Il caso Campania : gravi responsabilita’ del partito nazionale e necessaria autocritica del presidente Berlusconi
Le ultime amministrative ci obbligano ad una riflessione amara sul piano nazionale e su quello locale. Rispetto al primo e’ chiaro che l’ elettorale moderato si è tirato fuori dalla partecipazione attiva non trovando la giusta rappresentanza, mentre sul locale il caso Campania profila una situazione disastrosa. In questa occasione parleremo piu’ approfonditamente di centrodestra e della strategia fallimentare di inseguire il populismo sovranista.
L ‘ esperienza Maresca ha gravemente danneggiato il tessuto politico del centrodestra squarciando le sue crepe. In una condizione di disorganizzazione e disunita’ territoriale la scelta e’ stata infausta ma la responsabilita’ va assegnata a chi ha lanciato questa sfida a Napoli. Senza alcuna articolazione di un ragionamento politico serio ed escludendo totalmente la contabilita’ elettorale si e’ consumato il sacrificio di un magistrato a totale digiuno di logiche di partito e politiche. Le lagne dei partiti sono state frequenti fino a giungere ad un sabotaggio interno tra liste recusate e municipalita’ saltate. Alla fine della fiera il centrodestra non ha perso ma ha straperso riproponendo lo stesso scenario delle regionali per cui la regia della vittoria di Manfredi non poteva che essere dei deluchiani non della finta alleanza M5s e Pd. Vincenzo De Luca ha una vis attrattiva naturale verso i moderati che fino al 2010 avevano lavorato con il Pdl e dopo le inchieste giudiziarie che nel 2014 hanno travolto il cdx e Forza Italia tutta, il suo partito locale unico ha continuato a crescere contando anche sullo scadimento generale della politica centrale della fase del lockdown affidata a soggetti improvvisati come Conte ed i suoi. Il caso Campania di Forza Italia ha continuato a peggiorare dal 2015 ad oggi poiche’ il nazionale ha scelto di essere il ruotino della Lega e di Fdi e non ha puntato sulla crescita dell’elettorato promuovendo una nuova classe dirigente che rispondesse al territorio. In altre regioni come la Basilicata, la Sicilia e la Calabria non si sono verificati disastri di questa entita’ e pure la Puglia di Fitto viene superata di soli 7 punti alle regionali. Quale la soluzione della Campania che rappresenta un grave problema per il Presidente Berlusconi? Innanzitutto prendere coscienza che l’ operazione Salvini e Meloni moderati al Sud non funzionera’ mai e nemmeno quella che vede Antonio Tajani come ambasciatore senza colpe in giro per i territori. Forza Italia ha bisogno di recuperare personalita’ moderate autentiche come Raffaele Fitto e non di tentare la sorte con Renzi, Calenda e Conte solo per il gusto di infastidire D’ Alema.
La scelta e’ di recuperare il terreno perduto facendo autocritica sugli errori commessi da ben 10 anni in Campania e non di far sopravvivere un brand
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