Il prefetto di Salerno: nel 2021 affrontiamo sfide importanti, fidiamoci gli uni degli altri
«Il problema principale? La povertà. L’obiettivo sarà proteggere le fasce più deboli»
«La fiducia assoluta, gli uni negli altri, è necessaria per affrontare tutti i problemi legati a questa pandemia e alla ripresa che tutti speriamo. Per questo chiedo uno sforzo da parte di tutti».
Così si rivolge ai suoi concittadini questa mattina il prefetto di Salerno dalle pagine de “Il Mattino”, con un appello innanzitutto alla collaborazione.
L’anno appena concluso è stato «molto pesante e molto difficile ma lavorando sul campo con tante istituzioni è stato più semplice affrontare i problemi proprio grazie alla piena collaborazione di tutti. E questa è stata la carta vincente per cercare, insieme, di risolvere i nodi che si sono venuti a creare riuscendo a garantire la presenza di tutte le Istituzioni sul territorio e far sentire i cittadini meno soli. Ed ora chiedo a tutti, ancora una volta, la massima collaborazione per il futuro».
Il prefetto di dice molto preoccupato in relazione alla ripresa economica: «Il settore del turismo e dell’accoglienza sono certamente quelli che, assieme alla ristorazione hanno avvertito di più il peso delle restrizioni e che hanno contano maggiori perdite. Ma è tutto il sistema economico che ne sta risentendo: dietro a ciascuna attività che ha problemi c’è un indotto che ne subisce le conseguenze e questo non possiamo, e non dobbiamo dimenticarlo. Per questo prima facevo appello alla fiducia perché solo con la fiducia reciproca, nei prossimi mesi, potremo affrontare sfide importanti che già si intravedono all’orizzonte.
Il problema più grande, secondo me, quest’anno sarà la povertà. Il mondo oggi è interconnesso e se c’è povertà, ad una ad una, ne risentiranno tutte le attività economiche.
Il 30 dicembre ho presieduto uno dei consueti incontri con i rappresentanti sindacali Cgil, Cisl e Uil per fare il punto della situazione. Alcuni comparti, oltre che gli effetti della situazione emergenziale, risentono dell’andamento negativo dei mercati internazionali e di meccanismi complessi dovuti a grandi sistemi finanziari, anonimi e molto lontani dal territorio. Bisognerebbe forse riscoprire un’economia più legata al territorio e alle straordinarie risorse che abbiamo a disposizione».
Nell’intervista il prefetto analizza anche il tema della ripresa delle attività scolastiche: «Scuola e trasporti sono temi caldi sui quali, dopo la fine del lockdown e con la ripartenza delle attività produttive e commerciali, la prefettura ha avviato un percorso per assicurare una gestione controllata dei flussi di viaggiatori, attraverso l’introduzione di sistemi di prenotazione e la regolamentazione degli orari di accesso alle scuole e agli uffici pubblici. Le ultime settimane sono state scandite da numerosi incontri per creare un raccordo tra il comparto scolastico e quello dei trasporti per coniugare le differenti esigenze e coordinare gli orari di ingresso/uscita dalle scuole con gli orari dei servizi di trasporto.
«Nello specifico – spiega il prefetto – sono state effettuate due rilevazioni, l’una attingendo ai dati forniti dal Consorzio Unico Campania, sulla base degli abbonamento rilasciati agli studenti, l’altra a quelli dell’Ufficio Scolastico provinciale. Si è poi proceduto a suddividere il territorio della provincia in 7 macro-aree: agro Nocerino-Sarnese: Cilento: Costa d’Amalfi; Picentini e Valle del Sele; Golfo di Policastro; Salerno e Valle dell’Irno; Vallo di Diano. Per ciascuna, è stato censito il numero degli studenti in base all’area geografica di appartenenza e alla scuola frequentata, con la finalità di individuare le linee percorse. Il 22 dicembre è stato ufficialmente presentato il documento operativo frutto del lavoro del tavolo di coordinamento provinciale, al quale hanno partecipato anche i sindaci dei comuni con più alta densità demografica. In sintesi, sono state prospettate soluzioni differenti per le diverse aree del territorio con fasce orarie di ingresso a secondo della densità abitativa. Il 23 dicembre la Conferenza Unificata ha condiviso le “Linee Guida per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico 2021”. Nei giorni successivi, la soglia perla ripresa della didattica in presenza è stata ritarata al 50% per la settimana dal 7 al 15 gennaio. È evidente che, anche in questo caso, siamo dinanzi ad uno scenario in continua evoluzione».
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