22 Dicembre 2024
Sport

Ischia calcio promossa in D, i tifosi commossi espongono striscione con le vittime dell’alluvione

Condividi

Ieri pomeriggio allo stadio “Enzo Mazzella” si è festeggiata la promozione in serie D dell’Ischia calcio avvenuta nel centenario della società e di cui gli indiscussi protagonisti sono stati soprattutto gli ischitani. A partire dal Presidente Pino Taglialatela, dall’allenatore Enrico Buonocore, dai tanti calciatori isolani e dai tifosi che instancabilmente non hanno fatto mai mancare il supporto ad una squadra rinata, qualche anno fa, grazie alla sana “pazzia” di alcuni supporters gialloblu come Guido Florido, Maurizio Pinto, Peppe  Manzi, i fratelli Marena e tanti altri. Tifosi ischitani guidati dall’amico Ciro Curci, che assieme alla società, hanno voluto dedicare la vittoria del campionato di Eccellenza alle vittime e ai superstiti della tragica alluvione di Casamicciola del 26 novembre scorso. Ed a tal riguardo è stato bellissimo e significativo lo straordinario striscione esposto ad inizio gara sugli spalti e che vedeva raffigurate le dodici vittime dell’alluvione con alle spalle disegnato lo scenario della tragedia. Uno striscione che a me ha ricordato molto il quadro del “Quarto Stato” realizzato tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 da Giuseppe Pellizza da Volpedo. Nel mentre nel quadro di Pellizza marciano in primo piano le lavoratrici ed i lavoratori intendi a rivendicare i propri diritti sociali e sindacali di classe, nello striscione esposto al “Mazzella” in primo piano, mano nella mano, sono raffigurati le donne, gli uomini e i bambini che quella maledetta mattina del 26 novembre 2022 hanno tragicamente perso la vita in zona Celario. Vittime che come i lavoratori ritratti da Pellizza, sembrano marciare uniti per rivendicare il.diritto alla giustizia che meritano di avere e per cui dobbiamo batterci tutti. Affinché vengano quanto prima individuate le responsabilità politiche ed istituzionali che ci sono dietro a decenni di abbandono del territorio dell’isola d’Ischia, a partire da quello di Casamicciola, mai messo in sicurezza dal punto di vista del dissesto idrogeologico nonostante i morti, nonostante le tragedie come quelle di Monte Vezzi, in cui morirono Luigi Buono e le sue tre giovanissime figlie, e dell’alluvione di Casamicciola del 2009 in cui perse la vita la giovane Anna De Felice.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]