‘La casta siete voi!’ il nuovo libro di Enzo Raisi. Intervista con l’autore.
Per la mia rubrica IL Personaggio sono lieta di ospitare Enzo Raisi, già parlamentare della Repubblica, che mi parlerà del suo nuovo libro ‘La casta siete voi!’ in vendita esclusiva su Amazon.
Un libro interessante, con prefazione di Gianfranco Fini, in cui Raisi mostra se stesso e il suo percorso formativo e politico.
Scrivere di se stessi è un processo votato alla conoscenza. È cercare qualcosa che sfugge, che non è chiaro. Col tempo si impara che in ognuna di queste infrazioni psicologiche c’è molto di più di ciò che si volesse vedere. Molte cose giungono chiare e non spaventano, perché finalmente le riconosci.
‘La casta siete voi’ è una denuncia sdegnata all’attuale generazione della Politica.
“L’idea del libro nasce con questa storia dei grillini, della casta, ecc. Nel libro racconto i quarant’anni della mia vita politica, quando a quattordici anni entrai nella sede del Msi (Fronte della Gioventù) e poi via via tutto il percorso che i partiti facevano fare per entrare in Parlamento. Tutto questo, studiando, lavorando e laureandomi. La mia strada è stata quella di tutti quelli della mia generazione,
che non diventavano parlamentari grazie ad un blog e non andavano a fare il Ministro degli esteri con due tweet.
Era una strada lunga dove acquisivi competenza, esperienza, con grandi difficoltà, e i più fortunati andavano in Parlamento. Era un altro mondo.”
E’ un libro che parte dal periodo del liceo fino ad arrivare alla fine politica (se così si può dire) tua e di Gianfranco Fini.
“Il libro si divide in tre parti.
La prima parte sono gli anni ’70 e ’80, quell’atmosfera, quel modo di fare politica che, purtroppo, ha visto anche tanta violenza. Questo deve essere da insegnamento ai più giovani affinché certi momenti non tornino mai più. Ho voluto far conoscere, appunto, ai più giovani la storia di chi ha fatto politica in quegli anni, descrivendola anche con episodi personali. Insomma, c’erano cose belle ma anche cose brutte.
La seconda parte è più bolognese, cioè la mia attività in consiglio comunale di cui cinque da assessore, la storia di Guazzaloca e la vittoria che rimarrà nella storia: l’unica giunta di centrodestra a Bologna.
La terza parte è la nascita del centrodestra come l’abbiamo conosciuto negli ultimi anni, quindi AN, Forza Italia, Pdl e Futuro e Libertà che è stata la chiusura di quell’esperienza, per me e per tanti altri.”
Qual è la vera Destra? In Italia c’è ancora molta confusione a riguardo.
“C’è molta confusione perché noi paghiamo il fatto di aver avuto il fascismo che era una Destra anomala. Mussolini era socialista, nel fascismo trovi molte idee di Sinistra, paradossalmente. Per me la vera Destra è liberale, laica, europeista. Ed è quella per la quale mi sono sempre battuto, soprattutto in Futuro e Libertà, ma anche quando ero in AN ed in parte quando ero nel Msi. La Destra è questa, parla al ceto medio ed in economia è liberale, rispetto alla Sinistra vuole meno Stato e più mercato.”
La Destra storica, insomma?
“Sì.”
Un consiglio ai giovani per fare Politica.
“Innanzitutto ai giovani che, oggi, non si interessano di Politica dico che la Politica si interessa di loro. Far finta che non esista, è inutile e ci si fa solamente del male. E’ importante capire che la Politica non è un’ascensore sociale come hanno pensato i grillini; la Politica è lavoro duro, dedicarsi agli altri, è studiare tanto. Ti dà soddisfazioni ma anche qualche amarezza. Incide molto sulla vita personale, come ho scritto. Io non mi sono fatto una famiglia a causa della Politica, sì ho avuto la fortuna di una figlia, ma non una famiglia in senso tradizionale. Anche con il lavoro sono riuscito ad andare avanti finché ho potuto, poi, ad un certo punto, mi sono dovuto fermare perché il mio lavoro risultava incompatibile con l’attività parlamentare.
Dunque ai giovani dico: Vi dovete impegnare, dovete capire, conoscere, imparare perché la Politica è la nostra vita, la regola e la veicola. E’ tutto ciò che ci circonda. Mai dire che non serve a niente.
Se uno vuole impegnarsi in prima persona, deve ricordarsi di farlo secondo dei criteri che non sono quelli dei grillini. Innanzitutto bisogna studiare, imparare, fare gavetta, conoscere l’attività per cui si viene eletto. Fare un percorso degno di un Politico e stare in mezzo alla gente, perché la gente se ne ricorda. Ad Esempio, quando ho presentato il libro, è stato un successo quasi inaspettato e molto di questo successo è dovuto al fatto che la gente si è ricordata di me. Dopo otto anni di assenza dalla Politica, mi hanno dato una prova di affetto.
Ecco, questa è la bussola per chi vuole fare Politica.”
Ringrazio Enzo Raisi per la piacevole conversazione e consiglio ai giovani e ai meno giovani di leggere ‘La casta siete voi!’.
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