Territorio

Intervista – Acerra, politica ed istruzione. La prof. Milena Petrella: “Abbiamo lavorato tanto per garantire a studenti e famiglie diritti ed opportunità. Ora ci aspettiamo di assicurare continuità e sviluppo dei progetti già programmati”

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In qualità di docente si è impegnata  in prima linea negli scorsi sette anni amministrativi ad Acerra, per garantire una scuola ed uno sport inclusivi. Ora, ha scelto di rinnovare la sua disponibilità per la città nella lista ‘Acerra attiva’, che si nutre dello sprone dell’azione, per assicurare con il candidato sindaco Tito D’Errico, una serena crescita e vivibilità nel territorio di sua pertinenza.

La professoressa Milena Petrella che ha già rivestito il ruolo di assessore alla pubblica istruzione e allo sport, creando una rete scolastica e associativa a maglie allargate, atta a raccogliere le istanze di dirigenti scolastici, genitori ed alunni, intende con questo nuovo impegno dare continuità ad un operato la cui progettazione aspetta solo trovare compimento futuro. La digitalizzazione della scuola, l’implementazione dello sport sul territorio, senza gravare sulle spese di associazioni e famiglie, mettendo ad esempio a disposizione palestre di istituti scolastici, sono stati tasselli organizzativi importanti, costruiti dalla Petrella, desiderosa in futuro di assicurare, grazie alle competenze acquisite, la creazione di una cittadella sportiva ad Acerra, riqualificando tempo e quotidianità dei suoi concittadini, come ci dichiara in questa intervista.

 

L’INTERVISTA
– Professoressa Petrella, la politica è un atto di impegno ma soprattutto una scelta, così come l’insegnamento che la vede professionista affermata. Perché ha deciso di rinnovare il suo impegno per l’amministrazione cittadina?

L’impegno civico è una missione e quando costruisci qualcosa e nel tempo arrivano i consensi, vedi che il tuo operato aiuta la comunità…non puoi più tirarti indietro. Ho scelto quindi di ricandidarmi con la lista Acerra ATTIVA ed appoggiare la candidatura a sindaco di Tito d’Errico perché non posso permettere che chi verrà dopo di me vanifichi gli sforzi fatti sono ad ora.

Potendo fare un bilancio degli anni trascorsi, in virtù anche del futuro, come intende collegare il passato con il presente?

Non c’è un modo per collegare passato, presente e futuro. Il tempo è un continuum ed ognuno di noi è l’elemento che li collega. Quello che ho fatto, che faccio è che faró, dipendono dalla persona che sono. Quindi se proprio devo dare una risposta alla domanda, lo farò a modo mio, con coscienza ed intelligenza.


Nel suo precedente assessorato si è occupata di pubblica istruzione attivando una serie di iniziative ed una rete interscolastica che ha visto un reale dialogo con dirigenti scolastici ed alunni. 

Qual è stato il momento più bello di tali iniziative a suo avviso?

 

Sembra ieri che ho messo in atto la prima iniziativa in veste di Assessore della città di Acerra ed invece sono passati sette anni! È proprio vero, quando fai qualcosa che ti piace e lo fai con passione il tempo vola. In questi anni ho tanto lavorato in sinergia con il territorio e con le scuole; sono nate diverse reti interscolastiche su diversi temi di vitale importanza come, il bullismo il cyberbullismo, la legalità e in particolare il recupero della memoria storica del nostro territorio. Mi chiede il momento più bello? Non saprei… è stato un susseguirsi di emozioni. Osservare i nostri giovani cittadini Acerrani commossi alla missiva di Emanuele Schifani che li esorta a crescere nella legalità e ad avere fiducia nella istituzioni. In riferimento al recupero della nostra memoria storica, anche la recente visita del Presidente della Repubblica ad Acerra per onorare il ricordo dei morti per mano nazista, non solo per il prestigio della visita in se. Ricordare le gesta eroiche dei nostri concittadini è un esempio di come anche un gruppo di contadini armati di coraggio può opporsi alle ingiustizie e comunque il loro sacrificio non è stato vano se gli ideali continuano a vivere e camminare con le gambe di chi è venuto dopo di loro.

 

– Parlando di educazione alla legalità, ha tracciato una strada educativa effettiva, sul territorio. Riassumiamo in breve le reazioni dagli alunni che nel tempo ha incontrato?

I ragazzi hanno bisogno di avere buoni esempi e se vogliamo che i valori della legalità siano presenti nel loro agire, dobbiamo essere prima noi insegnanti ed adulti in generale, ad agire guidati dal valore della legalità. A scuola ce la mettiamo tutta per fornire agli alunni elementi utili affinché possano comprendere il significato di “legalità” così che poi fuori dalla scuola possano capire cosa è illegale e da cosa prendere le distanze.


– Rivolga un pensiero ai suoi concittadini, perché credere in una persona significa credere nei suoi ideali. Qual è il suo monito?

I valori che guidano il mio agire? L’onestà, il potersi guardare allo specchio la mattina e sorridere perché tra quello che dici e quello che fai non c’è differenza. Il mio monito è di seguire bellezza e solidarietà.
La solidarietà, il prendersi cura delle persone care in primis e della propria comunità in generale senza per questo perseguire interessi privati.
La bellezza, perché il mondo ha bisogno di sapere che anche tra tante sciagure e disastri c’è sempre un raggio di sole, si può sempre vedere qualcosa di bello che ti motiva a dare di più, che ti dà la forza di sognare un mondo bello nel quale vivere e far vivere le generazioni a seguire.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.