Economia

Innovazione e Pmi, il 5G e la sfida di Ericsson e del Dih Campania

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Nata nel 1874, e tra i principali artefici a livello globale dell’evoluzione dell’elettromeccanica al digitale, Ericsson parte dalla propria storia per presentare le soluzioni 4.0 alle imprese campane in occasione del webinar “Big data and AI enabling future telecom networks”. L’incontro promosso dal Campania DIH nell’ambito del programma di formazione “Learning By DIH”. 

Ad aprire l’incontro, al quale ha contribuito il dg Edoardo Imperiale, Francesco Lo Sapio, responsabile del Coordinamento Rete Territoriale e del raccordo con la Rete DIH di Confindustria, cui sono seguiti gli interventi di Alessandro Pane, Direttore R&D Ericsson Italia, di Massimo Iovene, System Expert Ericsson e la presentazione di casi di studio da parte di Marcello Morchio e Francesca Marfia. A concludere l’incontro Antonio D’Errico e Pietro Picaro, Researchers Ericsson, con la relazione dal titolo “Visions of the future”. 

Presente in 180 paesi con oltre 116.000 dipendenti, Ericsson è fortemente impegnata in attività di Ricerca & Sviluppo, attraverso la focalizzazione su tecnologie all’avanguardia ad alto valore aggiunto. In Italia la società svedese opera dal 1918 ed è oggi presente con circa 4.000 professionisti. 

“Tutto quello che ci circonda genera dati. E anche se oggi appare ai normali users la capacità offerta dal 5G, a breve ci renderemo conto di quanto invece sia limitata. Penso – ha spiegato Alessandro Pane, Direttore R&D Ericsson Italia – alla digitalizzazione spinta richiesta da Industria 4.0, alla sensoristica dell’automotive a venire e, per parlare di cose che riguarda la sicurezza di tutti, penso anche alla privacy. Quando parliamo di nuove reti non ci limitiamo a pensare alla velocità di processamento del singolo dato, ma alla capacità di generare ecosistemi del tutto nuovi, come per esempio alla capacità delle reti di trasferirci sensazioni che oggi affidiamo solo ai nostri sensi”.

Pane ha sottolineato inoltre la “piena disponibilità” a collaborare con piccole imprese e startup. “Invitiamo tutti gli imprenditori che ci stanno seguendo a farsi avanti per condividere momenti di ricerca e di sperimentazione”. 

I ricercatori Ericsson hanno illustrato gli sviluppi di alcune linee di ricerca basate sull’analisi dei big data allo scopo di prevenire le criticità nella gestione delle reti. L’aumento esponenziale della capacità delle reti si accompagna a una organizzazione sempre più complessa del loro funzionamento. Per questo, hanno spiegato nei loro interventi, Marcello Morchio e Francesca Marfia, “abbiamo automatizzato il processo di configurazione delle reti attraverso un sistema che, grazie all’analisi dei dati forniti da tutti i singoli installatori, riesce a prevenire gran parte delle criticità e fornire una riparazione più rapida ed efficace. Si riducono così i nostri costi operazionali e quelli dei clienti”.

 “Tra pochi anni le reti riusciranno a trasportare un numero ad oggi non quantificabile di dati, lavoreremo su nuovi paradigmi basati su meccanica quantistica e trasporto fotonico. I dati – hanno illustrato  Antonio D’Errico e Pietro Picaro – verranno propagati su fibre ottiche o tramite laser terrestri e satellitari e quindi raggiungeranno velocità prossime a quelle della luce”. La miniaturizzazione spinta delle Ict permetterà elle reti di futura generazione una notevole riduzione del consumo di energia. Un altro caposaldo della delle nuove reti sarà la sicurezza, “virtualmente inviolabili grazie a nuove a nuove concezioni di grafia quantistica come il quantum key distribution”.


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