24 Novembre 2024
Sport

Il Napoli torna a divorare il campionato. Reazione affamata degli azzurri dopo il passaggio a vuoto di venerdì scorso

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di Luca Muratgia.

Riecco la squadra affamata che eravamo abituati ad ammirare, il Napoli, era chiamato a dimostrare che lo scivolone interno contro la Lazio di Sarri si trattasse di un episodio e non l’inizio di un preoccupante calo strutturale capace di minare le certezze costruite con estrema pazienza durante l’intero arco della stagione. A certificare la prima teoria è stata la convincente vittoria di ieri contro l’Atalanta di Gasperini, una compagine particolarmente ostica che destava non poche preoccupazioni alla vigilia nell’ambiente partenopeo, una squadra forte quella orobica, allenata da uno degli allenatori più bravi ed esperti della penisola come il citato Gasperini, che fa dei duelli uno contro uno la sua caratteristica tattica e che veleggia ormai da anni nelle zone nobili della classifica capace di scoprire talenti con una rosa estremamente competitiva. Insomma la Dea non rappresentava proprio l’avversario ideale per rifarsi dopo il deludente passaggio a vuoto di venerdì scorso. Proprio per le sopra citate motivazioni, la vittoria di ieri assume un significato ancora maggiore e ripropone il livello assoluto della compagine di Spalletti al di là della semplice vittoria in se stessa. La partita nel primo tempo è scivolata via sulla falsariga della partita contro la Lazio, particolarmente bloccata con gli ospiti dediti esclusivamente all’organizzazione difensiva, con il Napoli incapace di imporre i ritmi necessari per scardinare l’attenta retroguardia orobica. Due tiri di Politano, entrambi disinnescati da Musso e uno slalom solitario di Kvaratskhelia, anch’esso sventato in corner dall’attento portiere Atalantino certificano le iniziali difficoltà degli azzurri in termini di pericolosità. Nel secondo tempo il Napoli da grande ritorna immenso con quell’intensità, quella ferocia e quei ritmi devastanti che l’hanno consacrato alla ribalta nazionale ed internazionale. Il gioco corale e di squadra rappresenta il punto il punto di forza degli azzurri, ma se hai Kvaratskhelia in squadra è meglio, il georgiano, su assist del solito, monumentale Osimhen, si inventa un gol degno del miglior Maradona, dribbling ubriacante, una, due, tre sterzate delle sue che mandano completamente in tilt l’intera retroguardia atalantina e sassata sotto l’incrocio per l’1-0 che fa venir giù il Maradona e libera definitivamente i partenopei da tutte le eventuali scorie e tensioni. Nonostante il vantaggio il Napoli continua la sua partita alla ricerca del gol della sicurezza che sopravviene su calcio d’angolo con una splendida incornata ad incrociare di Rahmani. È impressionante osservare come, nonostante il doppio vantaggio, gli uomini di Spalletti continuino con la stessa ferocia ed aggressività, contraddistinta da continue riconquiste di palla nella trequarti avversaria, “le riaggressioni” come ama definirle lo stesso allenatore toscano.
Ad alimentare i sogni di scudetto, ormai davvero alla portata, ha contribuito l’inopinato passo falso dell’Inter di venerdì a La Spezia che ha ricacciato i nerazzurri, secondi in classifica, a – 18 dalla capolista ad appena 12 giornate dal termine. Insomma sarà sempre più difficile trattenere e contenere la smania di festeggiamenti che già da qualche settimana aleggia in città con striscioni, bandiere ed ogni tipo di vessillo sparsi disordinatamente in ogni angolo delle strade, dei vicoli e delle piazze.
In questa sede difficilmente si parla di singoli giocatori ma non si può non  menzionare la prestazione maestosa di Kim, giunto a Napoli la scorsa estate tra lo scetticismo generale per sostituire un mostro sacro come Koulibaly, si è imposto come uno dei centrali più forti d’Europa, impeccabile, essenziale, straordinario nel uomo contro uomo e capace di annichilire attaccanti di livello assoluto, divenuto in pochi mesi beniamino indiscusso della tifoseria partenopea che lo inneggia ad ogni suo intervento e che lo ha soprannominato “kimostro” a testimonianza di quanto questo ragazzone coreano, giunto a Napoli in punta di piedi, abbia fatto breccia nei cuori dei tifosi sempre più innamorati della sua semplicità. Il Napoli è atteso mercoledì da un altro impegno decisivo, il ritorno dei quarti di finale contro l’Eintracht Francoforte, già battuto in Germania per 0-2. Il risultato della gara d’andata però non deve ingannare, occorrerà il miglior Napoli per scrivere la storia con il passaggio per la prima volta, nei quarti di finale di Champions.


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