21 Novembre 2024
Magazine

Giornata diabete, illuminato il rettorato di Roma Tor Vergata

Condividi

(Adnkronos) – Si accende il simbolo della Giornata mondiale del diabete sulle architetture del rettorato dell'Università di Roma Tor Vergata, con un impatto visivo importante per richiamare l'attenzione della cittadinanza. Per il 14 novembre l'ateneo sottolinea con una installazione luminosa l'impegno per la prevenzione contro il diabete e si unisce alla campagna globale di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza della patologia diabetica e far comprendere l'importanza della diagnosi precoce. La facciata del rettorato è da questa sera – e fino al 21 novembre – illuminata con il logo ufficiale della Giornata mondiale del diabete, un gesto simbolico voluto dal rettore dell'università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, e realizzato grazie alla collaborazione di Davide Lauro, professore ordinario di Endocrinologia di Roma Tor Vergata e titolare della Cattedra di Endocrinologia e Malattie del metabolismo, con l'intervento di Marco Re, ingegnere e professore di Elettronica digitale e delegato del rettore alla pianificazione e gestione delle attività del Centro multimediale di ateneo, e Aikaterini Andreadi, ricercatrice di Endocrinologia a Roma Tor Vergata. "L'illuminazione del rettorato rappresenta simbolicamente l'impegno della nostra università non solo nella ricerca, nella diagnosi e nella cura, ma anche nella promozione di un approccio di conoscenza sociale nella popolazione – sottolinea Levialdi Ghiron – fondamentale per attuare quelle strategie d'intervento e prevenzione che possano contrastare l'espansione della patologia nella popolazione". Per Lauro si tratta di "sensibilizzare i giovani e la comunità. E questo è fondamentale, perché molte persone non sanno di essere a rischio per l'insorgenza del diabete mellito e molte altre hanno questa malattia senza saperlo. La conoscenza è il primo passo verso la prevenzione".  Con 62 milioni di persone affette in Europa di cui più di 4 milioni in Italia, ricorda una nota, il diabete è la quarta causa di morte. Sono infatti 80mila le morti solo nel nostro Paese, pari a 9 decessi evitabili ogni ora. Ancor più grave è constatare che dal 2000 ad oggi i casi sono raddoppiati, mentre si stima che ci sia almeno 1 milione di persone con diabete non diagnosticato. La celebrazione della Giornata mondiale del diabete ha quindi l'obiettivo di aumentare la consapevolezza, la sensibilizzazione e l'informazione all'opinione pubblica sul diabete mellito, sulla sua prevenzione, cura e trattamento, con la consapevolezza del forte impatto sociale di questa malattia. E' stato scelto il 14 novembre poiché è il giorno in cui è nato Frederick Banting, che insieme al suo allievo lo studente Charles Best scopri l'insulina cambiando la storia di questa patologia. Il diabete mellito è stata la prima pandemia senza la presenza di un agente trasmissibile ad essere riconosciuta dall'Onu e il 20 dicembre 2006 le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione storica che riconosce il diabete come una seria minaccia per la salute a livello mondiale. —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]