Gennaro Savio: “Sull’isola d’Ischia sempre piu’ compromesso il pieno diritto alla salute”
CARENZA DI PERSONALE PRESSO IL “RIZZOLI”, SABATO MATTINA FUORI ALL’OSPEDALE DI LACCO AMENO PRESIDIO DI PROTESTA DEL PCIM-L.
Anziché adoperarsi per aumentare i servizi e garantire agli isolani la Pec-tac e la radioterapia come anche tante associazioni chiedono da anni, rischiamo di perdere anche quello che abbiamo come il punto prelievi del “Rizzoli”: da non credere.
Sono anni che la sanità pubblica sull’isola d’Ischia langue soprattutto presso l’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno a causa della carenza di personale medico ed infermieristico e questo perché dalla terraferma sono sempre meno coloro disposti a fare i pendolari a proprie spese visto anche gli alti costi del trasporto pubblico marittimo e terrestre. A tal riguardo per risolvere l’atavica questione della carenza di personale ospedaliero, basterebbe dichiarare zone disagiate l’isola d’Ischia e tutte le altre isole minori italiane ma l’antipopolare potere politico di centro, centrodestra, centrosinistra e movimentista dei cinque stelle che negli ultimi anni ha governato l’Italia, non è mai andato oltre le promesse elettorali mentre le amministrazioni comunali isolane, per opportunismo ed incapacità, non hanno mai avuto la volontà politica di imporre le giuste scelte al governo nazionale nonostante in parlamento siano presenti i loro referenti e diretti rappresentanti politici e partitici. E così, periodicamente, presso il “Rizzoli” di Lacco Ameno si rischia il dramma del ridimensionamento dei reparti o il taglio di servizi essenziali. Da quello che apprendiamo dalla stampa locale, da lunedì prossimo potrebbe essere chiuso ai non ricoverati, quindi agli utenti esterni, il punto prelievi del “Rizzoli” e quattro infermieri potrebbero essere spostati dal reparto di Ostetricia-Ginecologia, a quelli di Medicina e Chirurgia. Per non parlare del fatto che ultimamente nel fine settimana, dalle ore 14.00 del sabato sino alle prime ore dell’alba di lunedì, presso l’ospedale manca l’ortopedico e per qualsiasi problema bisogna essere trasferiti in terraferma. Contro ogni ipotesi di ridimensionamento dei reparti del nostro ospedale e di soppressione di servizi e per chiedere finalmente il pieno diritto alla salute di isolani e turisti, il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, sabato mattina 29 aprile 2023 a partire dalle ore 10.00, terrà un presidio popolare all’esterno dell’ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno. Durante il Presidio una delegazione di Cittadini, guidata da alcuni dirigenti del P.C.I.M-L., chiederà di essere ricevuta dal Direttore sanitario del Nosocomio o da un suo delegato per rappresentarGli le ragioni del Presidio e per conoscere lo stato di soluzione dei problemi collegati all’attività dell’Ospedale. “Sull’isola d’Ischia – ha dichiarato Gennaro Savio, Dirigente del PCIML – il pieno diritto alla salute viene sempre più compromesso dalla carenza di personale medico e paramedico e dalla paventata soppressione di alcuni servizi sanitari come quello del prelievo del sangue presso il nostro Ospedale. Questo è intollerabile per un paese che si definisce civile e lo è ancor di più per un’Isola “isolata” dalla terraferma perché circondata dal mare. Come PCIM-L pretendiamo e vogliamo garantito il pieno rispetto del diritto alla salute per noi isolani e per i milioni di turisti che ogni anno scelgono la nostra Isola per trascorrervi le vacanze. Ecco perché invitiamo gli ischitani a partecipare al presidio popolare che terremo sabato prossimo a partire dalle ore 10,00 presso l’Ospedale ‘Rizzoli'”.
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