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Governo, dietrofont sul blocco dei licenziamenti. Landini: Partita non è chiusa

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Visto il dietrofont sul blocco dei licenziamenti c’è il “rischio che dal primo luglio ci possa essere chi licenzia. Il messaggio che viene dato, avendo ascoltato un po’ troppo Confindustria, è che i problemi si risolverebbero con la libertà di licenziare: un messaggio sbagliato”. “Noi continueremo a chiedere che ci sia una proroga del blocco”.

Lo ha detto il Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini, a Rai Radio1, aggiungendo che “i testi ancora non li abbiamo visti”. E che “la partita non è chiusa”, perché “non vogliamo trovarci di fronte a migliaia di licenziamenti: non è il momento di aprire ulteriori fratture sociali” nel nostro Paese.
La possibilità per le imprese di utilizzare la cig ordinaria dal primo luglio senza pagare le addizionali fino a fine anno se si impegnano a non licenziare è “ancora un aiuto dato a loro, utile, ma così le imprese possono scegliere se licenziare oppure no. Non può essere un optional, ma deve essere un vincolo”. “Quest’anno sarebbe utile evitare la strada dei licenziamenti”, rimarca Landini sostenendo che la partita “non è chiusa” visto che “il provvedimento sarà discusso in parlamento” e sollecitando “il confronto del Governo con le parti sociali”.


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