2 Febbraio 2025
Attualità

Giustizia e procure all’italiana

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Anna Tortora

Gli eventi riconducibili alla giustizia lasciano quasi sempre l’amaro in bocca. Indignarsi serve davvero a poco.
“Caso Toti. Prima si arresta e poi si indaga. A quasi due mesi dall’arresto, il sospettato non è nemmeno stato rinviato a giudizio. Presunzione di colpevolezza evidente! E pensare che in Italia – patria del diritto – la presunzione d’innocenza dovrebbe durare fino all’ultimo grado di giudizio…
Caso Latina. Ci voleva l’atroce morte di un moderno schiavo perché si venisse a sapere che i suoi datori di lavoro erano da cinque anni (!) sotto inchiesta per “caporalato”: assunzione cioè di braccianti sprovvisti di permesso di soggiorno, con un salario di mera sopravvivenza, senza copertura medica nè sociale, senza sicurezza, senza assicurazione, senza protezione sindacale, senza niente insomma. Cinque anni, ripeto, senza che venissero prese misure su un fenomeno che era ed è sotto gli occhi di tutti. È vero che si tratta di un vasto problema di ordine politico e morale. Ma se almeno la magistratura facesse la sua parte, forse si eviterebbero tragici eventi come quello del povero indiano morto dissanguato, dopo un incidente sul lavoro.” Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia
Più che incidente sul lavoro è omicidio
“Non soccorrere un uomo, al quale un macchinario ha appena strappato via un braccio, portandolo in ospedale ma, anzi, abbandonando lui e il suo arto davanti alla sua abitazione, equivale a ucciderlo volontariamente! Chi ha fatto questo andava fermato e tradotto in carcere. Si arresta gente per molto meno. Le Procure, dove vedono e dove cecano”. Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica
Infatti…
“Ma in tutta l’indignazione per la morte del povero bracciante indiano a Latina, nessuno che si indigni con la magistratura che indagava da cinque anni per caporalato sul datore di lavoro senza concludere nulla?” Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.