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Intervista – Sal Da Vinci in ‘Siamo gocce di mare’: “Una vita senza amore è come un teatro senza spettatori”

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Casalnuovo di Napoli, 8 apr. – Ritorna a calcare il palcoscenico Sal Da Vinci e lo fa con uno show intitolato ‘Siamo gocce di mare’ – Il viaggio di ritorno, ispirato all’ultimo album uscito pochi mesi fa, con 15 tracce inedite in cui Sal continua a parlare d’amore in modo consapevole, lanciando il cuore nel passato e la mente nel presente.

Il debutto è avvenuto nel giorno del suo compleanno, il 7 aprile, al Teatro Magic Vision di Casalnuovo di Napoli, sede che lo ospiterà in concerto fino al 10 aprile. In scena insieme all’artista, Ciro Villano, co-autore del progetto, Enzo Attanasio, Marco Palmieri, Jey Lillo, Andrea Tarantino e Fabiola Cimminella, accompagnati dall’orchestra diretta dal Maestro Adriano Pennino, che garantisce arrangiamenti straordinari a prova di emozione.

Da Vinci riprende il tour portandoci nuovamente con lui su una nave da crociera, questa volta per compiere il viaggio di ritorno da New York a Napoli. Lo spettacolo che si nutre di canzoni, viene abilmente supportato da una storia ricca di scambi di battute e nuovi personaggi che assicurano allo spettatore momenti di evasione e di leggerezza, in cui la musica di Sal, tra omaggi ai grandi testi italiani e brani di sua produzione, compresi gli inediti e i famigerati cavalli di battaglia, parla volutamente di sogni ed amore.

Lo show dimostra ancora una volta che il teatro è attesa di nuove rotte da percorrere col cuore. A delinearle sono le note di Da Da Vinci, vagabondo in viaggio tra New York e Napoli che ribadisce al suo pubblico. “Siamo gocce di mare che se si uniscono diventano mare in tempesta che può sovvertire le cose”.

In un momento delicato come quello che il mondo sta vivendo, Sal intende lanciare con la musica il suo messaggio di pace ed amore, facendoci salpare sulla nave della concordia. “Una vita senza amore è come un teatro senza spettatori – ribadisce – in questi anni abbiamo cercato disperatamente una voce per non sentirci soli. Così ho pensato al passato di cui ci manca sicuramente la lentezza delle lettere d’amore, delle fotografie scattate, ma ho pensato anche al presente che mi fa ribadire ‘Please no more War’, amiamoci di più”.

 

Foto di Arturo Favella

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.