22 Dicembre 2024
Attualità

Ilaria Salis ai domiciliari. Il padre “accusa il Governo di immobilismo”

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Anna Tortora

Ilaria Salis ai domiciliari, il padre Roberto: “Merito del governo Meloni? Non mi risulta, guarda caso i domiciliari sono arrivati dopo la candidatura di mia figlia con Alleanza Verdi-Sinistra”.

È un’affermazione che pone sicuramente una domanda. Basta candidarsi con la Sinistra per avere i domiciliari?
“Grazie all’efficacia azione diplomatica del governo italiano, la signora Ilaria Salis – l’ennesimo concittadino che va all’estero a cacciarsi nei guai – è riuscita ad ottenere gli arresti domiciliari in Ungheria. E il padre della Salis – quel petulante signore che abbiamo visto, con l’espressione perennemente corrucciata, imperversare, su tutte le televisioni – nel goffo intento di difendere la figlia scaricando sugli altri le colpe della di lei detenzione, che fa? Accusa il Governo di immobilismo. La gratitudine non è di questo mondo.” Gerardo Verolino, giornalista
Il padre della Salis risulta poco simpatico anche a Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia, che la diplomazia la conosce benissimo
“Il padre di Ilaria Salis: ingrato e antipatico. I casi in effetti sono due. O l’Ungheria è uno Stato di diritto, dove la magistratura prende autonomamente le proprie decisioni in base a precisi parametri giudiziari oppure il Governo ungherese, dietro le forti pressioni delle autorità italiane, ha in qualche modo “influenzato” la magistratura di quel paese. Ma Salis ha continuato a ritenere l’Ungheria (membro dell’UE) una sorta di Stato selvaggio e a ribadire che le autorità italiane non hanno fatto nulla per sua figlia e che quindi non meritano alcun ringraziamento . Sua figlia insomma ha ottenuto gli arresti domiciliari – il massimo risultato possibile – per intervento dello Spirito Santo. Ma papà Salis non ha ringraziato nemmeno quello! È infatti sicuro che Ilaria sarà eletta e usufruirà subito dell’immunità. In caso contrario, sarà inoltrata domanda per scontare i domiciliari in Italia. E voi credete che, una volta rientrata in Italia, Ilaria se ne starà saggiamente rinchiusa in casa in attesa del processo ungherese? Suvvia…”

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.