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I soliti noti e l’arresto negli Stati Uniti. Due pesi e due misure

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Anna Tortora

Nel mondo si spendono enormi somme di denaro per armamenti… Con questi soldi da tempo si sarebbe potuto risolvere un problema come l’ingiustizia e, invece, ci si scandalizza per un arresto.

“I soliti noti stanno montando un caso sulla vicenda che riguarda il nostro connazionale arrestato negli Stati Uniti – con i metodi spicci in uso alla polizia americana – ammanettato, pancia a terra, per tredici minuti dagli agenti.
Eppure, ogni giorno, negli Stati Uniti, si contano decine di migliaia di arresti simili. Piaccia o meno, gli agenti americani, usano questa brusca procedura – che per noi può sembrare eccessiva – con chiunque, senza guardare in faccia a nessuno.
Si tratta perciò di un vicenda assolutamente insignificante, come se ne contano a migliaia, ogni giorno negli Usa, ma che, i ben noti antiamericani in servizio permanente effettivo, stanno ingigantendo oltre misura, per imbastire la solita polemichetta sul sistema americano (che loro detestano).
Ma, per qualcosa di ben più grave, cioè l’uccisione, nel 2021, di un nostro concittadino, Davide Giri, a New York, da parte di un delinquente afroamericano, in Italia, nessuno si indignò. Nessuno protestò. Nessuno chiese giustizia per un nostro brillante dottorando della Columbia University, ucciso da un un membro di colore di una gang criminale. Giri fu presto dimenticato da tutti, e la sua vicenda finì nel dimenticatoio: perché nessuno se la sentì di accusare un nero.”
Gerardo Verolino, giornalista
Ecco, ingiustizia è anche fare due pesi e due misure.

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.