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Il Napoli si ritrova. Vitale vittoria dopo la sosta e le infinite polemiche

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di Luca Muratgia.

Riprende il campionato dopo la sosta dovuta agli impegni delle nazionali, dove, peraltro l’Italia ha ricordato nuovamente, qualora ce ne fosse bisogno, i suoi avvilenti limiti nonostante Spalletti, e Il Napoli si ritrova impegnato in un match decisivo il un un campo particolarmente ostico e tradizionalmente poco amico, contro il Verona, formazione, tra l’altro, ben allenata da Baroni; l’ex azzurro salito agli onori della cronaca per l’impresa salvezza del Lecce dell’anno scorso, paragonabile, ovviamente con le dovute proporzioni, allo scudetto del Napoli. Un impegno, quello del Bentegodi, divenuto improvvisamente determinante per il futuro della stagione non solo e non tanto per le sorti sia pur significative della classifica ma, soprattutto, per smorzare le incontrollate ed incontrollabili polemiche all’interno di un ambiente divenuto, nel frattempo, estremamente tossico e virulento a seguito della sconcertante prestazione offerta contro la Fiorentina con la conseguente ed inopinata sconfitta interna. Durante questi quindici giorni si è assistiti ad una pantomima tragicomica con l’allenatore degli azzurri, Garcia, dapprima sfiduciato dall’ambiente, poi dallo stesso presidente Aurelio De Laurentis alla disperata e vana ricerca di un consenso di Antonio Conte.  Lo stesso presidente che poi, una volta consapevole di non dell’insesistenza di un sostituto all’altezza, ha nuovamente tentato di consolidare la posizione del tecnico di origini andaluse nel tentativo di ricompattare l’ambiente attraverso la sua costante (oltre che ingombrante) presenza al fianco dell’allenatore transalpino. Tra l’altro, i partenopei, si presentavano, in terra scaligera,orfani di Anguissa, già infortunatosi prima della sosta, e di Osimhen, a sua volta infortunatosi nel l’impegno con la sua nazionale come ormai da tradizione consolidata.
Eppure la prestazione offerta contro i veneti è parsa incoraggiante con un primo tempo dominato in lungo e largo e impreziosito dal doppio vantaggio realizzato da Politano e dal ritrovato Kvaratskhelia. Nel secondo tempo poi si assiste ad una furiosa reazione degli scaligeri che pongono la difesa azzurra sotto assedio ma creando pochi grattacapi a Natan ed al rientrante Rahmani ed anzi esponendosi alle mortifere ripartenze dei partenopei e proprio su una di queste Kvaratskelia, lanciato in campo aperto, realizza, con la solita classe che lo contraddistingue, il gol che di fatto chiude la partita. Solo a questo punto Il Napoli molla la presa anche in considerazione dell’imminente e determinante impegno di martedì in Champions in terra tedesca contro l’Union Berlino ma la partita ormai è in cassaforte. C’è spazio per il gol della bandiera degli scaligeri siglato da Lazovic, favorito da un goffo disimpegno della retroguardia azzurra, e per un paio di tentativi pericolosi, dovuti evidentemente alla distrazione dei campioni d’Italia, che servono dove però Meret da scacco matto ai detrattori con almeno due interventi formidabili. Il momento resta comunque delicato e solo un’importante continuità di risultati servirà a ritrovare la serenità necessaria per ottenere risultati importanti in campionato ed in coppa, a cominciare proprio dalla sfida di martedì contro i teutonici.


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