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In arrivo oggi il Dpcm 18 ottobre: ecco le misure anti-covid previste

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Per ora saltano coprifuoco e stretta nei trasporti.
Dovrebbe prevedere ingressi scaglionati a scuola, smart working al 75% nella pubblica amministrazione, chiusura dei bar alle 21 e dei ristoranti alle 23 o alle 24.

Nella notte, durante il consiglio dei ministri che ha approvato ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 e la proroga delle cartelle esattoriali al 31 dicembre 2020, si è discusso delle nuove misure dell’emergenza coronavirus mentre il bollettino della Protezione Civile di ieri riportava quasi undicimila casi e 47 morti. Ma le misure anti contagio da Covid-19 che entreranno nel nuovo Dpcm non sono ancora state definite nel dettaglio. Prima servirà un altro confronto con gli enti locali e una discussione finale nel governo: per questo si immagina il varo per stasera, domenica 18 ottobre.

Al termine di una discussione che fonti di maggioranza definiscono “assai tesa”, manca ancora una sintesi ancora su diversi aspetti, per i quali decisivo sarà il confronto con gli enti locali: dallo stop a fiere e congressi, all’ipotesi di vietare di consumare alcolici in piedi fuori dai locali dalle 18. La nuova stretta dovrebbe puntare, come suggerito anche dal Cts, su una serie di misure come:

  • chiusura dei bar e dei locali alle 21 e dei ristoranti alle ore 23 o alle 24
  • lo smart working al 75% nella pubblica amministrazione;
  • lo scaglionamento degli orari delle scuole superiori, con l’ipotesi di ingresso alle 11 e una quota di didattica a distanza per alleggerire i trasporti (ma non si esclude neanche una riduzione della capienza massima degli autobus).
  • lo stop agli sport di contatto dilettantistici e – ma ancora non c’è certezza – la chiusura di palestre e piscine.

Si punta inoltre su una spinta al tracciamento dei contagi, sollecitata dagli esperti. Continua a dividere il pacchetto delle misure anti movida e una possibile forma di “coprifuoco”. Al termine del vertice serale a Palazzo Chigi il punto di caduta sembra essere la chiusura di bar e pub alle 21, ristoranti alle 24, per non pesare su un settore già in grande sofferenza. Ma dal governo invitano alla cautela nelle indiscrezioni: c’è chi continua a spingere per misure ancora più dure, soprattutto nel weekend. E chi, come Italia Viva, è contro le nuove chiusure e tiene alta la guardia: nonostante la smentita di diverse fonti di governo, i renziani non escludono che fino all’ultimo possa tornare sul tavolo l’ipotesi – da loro osteggiata – di uno stop a parrucchieri e centri estetici. E qui Repubblica precisa che al netto del duello sull’orario (23 o 24), l’impostazione dell’esecutivo prevede comunque che la misura vada differenziata a seconda dei territori, demandando alle Regioni il compito di accorciare ulteriormente la chiusura.

Intanto è in programma un nuovo incontro governo-Regioni sulle misure da introdurre. A quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha convocato per le 10 di questa mattina un vertice al quale parteciperanno anche Anci e Upi, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, e il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, oltre al commissario Domenico Arcuri e al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.“

 


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