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INTERVISTA- Ginta Biku: “Dopo All Together Now arriva il nuovo singolo Shanghai”

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Parigi, 28 gen. – Un sorriso smagliante accompagna l’abilità artistica di Ginta Biku, l’artista nata in Lituania, nota al grande pubblico italiano per essere da due edizioni il pilastro portante del muro di professionisti e giudici del programma tv ‘All Together Now’.

Versatile, determinata e sognatrice, Ginta fa della sua professionalità un biglietto da visita: parla sei lingue, ha girato il mondo con la famiglia e da sola; dopo il Conservatorio ha studiato Tecnologia del suono conseguendo un Master universitario dedicato all’elaborazione tecnologica ed informatica della musica.

Nella sua carriera oltre le note segue il mondo dello spettacolo e della moda. In questo settore la Biku ha esordito con grinta a soli 12 anni, diventando testimonial della Lee Jeans, dopo aver partecipato a dei concorsi di bellezza. Ha vinto Miss Teen in Svizzera a 15 anni, ha conseguito una fascia da Miss Muretto.

Ha presentato un programma tv a soli 17 anni per l’emittente svizzera RSI.

La cantante italiana naturalizzata in Svizzera, vanta nel suo curriculum vitae un percorso significativo: in Italia ha esordito in Rai in un programma di Pippo Baudo, ha partecipato al talent X Factor UK, ha vinto il premio ‘Rising Star‘ durante il Rock’n’Roll Festival.

A questi successi se ne sono aggiunti altri: ha ottenuto contratti discografici con la Ami, la Warner Music, l’Universal e la Sony, con cui lavora attualmente.

La sua personalità è ricca; sarà per le origini lituane da parte di madre e sudafricane dal lato paterno, che Ginta si presenta aperta alle novità, inclusiva delle diversità, caparbia e flessibile allo stesso tempo.

All’estero si è esibita in concerti fondati sulla tridimensionalità del suono;  si è distinta al festival internazionale New Wave Stars a Sochi, ha lavorato a Londra, Los Angeles, in Russia, curando nel 2017 l’introduzione delle nuove tecnologie nel lancio del suo singolo Set Air La.

Adora cantare in francese e comporre musica. Oggi è anche madre, senza rinunciare alla bellezza dei nuovi progetti. Il 31 gennaio con la Sony uscirà in Francia il suo nuovo inedito ‘Shanghai’, di cui ci parla in questa intervista.

– Gita quando e come la musica è entrata nella tua vita?

Sono stata educata alla musica dai miei genitori. E’ entrata nella mia vita senza che la cercassi, ma in modo naturale grazie a loro. Mia madre era agente di artisti nel mio paese di nascita. A 4 anni ero già dietro le quinte dei palcoscenici con lei. A quell’età ho composto la mia prima canzone: la ninna nanna che parla di un gufo di notte. Era una ballata. Inizialmente mi sono appassionata prima al mondo dello spettacolo dedicandomi ai concorsi di bellezza, poi mi sono iscritta al Conservatorio quando avevo l’età per farlo. In quel frangente sono stata un po’ ribelle: l’esperienza al conservatorio l’ho vissuta in modo enigmatico perché al di là degli schemi, la musica per me va appresa in modo naturale. Chiesi ai miei genitori di iscrivermi alla scuola Sperimentale. Mi è servita quella esperienza…considera che su You Tube c’è un mio medley in cui basandomi solo su 4 accordi, sono riuscita a cantare circa 20 brani in soli 30 minuti.  Questa è la mia idea della musica creativa.   Poi ho capito che come studentessa avevo  l’esigenza di approfondire gli ambiti in cui nasce e si sviluppa la musica con nuove tecnologie e mi sono iscritta al Master in nuove tecnologie ed imprenditoria nella Silicon Valley. 

 

– Nel programma All Together Now sei il giudice di punta. Rappresentare un gruppo di professionisti che deve lasciarsi conquistare dall’altrui talento, essendo anche tu un’ artista, quanto è complesso?

E’ doppiamente difficile giudicare i concorrenti del programma. Sono tutti dei validi professionisti. Roberto Cenci che è alla guida della regia della trasmissione,  sa benissimo quello che fa. In pochi minuti si crea una incredibile opportunità per concorrenti e giudici. Ci si gioca in diretta tutta l’emozione di cui si dispone. Per me lavorare con la musica è questione di pathos. Ogni volta che ascolto un concorrente valuto la magia che si riesce a creare in quel determinato momento. In palio poi c’è un premio di 50.000 euro con cui il vincitore può realizzare un sogno. La responsabilità dunque è grande verso chi ci sta davanti e chi ci guarda da casa, perché noi giudici conosciamo bene le aspettative, la fatica e il desiderio che un artista mette in gioco ogni volta che si esibisce. 

La tua interpretazione delle colonne sonore Disney in tv ha riscosso un enorme successo. Ti piacerebbe poter lavorare con i cartoons?

Quando mi hanno proposto in questa edizione di realizzare un medley dedicato alle principesse Disney sono stata entusiasta. Le favole fanno sempre bene all’anima di giovani ed adulti. Ho interpretato Frozen, la regina del ghiaccio che canta con una estensione vocale pazzesca. È stato bellissimo ed il pubblico ha gradito. L’esecuzione é filata liscia come l’olio, estemporaneamente parlando. Ho considerato questo momento musicale come un regalo magico, così come lo sarebbe anche lavorare in un film di animazione cantando per dare anima ai suoi personaggi.

 

È in preparazione la diffusione di un tuo lavoro discografico con la Sony in Francia: Shangai. Ci racconti un po’ di questa esperienza. Cosa ritroveremo nella tua musica e perché il titolo Shangai?

Parigi é nel mio cuore. Adoro lavorare in questa città. Praticamente faccio da spola tra Francia, Svizzera ed Italia! Shanghai che uscirà il 31 gennaio è un testo introspettivo eseguito in chiave elettro-pop. È un pezzo radiofonico che parla di una donna che sceglie dopo una relazione sentimentale chiusa, di volare a Shanghai. Una volta qui però capisce che fuggire non risolve i problemi della vita; la soluzione dell’esistenza é sempre nelle nostre mani.

A questo singolo seguirá a febbraio l’uscita di ‘Pray’ e di una hit per l’estate. Saranno sempre  canzoni aurorali.

 

– Stai lavorando tanto in tv. Credi che ormai questo canale media sia la vera nuova piattaforma espressiva per la musica nostrana?

Oggi penso che la musica trovi una espressione sicuramente più diretta e trasversale grazie alla televisione. Io stessa ho iniziato a 17 anni con la conduzione di un programma che parlava di musica e le mie esperienze professionali sono legate a grandi maestri conosciuti in tv come Pippo Baudo, Michelle Hunziker e Roberto Cenci. 

Ora se Pippo mi incontrasse potrebbe tranquillamente dire: “L’ho scoperta io!”. Mi convocò in tv per riproporre al femminile tutte le più belle canzoni del repertorio italiano a Domenica In. Sono arrivata a questa esperienza dopo aver vinto il primo premio della critica al Festival di Castrocaro. Di Pippo serbo un ricordo bellissimo: è vero che è un maestro unico, dedito all’arte come lo sono io. L’entusiasmo provato allora l’ho visto rinnovato in All Togheter Now grazie all’energia di Michelle Hunziker , J -AX e alla creatività di Roberto Cenci. Sono talenti che si occupano di musica in tv con esperienza e pertinenza. Sono poliedrici e vicini a tutto il cast. Ho dato colore alla musica in tv grazie a loro, spaziando tra generi diversi e spero di lavorare anche nella terza edizione del programma avvalendomi del loro coinvolgimento e della loro maestria. Michelle e J-AX dispensano consigli con precisione. Sono dei mostri sacri!

 

– Facciamo un passo indietro: quanti sogni hai messo in campo in nome della musica? Da dove sei partita e dove credi di essere arrivata o diretta?

Sono partita da lontano. Ho iniziato con la moda e lo spettacolo quando nei concorsi oltre la bellezza dovevi ancora dimostrare di possedere delle abilità, per poi innamorarmi della musica in modo competo. Speravo di vivere una vita fatta di note e ci sono riuscita. Il nostro è un lavoro difficile. Se si vuol far bene, bisogna approcciarsi ad esso con intelligenza, superando la concorrenza con preparazione e conoscenza. Perciò è meglio fare una cosa che ti appassiona, vivendola in tutti suoi ambiti. Oggi la musica può diventare professione appagante in tutte le sue dimensioni: puoi essere compositore, corista, cantante turnista, solista, produttore, musicista, tecnico del suono. Posso dire di aver toccato ciascun ambito di quelli menzionati. Canto con il cuore, viaggio carica di sogni e bagagli da una parte all’altra del mondo solo per dare forma alla musica. Certo vivo meglio il ruolo di cantautrice e quando canto in francese avverto che la mia anima si esprime al massimo, ma non disdegno le novità…d’altronde sono una esperta di tecnologie del suono e adoro mettere insieme generi ed esperienze differenti! 

Non è un caso che abbia sempre amato Aretha Franklin, gli U Two, Lady Gaga, Freddie Mercury, tante espressioni della musica in un solo corpo, convivono in me. I cicli della vita cambiano ed io spero di seguirli ed evolvere con essi, insieme al mio lavoro.

 

 

 

– Chi è oggi Gita oltre l’artista e quale Monito insegue per il futuro?

La cosa più importante è non smettere di imparare e migliorarsi. Oggi sono mamma di un bimbo piccolo che mi vede responsabile ed entusiasta di questo ruolo, ma sono anche una cantante in moto perpetuo per conseguire nuove esperienze e tagliare nuovi traguardi. Il mio monito è quello di avere sempre l’umiltà di compiere passi in avanti seguendo l’istinto. I sogni si realizzano e ciò che si vuole davvero, si può sempre raggiungere. Basta avere il coraggio di non arrendersi e si è già l 50% del risultato. Sono una donna “plastica”, in continua evoluzione. Vivo con flessibilità, senza rigidità…sono felice di come sto diventando. Il successo non è una meta, ma un percorso che ti fa sentire più completa!


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.