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Il liberalismo di Croce ed Einaudi e la politica illiberale di Conte. Intervista a Giancristiano Desiderio

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Anna Tortora

In questo periodo di pandemia, se esaminiamo tutti i programmi del Governo, vediamo solo confusione e approssimazione. I provvedimenti sono “grigi” e quasi non si riesce a capire la differenza tra democrazia, socialismo, comunismo, liberalismo. Tutti dicono di voler garantire la salute, tutti vogliono una riforma economica.
Ma garantire la salute non significa privare della libertà i cittadini. Una libertà che sia tale anche sul piano economico, di questo ha bisogno l’Italia oggi.
E di libertà e di liberalismo ne sa molto Giancristiano Desiderio, filosofo, giornalista, scrittore, studioso di Benedetto Croce.

Partiamo con una frase di Luigi Einaudi ‘Come si può deliberare senza conoscere?’ Cosa direbbe Einaudi di questo Governo?
“Eh…Non so cosa direbbe Einaudi, né so cosa direbbe Croce. Ma posso dire qualcosa riguardo il Governo attraverso i loro insegnamenti.
1. Deliberare senza conoscere significa conoscere prima di agire. Questo è un Governo deficitario sia sulla conoscenza che sull’azione. Si è proposto addirittura come modello europeo, come modello mondiale, per la gestione della pandemia, e ci ritroviamo oggi con risultati disastrosi.
2. Un Governo che non sa letteralmente come investire i tanti miliardi a debito che dovremmo avere e che è a un passo dalla crisi.
Insomma è un disastro”.

Tu hai scritto diversi libri su Croce. In “Croce e Einaudi. Teoria e pratica del liberalismo” illustri il rapporto tra i due e chiarisci una cosa molto importante.
“Sì, la famosa polemica tra Croce e Einaudi sul rapporto tra liberalismo e liberismo, fu tutt’altro che uno scontro. Fu un normale confronto tra i due maggiori interpreti della cultura liberale italiana. Tutta questa differenza tra i due non c’era: tanto Croce apprese da Einaudi di economia, tanto Einaudi apprese da Croce di filosofia, di morale politica. Loro ebbero contatti per cinquant’anni, si scrissero sotto la dittatura fascista. Un rapporto inversamente proporzionale. Ad esempio, Croce e Gentile ebbero un rapporto equivoco, Croce e Einaudi un rapporto basato sul comune interesse di difendere la libertà”.

Intanto la differenza tra liberalismo e liberismo c’è solo qui in Italia.
“Certamente, perché c’è stato il problema. In Inghilterra, il maggiore Paese del liberalismo, il problema non c’è stato”.

A proposito di problemi, attualmente ne abbiamo diversi con il Governo. Cosa ne pensi?
“Alimentare la coscienza è difficile in una situazione di non libertà. Croce è stato un grande perché nel periodo della dittatura fascista parlava di libertà. E meglio ancora non si è fermato neanche davanti alla dittatura comunista. La nostra libertà, oggi, è sospesa”.

Hai parlato della difficoltà del Governo in economia. Me lo chiarisci alla Einaudi?
“Posto che vogliamo libertà di scelta. Ci possiamo porre qual è l’economia più congrua rispetto a questa vita. L’ economia più adatta è quella della libertà di scelta: libera contrattazione e tutela della proprietà privata. Riportare l’analisi economica sul piano della concretezza, analizzare la scienza economica e la situazione politica e sociale. Il politico deve fare da ponte individuando il problema concreto e reale”.

Due grandi, ma poco capiti, nonostante Einaudi fosse stato anche Presidente della Repubblica
“Esattamente. Sai perché? Perchè sono stati traditi dalla cultura italiana. Croce era ‘un eretico” in quanto antifascista e anticomunista.
Einaudi respingeva che il padreterno potesse risolvere tutto, per lui o era un’illusione o un alibi”.

Ti faccio un’ultima domanda. La destra vera è liberale?
“Certamente. Sì!”

Ancorare i diritti dei cittadini ad un quadro liberale e garantito di valori, contro ogni forma di prevaricazione, appare, fuori dubbio, un’assoluta necessità.
Ringrazio e saluto l’amico Giancristiano Desiderio.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.