24 Novembre 2024
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Intervista-Didattica a distanza e fine anno on line, l’IC Romeo-Cammisa di Sant’Antimo taglia il traguardo con speranza

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Sant’Antimo, 9 giù. – Sono stati mesi difficili per il mondo della scuola. Con la pandemia da Coronavirus via dai banchi di scuola, pronti per prendere posto dietro ai pc, alunni e docenti hanno sperimentato un nuovo modo di comunicare, certamente più difficile, ma non impossibile.

L’esperienza attiva e dinamica dell’IC Romeo-Cammisa di Sant’Antimo, prova che impegno e coesione possono servire ad aggirare gli ostacoli dell’incertezza didattica dettata dai decreti istituzionali, nell’interesse esclusivo del benessere degli allievi.

Programmi completati, progetti attivati e portati avanti nonostante la distanza, predisposizione al Problem solving del dirigente scolastico, hanno guidato i discenti del Romeo-Cammisa fino alla festa di fine anno, celebrata on line con tutto l’istituto.
Il percorso è partito però da un progetto atto a stimolare fantasia e coinvolgimento dei bambini delle classi terze della scuola primaria. Con ‘L’albero dei desideri’, gli alunni hanno ascoltato una fiaba letta dalla giornalista Mina Puca, invitati a chiudere gli occhi nello spazio dell’immaginazione.

Attivando il mago nascosto in ognuno di loro, i bambini sono stati proiettati in una grande foresta incantata abitata da un maestoso albero dei desideri, ignaro del proprio potere. Il racconto ha invitato i piccoli a superare incertezze e inconsapevolezze, acquisendo fiducia nei propri sogni e nel proprio potenziale emotivo, soprattutto in un periodo di isolamento.

L’esperienza entusiasmante ha portato i suoi frutti, come ci racconta il Dirigente scolastico Prof. Carmine Esposito.

– Un virus ha segnato la nascita della DAD, cui in poco tempo ci si è dovuti adeguare, date le circostanze. Qual è il bilancio da dirigente scolastico, verso la fine di un percorso didattico prima inimmaginabile?

Innanzitutto la ringrazio per dare la possibilità alla nostra scuola di poter narrare ciò che è successo e come abbiamo fronteggiato l’emergenza COVID – 19. Lo faccio con piacere a nome di tutta la Comunità scolastica dell’IC Romeo-Cammisa di Sant’Antimo.

Tracciare un bilancio non è semplice. Il percorso fatto è stato difficile.

Anche con la FAD, la Formazione a Distanza, abbiamo però continuato a lavorare, a insegnare per far apprendere, “raggiungendo tutti, senza lasciare indietro nessuno”.Abbiamo organizzato iniziative che hanno coinvolto i nostri alunni in attività di apprendimento creativo (Il Giornale scolastico “La Voce RO.CA.”, la Web Radio, Corsi di Inglese, di Matematica e di STEM; Visite guidate virtuali sul territorio campano….), abbiamo promosso su tutto il territorio il progetto “COLORIAMO il nostro mondo – #insiemecelafaremo”, per la realizzazione di Murales sui temi di “Agenda 2030” dell’Unesco. Abbiamo sperimentato, inoltre, per coloro che avevano difficoltà di apprendimento per qualsiasi motivo, non solo per le “persone con disabilità”, con il contributo dei docenti di sostegno, incontri pomeridiani, finalizzati al recupero, all’individualizzazione e alla personalizzazione dei percorsi. Abbiamo messo mano ai nostri Documenti istituzionali, per adattarli alla FAD. Abbiamo sostenuto le famiglie in difficoltà dotandole di Tablet e SIM per la connessione durante la FAD. Per chi non aveva risorse, abbiamo avviato una Raccolta fondi, chiedendo il sostegno economico alle famiglie più abbienti, ai docenti, ai nostri Partners, alle Associazioni del territorio… per acquistare altri tablet e consentire loro di avere a disposizione strumenti per partecipare alla FAD. Tutto questo per “Non lasciare indietro nessuno”. Ovviamente qualcosa non siamo riusciti a farla. Volevamo, ad esempio, continuare la tradizionale manifestazione di “Gioco, ma non per gioco, in memoria del Prof. Nicola Noviello. Non ci siamo riusciti, ma la faremo senz’altro a settembre.

In ogni caso, con orgoglio posso affermare che abbiamo fatto tanto per i nostri ragazzi e nessuno si è tirato indietro, nessuno si è scoraggiato.

Gli alunni in primo luogo, insieme alle loro famiglie. Hanno avuto fiducia in noi e si sono attrezzati per continuare a seguire le attività, anche se a distanza.

Ma non si sono scoraggiati soprattutto i docenti. Molti di loro, principalmente chi aveva poca dimestichezza con l’informatica, la FAD, internet, si sono messi in gioco e non si sono fermati. Hanno approfittato di questa opportunità per formarsi, per crescere e soprattutto non hanno abbandonato nessuno dei loro ragazzi. Non hanno lasciato soli le famiglie, le mamme “maestre”. Hanno supportato tutte e tutti.

Tutto il mio staff, i miei collaboratori, l’Animatore e lo staff digitale, i Responsabili dei dipartimenti e dei vari ordini di scuola o di plesso hanno dato il meglio di sé nel lavoro quotidiano di informazione e di organizzazione.

A tutti loro va la mia più profonda riconoscenza e il mio “grazie”. Insieme abbiamo continuato, con professionalità e dedizione, a “prenderci cura dei nostri ragazzi”.

Certo qualcuno lo abbiamo perso per strada, qualcuno non lo abbiamo ritrovato in questo periodo, per le motivazioni più disparate. Ma ci rifaremo. A settembre li riprenderemo tutti per mano e li aiuteremo a rimettersi in carreggiata. Li aiuteremo a riprendersi tutto ciò che è stato loro tolto dal COVID – 19.

– Cosa si augura per il prossimo anno scolastico?

Molti dei docenti, infatti, hanno condiviso l’idea che i nostri ragazzi non possono essere lasciati soli, neanche d’estate. Le famiglie non possono essere abbandonate. Non lo abbiamo mai fatto, neanche in piena normalità, figuriamoci ora. Molti docenti hanno, con coraggio, deciso di continuare a seguire i loro bambini e i loro ragazzi. Lo faranno con attività progettuali già programmate, ma anche con rapporti personali e in FAD sulla piattaforma che abbiamo finora utilizzato.

A settembre, quindi, non comincerà un “nuovo anno”. A settembre ci rivediamo continuando quanto stiamo ancora facendo e quanto abbiamo in mente di continuare a fare anche in estate.

Come indicato nelle direttive ministeriali, il nostro progetto prevede che possiamo riprendere le attività con gli alunni fin dal primo giorno di settembre, in anticipo rispetto agli anni passati. Come? Mi auguro e spero che, fin dal primo giorno di settembre, possiamo rivederci a scuola, in presenza, tutti in presenza, nelle nostre belle aule, per riprendere le nostre attività quotidiane. Riprendere a guardarci negli occhi. Riprendere a parlare da vicino, magari ad un metro di distanza; magari con una separazione in plexiglass… ma di nuovo a scuola. Magari con una frequenza ridotta e con tutte le misure di sicurezza per i ragazzi, i bambini, i docenti, il personale, … ma a scuola, in sicurezza, con serenità e fiducia. Per questo stiamo lavorando. Per questo ci stiamo attrezzando, sia con l’adozione di straordinarie misure di prevenzione e sicurezza, sia con nuove e più moderne attrezzature, sia con formazione del personale e la progettazione.

Mi auguro e spero, inoltre, che in questo sforzo anche le altre istituzioni ci siano vicino e continuino a lavorare con noi per i nostri ragazzi. In primo luogo lo Stato, il Ministero dell’Istruzione, con il necessario supporto normativo ed economico. Poi il Comune. Ci supporti, come mai prima, con interventi di ristrutturazione e manutenzione, soprattutto degli edifici e degli spazi esterni, di cui c’è tanto bisogno. Quindi continuino a supportarci, con le loro iniziative la Stampa locale, le Associazioni e gli Enti che collaborano da anni con noi, con il loro supporto e le loro iniziative. Insieme a loro, anche i singoli cittadini santantimesi, quelli che con le loro competenze ci hanno aiutato nella nostra opera educativa e formativa. Infine ci sostengano i genitori dei nostri alunni che si sono messi in gioco e che si impegnano nel nostro Consiglio d’Istituto o nei Consigli di classe: il loro supporto è vitale per tutta la nostra organizzazione.

In questo periodo emergenziale ho constatato che in molte occasioni tra scuola e famiglie si è instaurato un nuovo rapporto, una nuova consapevolezza. Ognuno ha preso atto della dedizione e della passione dell’altro nel fare il proprio lavoro, la propria professione. Di questo sono davvero contento. Mi auguro e spero che questi rapporti si rinsaldino e si traducano in una maggiore e migliore collaborazione per i nostri ragazzi.

Ho sperimentato che ai docenti e anche alle famiglie, tutto sommato, la FAD non dispiace del tutto. Ci sono tanti aspetti che hanno garantito apprendimenti più profondi. Anche i nostri ragazzi sono “nativi digitali” e apprendere con tali mezzi in molti casi è stato una bella e proficua avventura. Mi auguro e spero che questa modalità di apprendimento possa entrare pienamente nel nostro sistema. Certo dobbiamo ancora lavorare tanto, per mettere in condizione tutti di poterla utilizzare, superando tutte le barriere culturali, sociali e soprattutto economiche. Ma ce la faremo. Ne sono certo.

E proprio questo è il mio augurio, la mia speranza più grande. A settembre dobbiamo fare in modo che nessuno resti fuori. Nessuno resti indietro. In presenza o a distanza. Tutti dovranno avere la possibilità di recuperare quanto hanno perso. Tutti dovranno tornare a scuola, rivedersi, stare bene insieme, riprendere il cammino della propria crescita personale. Lotteremo tutti insieme, alunni, famiglie, docenti, personale ATA per realizzare ciò, già da oggi.

LOCKDOWN E DAD, PAROLA AI GENITORI

– I genitori sono ritornati sui banchi di scuola insieme ai figli in questi mesi. Punti di forza e pecche rilevate in questo periodo?

I punti di forza della DAD a distanza sono dati dal fatto che i bambini sono riusciti a stare insieme con compagni e maestre, anche se virtualmente. Sono riusciti a fare lezione e ad apprendere nuove cose. Con qualche difficoltà con la piattaforma perché c’erano dei problemi di connessione, ma siamo riusciti a grandi linee ad andare avanti. Anche noi mamme abbiamo avuto il nostro bel da fare, seguendo i bambini on Line, cercando di rincorrere i problemi di connessione. Abbiamo fatto un buon lavoro, riuscendo a superare tutte le difficoltà che si presentavano. Il rapporto docenti-genitori è risultato rinsaldato. Grazie ai docenti e alla loro professionalità siamo riusciti a gestire la DAD.

– Cosa auspicate per il prossimo anno scolastico?

Quello che ci auguriamo per il nuovo anno scolastico è che si possa finalmente tornare dietro i banchi, in modo che anche i bambini possano riappropriarsi di una loro piccola normalità; se non sarà possibile, la speranza è che migliorino la piattaforma per far sì che a quel punto tutti i bambini possano riuscire a connettersi e fare lezione tutti insieme.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.