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Intervista | Politica attiva ed emergenza Covid-19, gli interventi su Napoli, Caserta e Liveri di Nonno, Magliocca e Coppola

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Rosa Criscuolo
Pina Stendardo

Napoli, 4 apr. – È una strada difficile quella da percorre in tempi di Coronavirus, soprattutto per la politica. Un susseguirsi di decreti, curve epidemiologiche in ascesa, ansie collettive, nuovi stili di vita, sbloccano la politica.
L’interpretazione e l’applicazione di cosa fare e cosa no per contrastare l’emergenza Covid-19, coinvolge i territori ed i loro rappresentanti istituzionali.
Comuni, Regione e Governo si interrogano, consultano e danno da fare per allentare il disagio collettivo.
Quella che stiamo affrontando è una dura battaglia fatta di sacrifici ed interventi tempestivi, spesso inaspettati.
Lo sanno bene Marco Nonno, Consigliere comunale di Napoli; Giorgio Magliocca, presidente della provincia di Caserta e sindaco di Pignataro Maggiore; Raffaele Coppola, sindaco di Liveri.

Marco Nonno
Marco Nonno

Nel Comune di Napoli Marco Nonno ha sollecitato il sindaco De Magistris nel dirottare fondi già in bilancio per progetti di educativa territoriale, verso interventi economici nei confronti delle famiglie più bisognose della città. L’attenzione di Nonno è rivolta in piena emergenza Coronavirus, a coloro che hanno difficoltà lavorative nel reperire risorse anche per sfamarsi.
Proprio questa mattina il consigliere napoletano ha accompagnato i volontari di Agri Anbiente nella distribuzione di beni di prima necessità a famiglie che necessitano in questo momento di aiuto.

– Dott. Nonno, qual è la sua reazione politica riguardo l’emergenza Covid-19?

“Sto vivendo un momento di sofferenza, perché essendo stato sempre attivo e interventista sulle varie tematiche che la politica mi ha permesso di affrontare, ora mi sento fermo, essendo costretto a casa. Anche tra le mura domestiche mi sono attivato per varie iniziative con i mezzi che ho a disposizione, coinvolgendo associazioni, guardie ambientali, associazioni di paracadutisti, per intervenire su vari settori, compatibilmente alle emergenze determinate dalla situazione sanitaria che stiamo vivendo.
Sto cercando di organizzare assistenza verso tante persone, perché i problemi che hanno sono di varia natura.

-Che tipo di impatto sociale il Coronavirus ha creato sulla città di Napoli?

Stiamo vedendo un po’ tutti il tipo di impatto che il Covid-19 ha avuto sulla città. Dobbiamo fronteggiare il comportamento di una minoranza di incoscienti che ancora continuano a girare per strada, senza rendersi conto della pericolosità della situazione sanitaria. Dall’altro lato bisogna gestire la mancanza di risorse economiche di diverse famiglie, cui la politica deve andare incontro.
Dobbiamo attivare interventi, ciascuno secondo le proprie competenze.

– Quali interventi ha previsto?

Ho organizzato con l’associazione paracadutisti, con le guardie ambientali, l’ Agri Ambiente e con l’Associazione Nuovi orizzonti, una serie di interventi come distribuzione di mascherine, di generi alimentari assegnati naturalmente in pieno anonimato, perché non vogliamo sfruttare quanto stiamo facendo, politicamente.
Cerchiamo di essere persone attive che danno il proprio contributo per il superamento dell’attuale situazione. Devo ringraziare moltissimi negozianti, grossisti di alimentari che ci stanno sommergendo di materiale che stiamo distribuendo in maniera anonima e ovviamente gratuita.

Giorgio Magliocca

Politicamente ed umanamente attento alla salute dei suoi cittadini, il Presidente della provincia di Caserta Giorgio Magliocca, monitora ogni giorno la situazione sanitaria sui nostri territori, chiedendo l’esecuzione di più campioni per intervenire tempestivamente sulla pandemia in Campania. Sulle sue pagine social Magliocca ribadisce “Andiamo avanti insieme. Siamo qui sui territori per dare anche qualche dritta su cosa fare”.

– Dott. Magliocca, il virus che ha cambiato la vita degli italiani, che tipo di sollecitazioni ha creato sulla sua persona anche in termini di interventi politici?

Mi sono occupato principalmente di svolgere la mia funzione di sindaco di Pignataro Maggiore. In particolare, prima ancora che il governo approvasse il dpcm definito di solidarietà, insieme alla Giunta, abbiamo stanziato fondi per finanziare i cosiddetti buoni spesa. Inoltre, abbiamo finanziato anche dei contributi da elargire ai commercianti che hanno dovuto chiudere le attività a seguito dell’ordinanza di De Luca. Senza dimenticare che abbiamo adottato dei provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli nazionali e regionali che ad oggi ci danno ragione essendo Pignataro uno dei pochi comuni di una certa densità demografica ancora senza contagiati.
Per quanto riguarda il mio ruolo di presidente della provincia ho cercato di tutelare gli interessi dei Casertani partecipando a varie riunioni tecniche regionali e prefettizie, soprattutto facendo informazione rendendo trasparenti al massimo, le notizie in possesso dell’amministrazione provinciale.
Per quanto riguarda il mio atteggiamento personale va detto che mi sono dovuto adattare alle contingenze, come credo un po’ tutti, lavorando a distanza con il sistema delle videoconferenze.

Raffaele Coppola

Il Comune di Liveri è stato invece precursore della campagna ‘Distanti ma sempre…insieme’,  istituendo su spinta del sindaco Raffaele Coppola, una raccolta fondi solidale per sostenere le famiglie in difficolta nel periodo di emergenza sanitaria. Precursore dei famigerati buoni acquisto, poi adottati anche da Conte, il sindaco si attiva fattivamente per assicurare farmaci e alimenti a chi ne necessita, incentivando anche l’economia locale.

– Sindaco Coppola, quanto è arduo riuscire ad amministrare in questo periodo l’emergenza umana e sanitaria all’interno dei Comuni?

Sindaci e Comuni sono gli elementi istituzionali a cui i cittadini si riferiscono in questo momento. La filiera istituzionale con i suoi continui provvedimenti spesso ci lascia soli. Si aggiunge a questo, il disagio che avvertiamo come uomini e donne. Ho famiglia, figli e avverto la responsabilità di far bene il mio dovere per loro e per i cittadini che rappresento, da un punto di vista politico, comportamentale, economico e sanitario. Fin dall’inizio non ho sottovalutato il problema Covid-19; ho avuto la capacità di comprenderne la portata insieme alle esigenze delle persone. E’ importante comunicare con la gente sulle difficoltà che tutti indistintamente stiamo vivendo. Vedo sindaci lasciati a se stessi. Quando il Governo non comunica in maniera efficace e non mette in campo già prima quanto si dovrebbe fare, si lascia spazio all’entropia interpretativa delle disposizioni. Certe cose poi vengono affidate al buon senso di chi amministra, che dovrebbe riuscire a prevedere l’impatto dell’emergenza sui propri territori di competenza. Va bene responsabilizzare i sindaci, ma bisognerebbe anche darci più poteri di intervento. Il Covid-19 con la modalità smart working ha anche rallentato la nostra burocrazia. I nostri servizi sono rallentati per quanto concerne la gestione degli atti amministrativi. Per questo in futuro cercheremo di accorciare i tempi burocratici e di intervenire tempestivamente sulla scadenza di termini per servizi ora sospesi. 

– La sua amministrazioni quali interventi significativi sta attuando e quali intende perseguire?

Il Governo sta emanando varie misure di intervento, come quelle dei buoni spesa, su cui siamo stati precursori. Non bada però a salvaguardare la dignità delle persone che verranno aiutate. Fin da subito abbiamo lavorato sul sostentamento economico della nostra comunità. Partiamo dal fatto che saranno tanti i nuovi poveri creati da questa situazione. Pensiamo ad imbianchini, manovali, che di fatto non lavorando per più di un mese, ad esempio, si trovano in piena emergenza economica. Abbiamo pensato di istituire buoni acquisto, al pari dei buoni di cui usufruiscono ordinariamente  professionisti o altre categorie, da spendere negli esercizi commerciali di Liveri, così da aiutare anche l’economia locale. 

Siamo molto attenti a salvaguardare la dignità delle famiglie che li riceveranno, per non fargli avvertire ulteriore peso nelle conseguenze devastanti della pandemia.

In futuro non sappiamo ancora cosa saremo chiamati a fare. Ci vorrebbe una sfera magica per capire cosa ci attende. Questo che stiamo fronteggiando è un problema mondiale. Tanti fattori influenzeranno i nostri interventi politici. Sono convinto però che non bisognerà abbassare la guardia e che dovremo ad esempio ripartire da piccoli settori economici che necessitano essere riattivati. Penso al mondo dell’edilizia e dei cantieri, che potrebbero essere monitorati con controlli nel loro operare, seguendo disposizioni sulla modalità di lavoro da svolgere con un numero limitato di personale.

Auspico anche l’istituzione di un reddito di emergenza che potrebbe rappresentare un buon supporto per tante famiglie.

Controlli e tutela della sicurezza sanitaria. Come li sta gestendo a Liveri?

Confesso che soprattutto nei primi periodi dell’emergenza sono sceso in strada anche io per controllare la situazione sulle nostre strade, accanto alla polizia municipale del Comune. Ora i nostri anziani sono tutti disciplinati. Ho fiducia nei miei concittadini che a dire il vero, mi ascoltano e collaborano in questo momento.I miei non sono mai interventi repressivi, ma solo preventivi. Il vero problema per tutti noi è rappresentato dalla sfida che come Regione Campania stiamo portando avanti. Quanto sta accadendo, ironia della sorte, viene dal  gap del commissariamento vissuto in ambito sanitario dalla nostra Regione, già in partenza deficitaria da un punto di vista di gestione del sistema sanitario rispetto al Nord Italia. L’attività del governatore De Luca sta aiutando molto. Credo dimostreremo che i Campani sono persone serie che sanno intervenire sulle emergenze, pur partendo da numerose problematiche. 

 


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