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Graffiti, street art e muralismo protagonisti a Napoli. Un successo la mostra “48×50 Segnalibri” promossa dalla Fondazione Valenzi e Inward. Domani l’incontro “La creatività urbana tra memoria, dibattito e prospettive”

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Graffiti, street art e muralismo saranno protagonisti domani a Napoli in occasione della giornata di chiusura della mostra “48×50 Segnalibri”. L’esposizione prodotta dalla Fondazione Valenzi e da INWARD ha visto la presenza di centinaia di persone nelle tre settimane di apertura.

Alle 15 e 30 nella sede della Fondazione Valenzi al Maschio Angioino l’incontro “La creatività urbana tra memoria, dibattito e prospettive”, cui parteciperanno amministratori locali, ricercatori e artisti.

Durante il talk saranno analizzati i progressi finora compiuti nell’ambito della creatività urbana – definizione che include graffiti writing, street art e nuovo muralismo – e si discuterà delle strategie future di valorizzazione, conservazione e produzione per artisti ed operatori, con il coinvolgimento delle istituzioni, delle università e delle associazioni.

L’incontro sarà introdotto per la Fondazione Valenzi dalla presidente Lucia Valenzi e dal segretario generale Alfonso Trapuzzano e vedrà gli interventi del consigliere regionale della Regione Campania Massimiliano Manfredi, del presidente della Municipalità VI del Comune di Napoli Sandro Fucito, del direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa Paola Villani, dell’artista napoletano e pioniere del movimento creativo in Italia Alberto “Polo” Cretara. Modererà l’incontro il direttore di INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, Luca Borriello.

A concludere i lavori sarà il Presidente del Comitato d’Indirizzo della Fondazione Valenzi Roberto Race. 

L’evento sarà l’occasione anche per visitare nell’ultimo giorno di apertura al pubblico la mostra “48×50 Segnalibri”, prodotta da Fondazione Valenzi e da INWARD: un inedito dialogo tra due collezioni d’arte: 48 opere di 24 graffiti writers esposte nel 2005 e 50 opere di 25 esponenti della street art e del nuovo muralismo esposte nel 2017. Sugli schermi in sala, il montaggio di video da eventi di graffiti writing (Panico Totale), street art (HIU) e nuovo muralismo (Picturin).

“Siamo felici – afferma la presidente della Fondazione Valenzi Lucia Valenzi – come Fondazione Valenzi di ritornare ad accendere i riflettori sul movimento culturale della creatività urbana. E’ un ritorno nella Fondazione che ai suoi primi passi nel 2010 organizzò le mostre di Richard “Seen” Mirando e di Rae Martini e la performance “Collasso” realizzata con tanti artisti napoletani, quando questa forma artistica per così dire iniziava a svilupparsi anche lontano dai muri”.

Graffiti writing, street art e nuovo muralismo stanno vivendo soprattutto negli ultimi anni una stagione d’importante apprezzamento anche istituzionale e popolare – aggiunge il direttore INWARD Luca Borriello– che si accompagna al loro valore culturale e artistico già consolidato da decenni presso esperti e studiosi. Rientrare a Napoli con questa doppia collezione rappresenta l’occasione per mostrare scorci ed evoluzioni dei fenomeni e degli artisti italiani“.

La mostra

La mostra collettiva “48×50 Segnalibri”,prodotta da INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e Fondazione Valenzi, pone a dialogo per la prima volta due precedenti collezioni: 48 opere di 24 graffiti writer esposte nel 2005 e 50 opere di 25 esponenti della street art e del nuovo muralismo esposte nel 2017. 

Le opere sono presentate al pubblico attraverso tre livelli di lettura: il primo racconta una delle possibili evoluzioni del graffiti writing dai pezzi in miniatura al concettuale; il secondo riporta vari stili e forme della street art e del nuovo muralismo, tra illustrativo, realistico, astratto, geometrico, informale; il terzo infine sperimenta dialoghi tra i due flussi, negli accostamenti verticali tra le opere.

In mostra sono complessivamente alcuni degli artisti tra i più rappresentativi della creatività urbana italiana, con due opere a testa nel formato 10x40cm, che nelle due distanti occasioni espositive fu scelto e proposto loro per osservare il grado di elaborazione e permanenza fuori città del senso tipico delle produzioni di graffiti writing, street art e nuovo muralismo.

Le collezioni

Nel 2005 INWARD produsse la sua prima esposizione, intitolata “Quarantotto Segnalibri”: 24 graffiti writer italiani furono invitati a rielaborare forme, strumenti e senso della propria estetica su due supporti rettangolari, stampati poi in centinaia di esemplari di segnalibri d’artista. Tale esperimento curatoriale procurò l’osservazione della maturità del graffiti writing come oggetto poetico, rappresentando inoltre l’esordio nel mondo dell’arte contemporanea per molti degli artisti coinvolti, ora noti a livello internazionale. Nel 2017 la storia si è ripetuta: le produzioni di 25 esponenti italiani di street art e nuovo muralismo sono confluite in “Cinquanta Segnalibri”, un panorama multiforme che riflette differenti background e restituisce la ricchezza dei diversi stili tipici dell’ancora più attuale e ampia creatività urbana italiana. Oggi, per la prima volta a dialogo, si sperimenta l’incontro di queste forme visive, protagoniste oramai non più solo dello spazio pubblico ma anche di più dimensioni extra-urbane.

Gli artisti

Airone, AtomUan, Bean One, Cyop, Demon, Diamond, Dropsy, Eno, Iabo, JB Rock, Kaf, Kayone, Kemh, Ozon, Phato, Polo, Pope, Rae Martini, Slork, Stand, Verbo, Wany, Zeno.K, Zentwo /// Alberonero, Bifido, Camilla Falsini, Corn79, Daniele Nitti (Hope), Flycat, Geometric Bang, Luigi Loquarto (Gig), Giorgio Bartocci, Giulio Vesprini, G-loois, Gola, Gue, Ironmould, Kerotoo, La Fille Bertha, Loste, Matteo Brogi, Mattia Campo Dall’Orto, Mr. Fijodor, Orticanoodles, RMOGRL8120, Rosk, Xel e Zeus40.


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