Israele-Libano, è massima allerta. Netanyahu prepara risposta a Hezbollah
(Adnkronos) – Libano in stato di massima allerta dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso una risposta "dura" al mortale attacco missilistico sulle alture occupate del Golan che ha ucciso 12 tra bambini e adolescenti. "Lo Stato di Israele non vuole e non può far passare sotto silenzio quanto accaduto. La nostra risposta arriverà e sarà dura", ha tuonato il premier. L'attacco ha colpito il centro abitato druso di Majdal Shams e 16 giovani feriti sono ancora ricoverati in ospedale. Sette di loro versano in gravi condizioni, rende noto il Times of Israel citando fonti ospedaliere. Non si fermano intanto gli attacchi contro Israele. Nella notte almeno cinque razzi sono stati lanciati dal Libano, ma non hanno raggiunto il territorio israeliano. A riferirne è il sito Walla citato dal Times of Israel. In nottata una sirena di allarme anti-razzo è scattata nel Kibbutz Hanita, vicino al confine con il Libano, nella Galilea occidentale. Nessuna dichiarazione in merito è arrivata dall'esercito israeliano né ci sono state rivendicazioni di un attacco da parte di Hezbollah. Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, ha incontrato una delegazione di Hezbollah. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che cita fonti che parlano di un incontro "positivo" nel contesto delle ulteriori tensioni innescate dalla tragedia di sabato scorso a Majdal Shams. Il Regno Unito sollecita i cittadini che si trovano in Libano a lasciare il Paese dei Cedri. "Se attualmente vi trovate in Libano, vi esortiamo a partire fin quando sono disponibili opzioni commerciali" per lasciare il Paese, recita l'aggiornamento sul sito web dell'ambasciata britannica a Beirut. Nelle scorse ore il ministro degli Esteri David Lammy ha sottolineato via X come la situazione nella regione sia in "rapida evoluzione" e ha precisato che il personale diplomatico "lavora 24 ore su 24" per "aiutare a garantire la sicurezza dei cittadini britannici". Sconsigliati "tutti i viaggi in Libano" a causa dei "rischi associati al conflitto in corso tra Israele, Hezbollah e altri attori non statali in Libano". "La tensione è forte e gli eventi potrebbero avere un'escalation con poco preavviso – si legge ancora sul sito della rappresentanza diplomatica – L'ambasciata britannica potrebbe trovarsi sempre più limitata nell'assistenza che è possibile fornire". Incontro a Teheran tra la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e il segretario generale della Jihad Islamica palestinese, Ziyad Nakhaleh. A riferirlo è l'agenzia iraniana Irna. Delegazioni di Hamas e della Jihad Islamica sono a Teheran per la cerimonia di insediamento del presidente Masoud Pezeshkian. Siti militari nella provincia di Daraa, nel sud della Siria, sarebbero finiti nella notte nel mirino di attacchi missilistici attribuiti alle forze israeliane. Sinora non ci sono notizie di vittime o danni. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, sarebbero finiti nel mirino siti a Tal Jayba e Tal Umm Houran. Nella notte il sito di notizie israeliano Ynet ha rilanciato notizie di media locali che riferivano di operazioni attribuite a Israele nella zona di Daraa. Notizie che però non vengono riportate dall'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. La provincia di Daraa confina con le Alture del Golan, teatro della strage di sabato scorso per la quale il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato una "risposta dura" puntando il dito contro gli Hezbollah libanesi, in Siria da anni al fianco delle forze di Bashar al-Assad. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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