorritori non sono riusciti a raggiungerli a causa del pericolo di ulteriori attacchi israeliani. Almeno 30 morti sono invece stati registrati in attacchi e raid aerei israeliani contro i campi profughi di Nuseirat, Bureij e Khan Yunis.  Sale così a oltre 30.000 il bilancio delle vittime a Gaza da quando è iniziata la guerra di Israele contro Hamas, secondo il ministero della sanità dell'enclave assediata. Il bilancio evidenzia i timori di ulteriori sofferenze a Rafah, la città più meridionale di Gaza dove sono stipate più di 1 milione di persone e dove si prevede che Israele lancerà una nuova offensiva. Il Ministero della Sanità di Gaza non fa distinzione tra civili e combattenti, ma in recenti aggiornamenti ha affermato che circa il 70% delle
vittime sono donne e bambini.  Le forze della 162a Brigata che operano nel quartiere di Zeitoun, nel nord della Striscia di Gaza, si sono scontrate ed hanno eliminato le cellule terroristiche che avevano aperto il fuoco contro di loro. Lo ha riferito l'Idf, precisando che le truppe della 401a Brigata hanno eliminato due cellule terroristiche. I soldati hanno anche individuato e distrutto dei tunnel. Nel frattempo, la squadra di coordinamento del fuoco della Brigata Nahal ha individuato ed eliminato un terrorista utilizzando un drone, mentre la squadra di coordinamento del fuoco della 7a Brigata Corazzata ha eliminato quattro terroristi che tentavano di piazzare un ordigno esplosivo nel terreno.  L'artiglieria israeliana martella il sud del Libano. Lo riferiscono i media libanesi. La rete libanese Al Mayadeen affiliata a Hezbollah ha precisato che l'Idf ha colpito obiettivi nella città di a-Naquora.  Da parte sua Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di artiglieria sul nord di Israele avvenuto stamattina. Dieci razzi sono entrati nel nord di Israele dal Libano stamattina, attivando le sirene di allarme aereo nella città di confine di Shlomi. Non ci sono notizie di vittime o danni.  Due membri delle milizie filoiraniane sono morti, altri 6 sono rimasti feriti negli attacchi sferrati la notte scorsa dall'esercito israeliano sulla periferia della capitale siriana Damasco. A fornire il bilancio – definendolo provvisorio, considerando che stanno proseguendo le ricerche dei dispersi – è stata la Ong Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra. Gli attacchi hanno preso di mira due edifici all'interno di una fattoria e un centro di addestramento di queste milizie, situati tra loro ad una distanza di circa 600 metri. Dall'inizio dell'anno, l'Osservatorio ha registrato 17 attacchi israeliani contro il territorio siriano, che hanno provocato la morte di 37 persone, tra soldati, miliziani siriani e iraniani e nove civili.  Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico la notte scorsa con l'omologo americano, Lloyd Austin, durante il quale lo ha messo al corrente dei recenti risultati ottenuti dall'Idf nella guerra contro Hamas, a partire dalla "distruzione di decine di chilometri di tunnel di Hamas a Gaza", e ha ribadito la determinazione di Israele a continuare ad operare nell'enclave palestinese finché tutti gli obiettivi della guerra non saranno stati raggiunti". A riferirne è stato l'ufficio di Gallant, citato dal Times of Israel. I due hanno anche discusso degli sviluppi lungo il confine libanese, dove Hezbollah lancia quotidianamente droni, missili e razzi nel nord di Israele. Gallant ha sottolineato ad Austin che Israele non “tollererà le minacce contro i suoi cittadini e le violazioni della sua sovranità, e adotterà le misure necessarie per garantire la loro sicurezza".   —internazionale/[email protected] (Web Info)


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