Italia-Emirati, Ghribi: “300 imprenditori al forum, rapporti eccellenti anche grazie a Meloni”
(Adnkronos) – "Voglio parlare con la chiarezza e concretezza dell’imprenditore: i rapporti dell’Italia con gli Emirati Arabi Uniti hanno avuto alti e bassi. Adesso il livello della relazione diplomatica è veramente eccellente. La visita di Stato del presidente Bin Zayed e l’incontro con il presidente Mattarella è un segno di questo, così come un altro segno chiaro è il conferimento all’Ambasciatore d’Italia negli Emirati, Lorenzo Fanara, del premio come migliore ambasciatore del mondo tra quelli accreditati ad Abu Dhabi. Il Business forum dovrà stabilizzare queste relazioni al livello di eccellenza in cui si trovano raccogliendo il frutto dei rapporti in essere. Mi riferisco a intese e investimenti. La partecipazione di 300 imprenditori dei due Paesi al Forum è la certificazione dell’interesse straordinario e reciproco che ci lega. Del resto la premier Giorgia Meloni è già stata tre volte negli Emirati supportando le imprese. Con la sottoscrizione di 14 intese governative e oltre 30 imprese coinvolte potrebbero determinarsi, tra le altre cose, investimenti per 40 miliardi nel nostro Paese". Così all'Adnkronos l’imprenditore e filantropo Kamel Ghribi, alla vigilia del Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, che si apre domani a Roma, intervenendo sul momento di particolare instabilità politica mondiale. La diplomazia istituzionale "vale doppio quando promuove canali di diplomazia economica che portano risultati economici consolidando ancor di più l’amicizia tra i Paesi coinvolti", aggiunge Ghribi, che sul ruolo dei leader della Terra in questo momento di grande incertezza dal punto di vista geopolitico non ha dubbi: "Devono promuovere pace e prosperità". Oltre a "difendere l’interesse nazionale conciliandolo con le evoluzioni di un mondo in costante cambiamento. Si tratta di essere visionari e coraggiosi – sottolinea Ghribi – Ogni anno che comincia, se facciamo il conto, ci rendiamo conto che ci sono più guerre dell’anno prima. Per questo dico che il vero leader è quello capace di difendere l’interesse nazionale nel questo dell’evoluzione globale. Senza pace non c’è sviluppo e prosperità e se c’è invece povertà si alimenta l’instabilità e il rischio di conflitti. Per questo occorre sempre ricordare che pace e prosperità camminano insieme". Ci vogliono "saggezza, visione e coraggio; ed è quello che va chiesto ai leader che sono in grado, con le loro decisioni, di condizionare i destini del mondo", conclude. —[email protected] (Web Info)
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