In libreria da oggi “Tutto ciò che siamo stati”, di Olimpia De Girolamo
Tutto ciò che siamo stati: in libreria da oggi il nuovo libro di Olimpia De Girolamo. Un viaggio nel passato, un percorso di consapevolezza e liberazione
Un ritorno nella città natale, dopo tanti anni di assenza. Anna vive lontana da Napoli, vi fa ritorno di malavoglia per cercare il padre, scomparso da due mesi. Ma la ricerca di Anna si trasforma presto in un viaggio a ritroso nel tempo che la porta a scoprire o a recuperare tutto ciò che si è lasciata alle spalle, anche i ricordi di bambina.
Arriva oggi nelle librerie Tutto ciò che siamo stati (Gabriele Capelli edizioni, Mendrisio, CH), il nuovo romanzo di Olimpia De Girolamo. L’autrice, napoletana, laureata in Filosofia, ha lavorato nel mondo del cinema-documentario e del teatro come autrice e attrice. È co-direttrice artistica del teatro “Agorà”, a Magliaso, nel Canton Ticino. Con il monologo La Mar ha vinto il premio Fersen a Milano. Nel 2021 ha vinto il premio Opennet nell’ambito delle giornate Letterarie di Soletta. Oggi vive in Svizzera.
Quando il viaggio sarà concluso, Anna sarà in grado di guardare se stessa in modo diverso e nuovo: quella storia, a tratti insopportabile, che riemerge mentre riannoda, tassello dopo tassello, i fili della memoria, le fa comprendere il senso degli avvenimenti del passato che si era lasciata alle spalle e forse volutamente dimenticato. Diventa padrona di se stessa, una donna più forte e più matura, che sa anche perdonare e perdonarsi. Fino a quel momento le erano «mancati il coraggio e l’umiltà di vedere le cose», ma quella che sale sul treno per lasciare ancora una volta Napoli è una persona diversa, capace di «piangere i bambini che siamo stati e che nessuno ha saputo guardare, i nostri tormenti generati dai segreti di adulti debosciati». Ha affrontato il dolore ed è riuscita a chiamarlo per nome e a dargli un senso. Ciò che in alcuni momenti sembrava annientarla, si è tramutato invece in consapevolezza e forza.
Il libro è caratterizzato da una profonda analisi psicologica, un percorso di consapevolezza e di maturazione, incastonato all’interno di una narrazione fluida, con personaggi ben caratterizzati, di storia avvincente e dolorosa, che in alcuni momenti assume i tratti del giallo e del noir, senza lasciare però che essi prendano il sopravvento. Sullo sfondo della narrazione, c’è la Napoli dei quartieri popolari, del rione Sanità, con i suoi abitanti e il suo degrado, anche morale, i vicoli, le chiese, i riti, ma anche la «Napoli sotterranea», con le sue caverne e i suoi cunicoli, una sorta di città parallela, che l’autrice conosce bene e che descrive minuziosamente. La discesa nella città nascosta diventa per Anna uno dei tasselli del suo percorso, quasi simbolo di una coscienza occultata che riemerge e restituisce una nuova donna, più forte e consapevole.
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