Iran-Israele, Netanyahu riconvoca gabinetto guerra. Teheran: “Non vogliamo escalation”
(Adnkronos) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà nuovamente per le 14 di oggi ora locale, le 13 in Italia, il gabinetto di guerra. Lo ha dichiarato una fonte governativa israeliana citata dal Jerusalem Post, sottolineando che durante la riunione si valuterà l'eventuale risposta all'attacco iraniano sferrato contro Israele. Il gabinetto di guerra, composto da Netanyahu, dal ministro della Difesa Yoav Gallant, dall'ex ministro della Difesa Benny Gantz e da diversi altri consulenti, si era già riunito ieri sera, ha ricordato la fonte. ''Il regime islamico di oggi non è diverso dal terzo reich e l'Ayatollah non è diverso da Adolf Hitler''. Così Gilad Erdan, rappresentante di Israele, durante il suo intervento nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. ''Dobbiamo condannare con fermezza l'Iran, e infliggergli delle sanzioni: va fermato ora non per il bene di Israele, non per quello della Regione ma per il mondo intero'', ha detto ancora sottolineando che ''il mondo deve schierarsi contro l''Iran, dobbiamo batterci e la sola opzione possibile è utilizzare tutti i mezzi che abbiamo perché paghino per questi crimini e reati orribili il giusto prezzo''. ''L'Iran viola da anni la Carta dell'Onu è il primo sponsor del terrorismo e oggi ha gettato la maschera'', ha concluso. "Israele deve rispondere delle sue azioni, dei crimini e delle atrocità commesse. Il Consiglio di sicurezza deve agire tempestivamente. Qui non c'e nessuna guerra per procura e noi non vogliamo un'escalation del conflitto", ha detto dal canto suo Amir-Saeid Iravani, rappresentante dell'Iran durante il suo intervento nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. ''Si è trattato di autodifesa come sancito della carta dell'Onu e riconosciuto anche dal diritto internazionale'', ha poi sottolineato. ''Questa azione è stata necessaria, moderata, proporzionale, con soli bersagli militari e portata avanti attentamente per minimizzare il potenziale di escalation e per evitare di nuocere ai civili''.
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''E stato trascurato e ignorato il nostro diritto di rispondere alle violazioni al principio di base dello stato di diritto, ovvero l'inviolabilità della rappresentanza diplomatica e dell'integrità delle sedi diplomatiche cosa questache e stata violata chiaramente'', ha quindi affermato Amir-Saeid Iravani, riferendosi all'attacco subito dal consolato Iraniano a Damasco. ''Abbiamo chiesto di prendere misure e adottare provvedimenti per condannare anche tutto questo da parte della comunità internazionale – ha sottolineato – abbiamo fatto appello al Consiglio di sicurezza, abbiamo chiesto di denunciare fortemente queste azioni assolutamente disumane, abbiamo chiesto di consegnare alla giustizia gli artefici di crimini e reati nei confronti delle sedi diplomatiche e questo dovrebbe valere nei confronti di tutte gli stati. Ma il tentativo è fallito: il Consiglio di sicurezza non ha agito nel mantenere la sicurezza e la pace, non ha fatto nulla. E questo è un atto deplorevole. In queste circostanze l'Iran non aveva nessuna alternativa all'esercizio della legittima difesa in conformità al diritto internazionale''. Almeno nove missili balistici iraniani sono riusciti a eludere l'elaborato sistema di difesa aerea israeliano e il fuoco degli eserciti alleati nella regione. Cinque missili hanno colpito la base aerea di Nevatim, danneggiando un aereo da trasporto C-130, una pista e strutture di stoccaggio vuote. Altri quattro hanno colpito un'altra base aerea, ma non sono stati segnalati danni significativi. Lo scrive al Jazeera, spiegando che l'Arrow-3 è un sistema molto nuovo per gli israeliani. Era la prima volta che veniva schierato. È progettato per abbattere i missili balistici. Il fatto che nove siano riusciti a passare sarà motivo di preoccupazione per gli israeliani. Secondo l'emittente del Qatar, è in corso un'indagine sull'efficacia del sistema di difesa Arrow-3, anche se gli israeliani hanno dichiarato pubblicamente che tutti i sistemi hanno avuto successo. Tre funzionari statunitensi hanno dichiarato al Wall Street Journal che "circa la metà dei missili balistici partiti dall'Iran non sono stati lanciati correttamente o si sono schiantati prima di raggiungere la loro destinazione". Secondo le fonti, durante l'attacco contro Israele l'Iran ha lanciato tra 115 e 130 missili balistici e solo circa la metà di essi sono stati intercettati con successo. Il resto è fallito per motivi tecnici. "Non c'è assolutamente nulla della famosa capacità dei missili balistici iraniani", ha detto una delle fonti. Le forze israeliane hanno bombardato una moschea nel campo Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, radendola al suolo. Lo rende noto l'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che l'Idf ha bombardato anche un palazzo residenziale. Tre adolescenti di Gerusalemme sono stati arrestati nelle scorse ore dalla polizia israeliana per aver accoltellato un uomo di 50 anni alla fermata degli autobus. Gli operatori di Magen David Adom hanno spiegato di essere intervenuti in soccorso dell'uomo, pugnalato nella parte superiore del corpo nel sud di Gerusalemme. La polizia, arrivata sul posto, ha effettuato le ricerche dei sospetti nella zona. Alla fine, tre ragazzi di età compresa tra i 14 e i 15 anni sono stati fermati e interrogati. La polizia ha trovato il coltello che sarebbe stato gettato via dagli indagati dopo l'accoltellamento. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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