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Governo. L’ avvocato del popolo, Casalino e il loro declino

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Anna Tortora

Oggi si esprime ancora quel contrasto che sembrava superato, tra burocratizzazione e democratizzazione. Nella misura in cui l’uguaglianza viene concepita e percepita come ingrediente essenziale della democrazia, diventa obiettivo primario delle rivendicazioni degli uomini che abitano lo Stato democratico, ma la realizzazione di questo obiettivo ha richiesto e continua a richiedere l’intervento crescente dello Stato nella vita sociale, portando con sé la crescente influenza dei grandi apparati e la spacializzazione delle funzioni. Come già Tocqueville e Weber avevano intravisto, uguaglianza e autonomia, benché strettamente connesse, si scindono e finiscono per contrapporsi. Ed è questo un problema irrisolto che si evidenzia nei regimi democratici attuali.
La crisi politica, negli ultimi tempi, si è pericolosamente aggrovigliata. Non solo non si vede ancora la fine della lunga transizione, iniziata ormai venti anni fa, ma la situazione sembra avvitarsi su se stessa con esiti imprevedibili.
Ormai è uno scontro tra i poteri dello Stato: tra governo e magistratura, tra potere legislativo e Corte costituzionale; si legifera a colpi di decreti legge e di voti di fiducia, esautorando il Parlamento e riducendolo al ruolo di notaio.
In tutto questo, ci sarà la relazione Bonafede che finirà di complicare una situazione già troppo complicata.

“La Costituzione (quella che vale quando non serve e non vale quando serve) ci dice che il presidente del Consiglio mantiene l’unità dell’indirizzo politico del governo. Conte, invece (ha rilevato giustamente Cassese), ha mantenuto la molteplicità degli indirizzi politici:  Conte 1 populista, antieuropeista, sovranista, antiparlamentare;
Conte 2 europeista, parlamentarista, antisovranista;
Conte 3 socialista, volenteroso, neopopulista, casinista…”
Giancristiano Desiderio

E c’è dell’altro
“Non si può accettare lo spettacolo di una maggioranza che, in piena pandemia, pensa di potere andare avanti con un’immorale compravendita di parlamentari”.
Antonio Tajani

Infatti
“Squilli di trombe, rulli di tamburo: il navigato democristiano Bruno Tabacci ha varcato il portone di Palazzo Chigi per fare il punto con il premier sui “costruttori” che non ci sono. Il presidente del Consiglio ha assicurato al capo dello Stato che al Senato avrebbe avuto i numeri oer governare. Come al solito, bluffava.
Ci si chiede solo quanto impiegheranno Pd e M5s a capire che Giuseppe Conte non è la soluzione, ma il problema”.
Andrea Cangini

Vengono date notizie illuminanti.
“Casalino-Conte-Ciampolillo dovrebbero ringraziare giornalisti e magistrati manipulitisti, soprattutto illustri associati come:
–  Paolo MieliI,  il direttore che, riportando il Corsera ai tempi delle veline adulatorie del Minculpop, idolatrò il pool e consentì che Di Pietro fosse paragonato a mezzo stampa a Marco Polo.
– Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo irresponsabilmente tesi ad acculturare troppi italiani nella Kultur dell’antiparlamentarismo e dell’antipolitica:
– Tutti i diffusori, su Repubblica e l’Espresso, delle strategie dell’ingegner De Benedetti, moralista sulle tangenti degli altri, patetico mentitore sulle proprie.
Senza codesti padri, più o meno “nobili”, semplicemente non esisterebbero”.
Giancarlo Lehner

Effettivamente, i nostri governanti non ne azzeccano una neanche in Europa.
“Stare dalla parte nostra significa esser contrari al fatto che l’economia e la finanza stiano sopra la politica. Una politica in Italia arrivata al punto più basso, con continue giravolte, senza alcuna visione e sotto il comando di Bruxelles e Francoforte”.
Marco Rizzo

Quale soluzione?
“Un governo debole e piccolo nei numeri non può gestire le grandi sfide che abbiamo davanti.
Pensiamo ai 420 miliardi persi dalle imprese.
Se non c’è un governo forte, meglio andare ad elezioni”.
Maurizio Lupi


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.