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I Ferragnez perdono follower. Il peso della collettività cretina

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Anna Tortora

La Ferragni perde follower e con lei anche il marito. Il guaio è che li hanno avuti i follower; gente ammaliata da questi due signori che, al netto di tutto, una non è una grande stilista, l’altro non è una eccellenza della musica.
E quello che fa più spavento, ma anche una certa rassegnazione all’evidenza, è che il clima di stupidità e caos ha dato libero sfogo alla natura superficiale di soggetti privi di logica, condannati ad arricchire altri, senza che questi altri abbiano meriti o talenti grandiosi.
Che poi è un po’ come voler vivere la vita altrui, ma senza i loro soldi.
E non dobbiamo temere di dirlo, in un mondo ormai alla deriva dove si preferisce la stupidità alla cultura.
Lo chiarisce crudamente Giampiero Mughini.
“Evidentemente chi troppo presume da sé, non mette nel conto che sia stato un passo falso. C’è un panettone da tre euro, quindi un panettone molto modesto, il cui produttore intende gonfiarlo a nove euro. Quello stesso prodotto che vale tre euro viene venduto a nove euro perché, nel frattempo, la regina della comunicazione, Chiara Ferragni, si è fatta fotografare mentre spruzzava un po’ di polvere su quel pandoro e per questa fotografia si è fatta dare 1 milione di euro. La beneficenza non c’entrava nulla.
In passato l’azienda Ferragni aveva fatto la beneficenza, ma questa volta non c’entrava nulla. Adesso sono in ballo delle operazioni similari fatte con delle uova di Pasqua. Cosa volete che vi dica? Ha perduto 100mila follower su 29 milioni: è da ridere. Non solo. La tuta con la quale lei ha recitato il mea culpa è stata esaurita. Il che dimostra che l’umanità è un pugno di cretini”.
È divertente come l’ideologia comune abbia un peso: il peso, appunto, della collettività cretina. Così nascono insieme alle mode per le scarpe, i vestiti, i pensieri sull’alimentazione, anche quelle sui “grandi”, persone assolutamente normali investite della carica per motivi imperscrutabili, con l’evanescente quanto ancorata convinzione che la loro missione sia dovuta ad un cliché donato dal caso, dalle circostanze o da un gigione che un mattino si sveglia e contagia il mondo col virus ordinato a bacchetta. Ve lo ricordate il fenomeno Pippa? Adesso è toccato ai Ferragnez. Domani ad un’altra icona ritagliata sulle basi di una banalità spiazzante.
L’Italia vuole influencer privi di personalità. Sogni di mediocri.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.