Israele-Hamas, oggi liberi altri tre ostaggi: tra loro il padre dei fratellini Bibas
(Adnkronos) –
Hamas libera oggi, sabato 1 febbraio, tre ostaggi in cambio di 183 detenuti palestinesi, come prevede l'accordo con Israele per il cessate il fuoco a Gaza. Si tratta di Yarden Bibas, Ofer Kalderon e Keith Siegel, da oltre un anno prigionieri nella Striscia. In contemporanea, riapre il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza. "I mediatori hanno informato Hamas che Israele ha approvato l'apertura del valico di Rafah sabato, dopo il completamento del quarto lotto di scambio di prigionieri", ha affermato un funzionario di Hamas all'Afp a condizione di anonimato. Una fonte ben informata ha aggiunto che l'evacuazione dei feriti avverrà al valico "come previsto dall'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi a Gaza".
Bibas, 35 anni, è il marito di Shiri e padre di Kfir e Ariel, i più piccoli degli ostaggi tra le persone rapite nell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e ancora nelle mani di Hamas. Sono stati sequestrati nel kibbutz di Nir Oz quando Kfir aveva solo nove mesi e Ariel ne aveva quattro. Il Jerusalem Post ricordava nei giorni scorsi che nel novembre del 2023 le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, affermavano che i due fratellini erano stati uccisi con la giovane mamma e sottolineava che sulle loro sorti non ci sono mai state conferme da parte delle autorità israeliane. Anche Kalderon, 54 anni, franco-israeliano, è stato rapito il 7 ottobre del 2023 nel kibbutz di Nir Oz con i suoi due figli, Sahar ed Erez, di 16 e 12 anni, tornati in libertà nel novembre di due anni fa nell'ambito del primo accordo di tregua tra Israele e Hamas.
Siegel, 65 anni, con cittadinanza israeliana e statunitense, è stato rapito il 7 ottobre 2023 nel kibbutz di Kfar Azza insieme alla moglie, Aviva, anche lei liberata all'epoca del rilascio dei figli di Kalderon. Israele, in queste ore, ritiene che Hamas non voglia liberare tutti gli ostaggi vivi nella seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo l'emittente Channel 12, i funzionari israeliani ritengono che Hamas non accetterà di liberare tutti gli ostaggi ancora in vita in una seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco poiché questi rappresentano una polizza assicurativa nei confronti di Israele. Per questo motivo, affermano i funzionari a condizione di anonimato, non ci sarà altra scelta se non quella di tornare a combattere. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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