21 Novembre 2024
Attualità

Israele – Libano: UNIFIL, nulla di fatto

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Anna Tortora

Garanzia di pace e dialogo fra Stati. Fine ultimo dell’ONU, che in questo momento, con Israele, sta avendo qualche difficoltà.
Ecco cosa propone Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia
“Mi piacerebbe che nei dibattiti sull’attacco israeliano alla forza militare di interposizione dell’ONU in Libano (UNIFIL) , si spiegasse chiaramente che cos’è appunto l’UNIFIL, quale il suo mandato, le sue regole d’ingaggio, i suoi obiettivi, insomma a che cosa serve. Quanti italiani, in effetti, sanno che cos’è l’UNIFIL? L’UNIFIL, forza mulinazionale dell’ONU (“Caschi blu”), doveva servire a porre in essere attività tese a prervenire la ripresa della guerra tra Israele e Libano (Hezbollah), a impedire in sostanza che i contendenti venissero di nuovo alle mani, controllando attentamnente la zona cuscinetto tra i due paesi. Ora la sua missione, con tutta evidenza, è fallita. l’UNIFIL non ha fermato Hezbollah , non ha bloccato Israele. La guerra è ancora una volta tornata nel Libano. A questo punto non mi pare ci siano molte alternative. O l’UNIFIL, prendendo atto del fallimento della sua missione, si ritira, o riceve un diverso mandato, una nuova missione e nuove regole d’ingaggio. Trasformandosi così’ da forza di mantenimento della pace (“peace mantaining”) in forza d’imposizione della pace (“peace enforcing”), capace cioè d’intervenire militarmente contro i paesi e organizzazioni che non rispettassero le decisioni dell’ONU. Siccome questa seconda possiblità mi pare alquanto irrealistica – non ci sono proprio le condizioni politiche per attuarla -, ci si può chiedere allora quale sia il senso lasciare in Libano 10.000 caschi blu che non possono operare, non possono sparare, rifugiati nei bunker, con regole d’ingaggio che vietano loro di “combattere”. Non sarebbe allora più saggio portarli via da lì, visto che lì è ricominciata la guerra? Come fanno i soldati ONU a mantenere la pace, se non c’è corrispondente volontà nei paesi coinvolti nel conflitto?”


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.