22 Dicembre 2024
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INTERVISTA – Donne e gender gap, l’avvocato Francesca La Montagna: “La vera chiave di svolta è la motivazione”

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Acerra, 6 mar. – Le donne fanno la storia. Accade ogni giorno che salgano metaforicamente sulla Luna, raggiungendo con sogni e determinazione, un traguardo sperato, per cui spesso hanno dovuto lottare tanto.

Sono davvero wonder Woman, perché sanno essere figlie, sorelle, amiche, mogli, madri e soprattutto valide professioniste.

É così che ci piace disegnarne i confini, in previsione della Giornata Internazionale della donna, ricorrente l’8 marzo.

Quanto costa però superare il gender gap ancora vigente sui diritti del gentil sesso? Come ci si può emancipare senza rinunciare a nulla?

A raccontare l’ordinaria routine femminile tra desideri ed impegni é l’Avvocato Francesca La Montagna, consigliere comunale ad Acerra dall’11 giugno 2017.

Garante della legge, moglie e madre al contempo, l’Avvocato La Montagna si batte nelle aule di tribunale così come in assise al consiglio comunale, per i diritti delle donne.

La sua esperienza si concretizza in una frase: “La differenza la fa la motivazione e il sostegno tra donne”.

– Donne e gender gap. Francesca, descriva questo legame da un punto di vista umano, familiare e professionale. Chi è come donna oggi?

Oggi mi sento una donna ambiziosa, determinata e sicura di me stessa. Sono una moglie, madre di due figli, esercito la professione di avvocato e dal 2017 rivesto la carica di consigliere comunale del comune di Acerra. Nel nostro paese purtroppo le condizioni sociali, economiche e culturali di uomini e donne sono ahimè lungi dal vedere raggiunta una situazione di parità, nonostante la posizione femminile abbia avuto in questi ultimi anni un incremento elevatissimo, accompagnato da prestazioni mediamente superiori a quelle maschili. Ma resta ancora in piedi una asimmetria, pensando alla conciliazione vita/lavoro/famiglia come ad un problema delle donne.

– È garante dei diritti quale avvocato e consigliere comunale ad Acerra. Essere una professionista della legge e della rappresentanza politica senza mascolinizzarsi, quanto è dura?

Secondo la mia personale esperienza, occorre un certo impegno emotivo affinché si mantenga la propria femminilità sia in un’aula di tribunale che in consiglio comunale.

– È anche mamma. Questo desiderio come ha camminato dentro di lei in parallelo con le ambizioni culturali e professionali?

Durante il mio percorso professionale ho fortemente voluto i miei figli, senza i quali oggi non potrei vivere. Se dunque riesco a seguire le mie passioni è solo grazie all’aiuto che ricevo da mio marito e dai nonni materni e paterni, senza i quali non potrei conciliare i miei numerosi impegni.

Reinventarsi e progredire secondo i segni dei tempi, quanto e come è possibile si verifichi?

Il desiderio di realizzare se stessi, di cambiare in maniera efficace le abitudini e lo stile di vita, porta a ricercare quella spinta di ispirazione e buona volontà affinché ci si ricarichi di energie e non ci si scoraggi. La vera arma è la motivazione: se c è, ti senti forte, sicuro di te stesso, determinato ed invincibile; se la motivazione è costante ci si può reinventare nel momento in cui si desidera.

Girl power significa per lei?

Per me potere delle donne vuol dire inseguire i propri sogni.

– Difesa, garanzia e libertà. Il gentil sesso può avere oggi tutte queste cose senza sacrificarne alcuna?

Sebbene e per fortuna il nostro sia uno stato di diritto, viviamo ancora in una società sessista e classista. Mi viene da pensare a una sentenza della cassazione riguardante il caso di una ragazza violentata da due uomini, che avevano bevuto ed avevano lasciato ubriacare anche la donna. La corte ha riconosciuto il reato di violenza sessuale e abuso per le condizioni di inferiorità, ma ha escluso l’aggravante di induzione all’ubriachezza con conseguente aumento di pena.
Pertanto dico che la libertà di essere donna, con le proprie aspirazioni, i sentimenti, le conquiste, non può essere violata in alcun modo da nessuno. La libertà è un valore che va condiviso, protetto e difeso.

– Un augurio per se stessa e tutte le donne?

Auguro a me stessa di continuare con la stessa grinta a seguire i miei sogni e le mie passioni; auguro a tutte le donne di emergere nella società, di non farsi calpestare la dignità da nessuno e di raggiungere i propri obiettivi.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.