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Giorgia Meloni non è fascista

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Anna Tortora

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, viene presa di mira dalla solita sinistra a corto di argomenti.
Secondo l’illuminato Fratoianni anche combattere le “Destre” è un programma. Interessante, molto interessante.
E ancora più simpatica è la questione Fiamma in Fdl che, in tutta evidenza, infiamma i cuori della Sinistra.
“Da settimane Giorgia Meloni tenta di ripulire la propria immagine dalle macchie fosche e autoritarie del proprio passato e non solo per accreditarsi agli occhi del mondo.
Sarebbe interessante mostrare alla stampa estera anche le inchieste di Fanpage.it e PresaDiretta su alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, fra saluti romani, inni a Mussolini e Hitler, rapporti poco chiari con personaggi poco chiari italiani ed esteri. Magari si farebbero un’idea più chiara.
Perché puoi pure provare a camuffarti a 40 giorni dalle elezioni, puoi provare a costruire l’immagine rassicurante e moderata, ma se per anni hai taciuto o hai fatto finta di non vedere tutto il vecchio armamentario ideologico di una certa destra nostalgica del manganello, il pentimento mi pare un po’ tardivo. E anche peloso.”
Nicola Fratoianni, Sinistra italiana

“Per la prima volta nella storia Giorgia Meloni ha detto pubblicamente che il fascismo e leggi razziali sono da condannare.
Finalmente.
Ora, che ne dice l’aspirante Presidente del Consiglio di passare dalle parole ai fatti, togliendo la fiamma (simbolo dello spirito fascista che risorge dalla bara di Mussolini) dal simbolo del suo partito?
Allora Giorgì, che famo?
A levamo sta fiamma o ce stai a pijà per… scemi?”
Carmelo Miceli, PD

“Giorgia Meloni continua con le sue bugie: il suo partito si è astenuto su tutti e tre i voti chiave dell’Europarlamento per permettere all’Italia di ottenere Next Generation Eu e il PNRR, la Lega in due su tre.
Pur di dare contro al governo del tempo votavano contro l’Italia.
Si tratta delle votazioni del 15 maggio 2020, 23 luglio 2020 e 9 febbraio 2021.
La prima votazione per il debito comune, la seconda per sostenere l’accordo dei governi, la terza decisiva per istituire il Recovery Plan.
Se era per Fratelli D’Italia il nostro Paese non avrebbe mai avuto un euro dall’UE.”
Brando Benifei, PD

Tutto questo ciarpame è dovuto alle dichiarazioni della Meloni, in un video destinato alla stampa estera “La Destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”.
“Quindi, dopo il video di Giorgia Meloni, eh ma non ha detto che è contro Orban, eh ma non ha detto che è antifascista, eh ma l’ha detto tardi, eh ma non ha detto questo e quello… Posso dire?! Eh, ma che palle.”
Alberto Ciapparoni, giornalista

“La storia di Giorgia Meloni potrebbe essere intitolata così: “L’eterogenesi dei Fini”. Infatti, rischia di riuscire dove l’altro ha fallito: essere leader del centrodestra, diventare presidente del Consiglio e, di conseguenza, la prima donna in Italia a Palazzo Chigi. Come andrà a finire non lo so, naturalmente. Ciò che so è che al momento sta conducendo con stile la campagna elettorale dando un minimo di serietà ad un momento politico che per tradizione è a metà strada tra la commedia e il dramma. La Fortuna è, forse, dalla sua parte ma in politica – come ci dice il grande Machiavelli – la Fortuna è l’altro volto della virtù.”
Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.