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‘Giacomino e mammá’, il cuore di madre portato al Sannazaro da una divina Isa Danieli

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Napoli, 15 apr. – Isa Danieli a teatro è la madre che rappresenta l’oggetto su cui il figlio può scaricare le tensioni provenienti dall’accumulo d’energia dei bisogni primari non soddisfatti. Sigmund Freud così avrebbe letto il rapporto tra ‘Giacomino e mammà’, testo portato in scena al Sannazaro di Napoli dal 12 al 14 aprile.

 

Se non ci fossero state le mamme, non sarebbe esistito Freud – ripete sul palcoscenico la divina Isa Danieli – perché i padri non si sarebbero mai stesi su un divano per parlare con uno psicologo”. La citazione offre lo spunto a Giacomino per aprirsi con la mamma ultra ottantenne, riguardo ai problemi economici, oltre che familiari, che lo vedono costretto a voler vendere la casa di famiglia, mettendo alla porta la madre che a sua volta lo spiazza con una bella novità: la presenza di un fidanzato sessantacinquenne, anarco-pensionato, conosciuto tra “l’immondizia”, perché disoccupato.

Il testo catalano di Santiago Carlos Oves e Jordi Galceran, si adatta ai comportamenti familiari partenopei, in modo perfetto. Lo palesa la brillante traduzione e regia di Enrico Ianniello, interprete del figlio Giacomino. La lingua napoletana rende dinamica e colorata la vicenda, che nella prossima stagione teatrale, andrà in scena anche al Bellini di Napoli.

ntimo, irriverente, lo spettacolo dimostra con delicatezza che l’amore materno non si perde, neppure dopo la morte. Amare ed essere amati, consente di sentire una presenza cara, senza perderla mai davvero. Questo il senso di un racconto che vede Giacomino succube di moglie, suocera e figli, restio a lasciarsi andare nella vita.

Sarà la madre a dimostrargli che bisogna avere coraggio, in ogni fase dell’esistenza. Lo farà leggendo di volta in volta al figlio, le massime dettate dal compagno da lei scelto per la seconda stagione della sua età, appuntate su di un quadernino chiuso in un cassetto del tavolo da cucina.

Tra ricordi e nuove consapevolezze Giacomino porterà a termine il suo viaggio da uomo. Lo farà proprio quando la madre si appresta a dargli l’ultimo saluto, con un po’ di amaro in bocca, ma tanta tenerezza.

Gli applausi piovono come argento sulla coppia Danieli-Ianniello e il testo piace, tanto da indurre la maggior parte degli spettatori all’uscita dello spettacolo, a chiamare la mamma per chiederle come sta.

Ci si commuove lucidamente grazie al racconto di Isa Danieli, attrice dotata della grandezza di saper abbracciare il suo pubblico con umiltà, dando una straordinaria lezione teatrale ogni volta che calca la scena, senza risparmiarsi, perché lei è davvero monumento del teatro napoletano.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.