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Il ministro Speranza e il mito di Antigone. Mentre in Campania De Luca continua i suoi show

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Anna Tortora

La questione morale è fondamentale in questi giorni. Il ministro Speranza, nonostante un chiaro fallimento sul piano vaccinazioni, minaccia chiusure. Ma non era stato detto che con i vaccini avremmo finalmente respirato? Non sarà ammissibile tra un mese, con parte di popolazione vaccinata, pensare a nuove chiusure, con buona pace dei delatori.
È morale ciò che sta accadendo politicamente? È etico chiudere in casa i cittadini, privandoli di libertà? È etico ritardare le vaccinazioni?
Ricorderete tutti il mito di Antigone (così rappresentato da Sofocle): la figlia di Edipo, nonostante il divieto di Creonte, tiranno di Tebe, dà sepoltura al corpo del fratello Polinice (morto in duello fraticida). Antigone viene condannata ad essere murata viva e, per sfuggire a tale orribile fine, si suicida.

“L’ISTAT ci comunica che, nell’ultimo anno, la politica ‘vetero comunista’ del governo Conte-Speranza-Franceschini che ha puntato nella lotta al virus solo sui divieti, le restrizioni, le coercizioni, le persecuzioni, e tutto l’armamentario liberticida mutuato dai compagni della Germania dell’Est (bel modo di combattere un’epidemia) nei confronti dei cittadini, ha prodotto, la cifra spaventosa di un milione di nuovi poveri assoluti (gente, in pratica, che dorme sotto i ponti), senza, peraltro, incidere minimamente sul contenimento della pandemia.
Di fronte ad un simile disastro chiunque cambierebbe strategia abbandonando la ferale linea chiusurista che anche nell’Argentina stremata da sette mesi ininterrotti di lockdown duro non ha portato a niente. Invece, l’ottuso ministro comunista Roberto Speranza continua a perseverare nell’errore. E, convinto che per vincere un virus sia necessario instaurare lo stato di polizia, firma ancora ordinanze liberticide (avallato, per il momento, dal neofita Draghi e da tutti gli alleati di governo) che produrranno niente altro che nuovi poveri, ulteriori chiusure di attività commerciali, depressioni, suicidi oltre alla triste agonia della nostra democrazia.
È il caso di fermare il piano folle di quest’uomo prima che sia troppo tardi”.
Gerardo Verolino

Strumentalizzazione politica da parte di tanti. Anche questo può dirsi per nulla etico. Zona rossa in Campania: il fallimento di un Governatore, la perdita di ogni certezza della popolazione.
Vorrei dire ad alcuni governanti che tra i modi più nobili di esercitare la politica vi sia anche quello che considera la mitezza come virtù pubblica, purché si intenda tale virtù in maniera giusta; non come indifferenza, rassegnazione, che si colora di pavidità e si arrende per paura: questa è l’apparente mitezza degli ignavi.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.