Attualità

Israele, decine di migliaia in piazza contro governo Netanyahu: c’è anche Gantz

Condividi

(Adnkronos) – Benny Gantz, a pochi giorni dalle sue dimissioni dal governo Netanyahu, partecipa, insieme al parlamentare Alon Schuster, alla manifestazione per la liberazione degli ostaggi in corso a Sha'ar HaNegev nel sud di Israele.  Sono decine di migliaia gli israeliani in piazza oggi a Tel Aviv e altre città per chiedere le dimissioni del governo, nuove elezioni e un accordo per liberare gli ostaggi ancora in mano ad Hamas.  Alla protesta partecipa il Forum delle famiglie degli scomparsi, il cui portavoce Rami Beja ha criticato l'obiettivo del premier Benjamin Netanyahu della vittoria completa su Hamas come irrealistico, affermando che i suoi miliziani sono "come scarafaggi che tornano ad uscire una volta che sono stati cacciati con il pesticida". "Dobbiamo attaccarli, ma non possiamo vincere completamente", ha detto, facendo il paragone con gli americani in Vietnam.   —internazionale/[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]